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Smoke è un film del 1995 diretto da Wayne Wang, scritto e co-diretto da Paul Auster e basato su un racconto di quest'ultimo, Il racconto di Natale di Auggie Wren, pubblicato sul New York Times nel 1990. Nello stesso anno, è stato realizzato un seguito del film, Blue in the Face, scritto e diretto da Paul Auster.
Pop Smoke, pseudonimo di Bashar Barakah Jackson (New York, 20 luglio 1999 – Los Angeles, 19 febbraio 2020), è stato un rapper statunitense. Il lavoro con i produttori di drill britannico – 808Melo, Axl Beats e Yoz Beatz – lo rese popolare per aver portato il genere nell'industria musicale statunitense. Nel mese di aprile 2019 pubblica Welcome to the Party, singolo apripista del suo mixtape di debutto Meet the Woo, pubblicato a luglio 2019. Il singolo ha avuto due remix: uno con la rapper trinidadiana Nicki Minaj, e l'altro con il britannico Skepta.Nella seconda metà del 2019 collabora con Travis Scott in Gatti, contenuta nel disco JackBoys: quest'ultimo ha raggiunto la sessantanovesima posizione nella Billboard Hot 100, diventando così la prima volta nella classifica per Smoke. Il secondo mixtape viene pubblicato a febbraio 2020 e si intitola Meet the Woo 2, avente come ospiti Quavo, A Boogie wit da Hoodie, Fivio Foreign e Lil Tjay. Nella settimana successiva alla sua morte, il singolo Dior ha raggiunto la trentesima posizione nella Billboard Hot 100. L'album in studio di debutto di Smoke, Shoot for the Stars, Aim for the Moon, è stato pubblicato postumo il 3 luglio 2020. Il disco ha debuttato in vetta alla classifica statunitense Billboard 200, con 251 000 unità equivalenti ad album vendute nella prima settimana e tutte le diciannove tracce presenti nella Billboard Hot 100. Pochi giorni dopo, il 20 luglio, è stata pubblicata anche la versione deluxe, facendo raggiungere al disco il totale di 34 brani.
Paul Benjamin Auster (Newark, 3 febbraio 1947) è uno scrittore, saggista, poeta, sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico statunitense. Attualmente vive a Brooklyn, New York. È conosciuto anche con gli pseudonimi di Paul Queen e Paul Benjamin. Protagonista della letteratura statunitense contemporanea, nonché di quella mondiale, viene ascritto al cosiddetto Postmodernismo assieme ai suoi amici e colleghi connazionali Thomas Pynchon e Don DeLillo. La sua scrittura, diretta e incisiva, capace di scandagliare le angosce e le nevrosi dell'uomo di oggi e descrivere le solitudini delle vite contemporanee, in un mondo inesplicabile spesso dominato dal caso, inserita nel panorama della letteratura postmoderna, fonde esistenzialismo, letteratura gialla e poliziesca, psicoanalisi, trascendentalismo e post-strutturalismo, in opere come Trilogia di New York (1987), Moon Palace (1989), La musica del caso (1990), Il libro delle illusioni (2002), Follie di Brooklyn (2005). È un intellettuale la cui speculazione letteraria è spesso sfociata in impegno civile e politico e che, attraverso i suoi libri, si è spesso interrogato sul futuro del suo Paese. Rientra infatti fra i compilatori degli oltre mille lemmi che costituiscono il pamphlet, Futuro dizionario d'America (The Future Dictionary of America, McSweeney's 2005) - teso a dare visibilità al malcontento da parte del movimento culturale e letterario statunitense rispetto alla leadership politica USA all'alba del terzo millennio. Nella lista dei partecipanti figurano, fra i molti altri, scrittori come Stephen King, Jonathan Franzen, Rick Moody, Joyce Carol Oates, Jeffrey Eugenides, tutti impegnati in un divertissement letterario che gioca con il futuro (guardando al presente e riflettendo sul passato prossimo). In particolare, nel pamphlet Paul Auster definisce Bush (cespuglio in lingua inglese) - presidente degli Stati Uniti d'America in carica al momento della pubblicazione del libro - come un Arbusto velenoso di una specie estinta.La sua poliedrica produzione artistica - influenzata tra gli altri autori, da Franz Kafka, Samuel Beckett, Miguel de Cervantes, Kurt Vonnegut, Albert Camus - lo ha portato alla creazione anche di importanti opere cinematografiche. Tra le più famose: Smoke, Blue in the Face e Lulu on the Bridge. Insieme a Lou Reed e Woody Allen, è oggi uno dei più famosi "cantori" della Grande Mela, creatore di un universo letterario che gira attorno alla ricerca dell'identità, del senso e del significato della propria esistenza, sia essa individuale o collettiva, storica o sociale.
Blue in the Face è un film commedia del 1995 scritto e diretto da Paul Auster e Wayne Wang, prodotto da Harvey Keitel e interpretato da Harvey Keitel, Victor Argo e Giancarlo Esposito. Blue in the Face è stato girato nel corso di cinque giorni e ideato come seguito di Smoke. Durante la produzione di Smoke, Keitel e gli altri improvvisarono alcune scene nel mezzo delle riprese e venne realizzato un sequel del film utilizzando il materiale improvvisato. In Italia è uscito il 18 gennaio 1996, ed è stato trasmesso per la prima volta in onda il 20 luglio 1999 su Rai 2.