Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Ernst Ingmar Bergman ([ˈɪŋːmar ˈbærjman]; Uppsala, 14 luglio 1918 – Fårö, 30 luglio 2007) è stato un regista, sceneggiatore, drammaturgo, scrittore e produttore cinematografico svedese. È considerato uno dei più grandi registi della storia del cinema. Durante la sua carriera ha diretto film di notorietà internazionale come Persona, Il settimo sigillo, il posto delle fragole, Fanny e Alexander e Scene da un matrimonio.
Eva Bergman (IPA ['bærjman]; Helsingborg, 5 settembre 1945) è una regista svedese. È stata la moglie dello scrittore di letteratura poliziesca e letteratura per l'infanzia Henning Mankell.
L'infedele (Trolösa) è un film della attrice e regista Liv Ullmann, con la sceneggiatura di Ingmar Bergman. Segue Conversazioni private dove Liv Ullmann era sempre la regista e Bergman lo sceneggiatore.
Alle soglie della vita (Nära livet) è un film del 1958 diretto da Ingmar Bergman. Vista a distanza nel tempo l'opera è da considerarsi importante anche se all'epoca fu accolta tiepidamente dalla critica che la relegò tra le opere minori. Presentato in concorso all'11º Festival di Cannes, vinse il premio per la miglior regia e un premio collettivo per l'interpretazione femminile (Bibi Andersson, Eva Dahlbeck, Barbro Hiort af Ornäs e Ingrid Thulin).
Roberto Rossellini (Roma, 8 maggio 1906 – Roma, 3 giugno 1977) è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. È stato uno dei più importanti registi della storia del cinema italiano, che ha contribuito a rendere noto al mondo con pellicole quali Roma città aperta (1945), Paisà (1946), Germania anno zero (1948) e Il generale Della Rovere (1959), che fanno di lui uno dei padri del neorealismo italiano. Durante la sua carriera vinse alcuni dei più importanti premi cinematografici tra cui la Palma d'oro al Festival di Cannes, il Leone d'oro al Festival di Venezia e cinque Nastri d'argento; a questi si aggiunge anche una candidatura ai Premi Oscar. Registi del calibro di François Truffaut e Martin Scorsese hanno più volte affermato di essere stati influenzati dal cinema di Rossellini e di vedere in lui un maestro; mentre Otto Preminger ebbe a dire «la storia del cinema si divide in due ere: una prima e una dopo Roma città aperta».
Isabella Rossellini (Roma, 18 giugno 1952) è un'attrice e modella italiana naturalizzata statunitense.
Il settimo sigillo (in svedese Det sjunde inseglet) è un film svedese del 1957 diretto da Ingmar Bergman, trasposizione cinematografica della pièce teatrale Pittura su legno (Trämålning) che lo stesso Bergman aveva scritto nel 1955 per la sua compagnia di attori teatrali. Presentato in concorso al 10º Festival di Cannes, il film vinse il Premio Speciale della Giuria, ex aequo con I dannati di Varsavia di Andrzej Wajda.
Berit Elisabeth "Bibi" Andersson (Stoccolma, 11 novembre 1935 – Stoccolma, 14 aprile 2019) è stata un'attrice svedese.
Arancia meccanica (A Clockwork Orange) è un film del 1971 scritto, prodotto e diretto da Stanley Kubrick. Tratto dall'omonimo romanzo distopico scritto da Anthony Burgess nel 1962, prefigura, appoggiandosi a uno stile sociologico e politico, una società votata a un'esasperata violenza, soprattutto nei giovani, e a un condizionamento del pensiero sistematico. Forte di quattro candidature agli Oscar del 1972 come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio, presentato lo stesso anno alla Mostra di Venezia, Arancia meccanica è considerato uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, oltreché come fonte di citazioni letterarie e iconografiche, anche grazie al contributo, nella parte non originale, della colonna sonora. Essa recuperava, fra le altre, musiche classiche molto conosciute di Rossini e Beethoven, accentuando la chiave visionaria e onirica del film. Decisivo per la riuscita del film, anche l'apporto di Malcolm McDowell nel ruolo di Alex, pronto e disponibile a tutto, al punto che s'incrinò una costola e subì l'abrasione delle cornee durante le riprese del film.. Quando fu distribuita sul circuito cinematografico, all'inizio degli anni settanta, la pellicola destò scalpore, con una schiera di ammiratori pronti a gridare al capolavoro, ma anche con una forte corrente di parere contrario, per il taglio originale e visionario adottato nella narrazione, che faceva ricorso in maniera iperrealistica, ma anche senza indugi speculativi, a scene di violenza. Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al quarantaseiesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al settantesimo posto. Nel 1999, compare nella classifica BFI 100 stilata dal British Film Institute all'81º posto.. Nel 2020 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti