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Con la locuzione teatro inglese si intendono tutte le forme di spettacolo drammatico provenienti da uno specifico Stato del continente europeo, l'Inghilterra. In senso allargato vi si includono alcune forme drammatiche britanniche della metà dello scorso millennio, in virtù del fatto che la storia del teatro degli stati britannici ha avuto il suo fulcro proprio a Londra.
Il Teatro Regio di Torino è il teatro lirico della città di Torino, nonché uno dei più grandi ed importanti d'Italia, ed uno dei teatri italiani più rilevanti nel panorama europeo ed internazionale. Costruito nel 1740, è stato distrutto da un incendio nel 1936 e ricostruito nel 1973; della costruzione originale rimane la facciata, attualmente parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude iscritto alla Lista del Patrimonio dell'Umanità dal 1997.
Swimming Pool è un film del 2003 diretto da François Ozon, con Ludivine Sagnier e Charlotte Rampling, presentato in concorso al 56º Festival di Cannes. In Francia è stato paragonato al film La piscina di Jacques Deray con Alain Delon e Romy Schneider.
Lo Swimming Pool è un cocktail alcolico a base di vodka, latte di cocco e succo d'ananas.
La Stele di Rosetta è una stele egizia di granodiorite che riporta un'iscrizione divisa in tre registri, per tre differenti grafie: geroglifici, demotico e greco antico. L'iscrizione è il testo di un decreto tolemaico emesso nel 196 a.C. in onore del faraone Tolomeo V Epifane, al tempo tredicenne, in occasione del primo anniversario della sua incoronazione. Poiché si tratta pressoché dello stesso testo, la stele ha offerto, grazie alla parte in greco, una chiave decisiva per la comprensione della lingua egizia. Il nome deriva da quello latinizzato di Rosetta, oggi nota come Rashid, antica città sul delta del Nilo, nel Governatorato di Buhayra, dove fu scoperta nel 1799 da Pierre-François Bouchard, capitano nella Campagna d'Egitto di Napoleone Bonaparte. Fu a lungo oggetto di contesa tra Francia e Inghilterra, e dal 1802 si trova a Londra nel British Museum, del quale, con le mummie, è l'oggetto più popolare. Demotico e geroglifici non rappresentano due lingue diverse, ma due differenti grafie della lingua egizia: i geroglifici erano la scrittura monumentale incisa nella pietra o impiegata in atti di particolare rilevanza, mentre il demotico, che derivava da una semplificazione della grafia ieratica, era usato per documenti ordinari; nell'Epoca Tarda l'uso del demotico per i testi ufficiali era causato dalla restrizione della conoscenza dei geroglifici alla sola classe sacerdotale. Il medico inglese Thomas Young intuì che il cartiglio nel testo geroglifico conteneva il nome di un sovrano ed era riportato allo stesso modo nel testo greco nel registro sottostante. Ma il contributo più importante alla comprensione dell'egizio e allo studio della stele di Rosetta fu quello del francese Jean-François Champollion, grazie alla sua conoscenza della lingua copta, una forma tarda della lingua egizia scritta foneticamente usando l'alfabeto greco.
Macbeth (titolo completo The Tragedy of Macbeth) è una fra le più note e citate tragedie shakespeariane. Essa drammatizza i catastrofici effetti fisici e psicologici dell'ambizione politica per coloro che cercano il potere per il proprio interesse personale: l'esito di tale condotta è un gorgo inesorabile di errori ed orrori. Fu pubblicato nel Folio del 1623, probabilmente da un copione teatrale. Frequentemente rappresentata e riadattata nel corso dei secoli, Macbeth è divenuta l'archetipo per eccellenza della brama di potere sfrenata e dei suoi pericoli, definizione che è stata tuttavia spesso giudicata estremamente restrittiva, date le ampie ripercussioni di natura filosofica sui temi del potere, dell'azione e della volontà, e le molte ombre e misteri che ancora aleggiano attorno alla vicenda della coppia Macbeth/Lady Macbeth, la cui vicenda personale è arricchita da un ricco non-detto, ad esempio, sull'assenza di eredi per i due, sulla possibilità di un figlio morto ancora in fasce, e più in generale sul rapporto di completa osmosi fra i due personaggi, che li rende due fra le più riuscite caratterizzazione shakespeariane. Costituita da solo cinque atti, è la più breve tragedia di Shakespeare, ed è spesso stata indicata dalla critica come il suo lavoro più complesso e sfaccettato. Per la trama Shakespeare si ispirò liberamente al resoconto storico sul re Macbeth di Scozia di Raphael Holinshed e a quello del filosofo scozzese Ettore Boezio. Molto popolare è anche la versione operistica di questa tragedia, musicata da Verdi su libretto di Francesco Maria Piave.
Harry Edward Melling (Londra, 13 marzo 1989) è un attore britannico. È principalmente noto per aver interpretato Dudley Dursley nella serie cinematografica di Harry Potter, tratta dai romanzi di J. K. Rowling.
La Commissione NorMaL (NORmalizzazione MAteriali Lapidei) è nata nel 1977, su iniziativa di un gruppo di studiosi del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Istituto Centrale per il Restauro al fine di individuare metodologie di studio unificate e specifiche per il settore della conservazione dei materiali lapidei, nell'ambito dei Beni Culturali. Promotore dell'iniziativa fu Giovanni Urbani (direttore dell'ICR) e convinto assertore dell'importanza e della inderogabile necessità di individuare metodologie di studio unificate. La proposta venne presentata per la prima volta nel 1977, all'International Symposium on Conservation on Stone Materials tenutosi a Bologna, sotto l'egida dell'International Institute for Conservation (IIC). la relazione aveva il titolo di Artistic Stone Works - A proposal for the Unification of the Methods of Studying Stone Decay and of Controlling Stone Conservation, e venne presentata da un gruppo composto da Giovanna Alessandrini, Carlo Manganelli, Paola Rossi-Doria, Marisa Tabasso Laurenzi, Sergio Vannucci. Inizialmente la Commissione venne costituita da soli quattro Gruppi di lavoro: NorMaL C - metodologie chimiche, NorMaL P - metodologie petrografiche, NorMaL B - metodologie biologiche, NorMaL F - metodologie fisico-meccaniche).Scopo della Commissione NorMaL era quello di stabilire metodi unificati per lo studio delle alterazioni dei materiali lapidei e per il controllo dell'efficacia dei trattamenti conservativi di manufatti di interesse storico - artistico. La Commissione pose una limitazione, almeno momentanea, ai propri lavori: interessarsi unicamente dei materiali lapidei, intendendosi con tale termine non solo le pietre naturali, ma anche i materiali artificiali utilizzati in architettura, quali stucchi, malte (indipendentemente dalla loro funzione in opera), prodotti ceramici (quali laterizi e cotti) ottenuti partendo dai materiali naturali attraverso processi particolari di lavorazione. All'attività di normazione (sotto forma di raccomandazioni non avendo l'autorità di proporre standard) della Commissione parteciparono, fin dalla sua istituzione, specialisti di diversa appartenenza: esperti e ricercatori del CNR e del Ministero per i Beni Culturali ma anche docenti universitari, liberi professionisti (progettisti, scienziati in conservazione e restauratori), rappresentanti delle industrie interessate al settore, per un totale di circa 200 componenti, suddivisi in Gruppi e Sottogruppi di lavoro, ciascuno specializzato nelle diverse discipline scientifiche che aderiscono al settore conservativo (chimica, biologia, fisica, geologia, ecc.) o in classi particolari di materiali (malte, prodotti ceramici, ecc.) o, infine, in problematiche particolari (documentazione grafica, stato igrometrico delle strutture, ecc.). Il coordinamento dell'attività di ciascun Gruppo fu affidato ad un ricercatore appartenente ad uno dei due enti promotori (CNR e Ministero dei Beni Culturali). La pubblicazione dei documenti (con copyright CNR-ICR), la revisione editoriale, la diffusione degli stessi venne affidata al ICR. Caratteristica peculiare di molti documenti NorMaL, soprattutto quelli di tipo metodologico, è stata la base sperimentale da cui essi sempre hanno preso origine: i documenti sono sempre stati elaborati a seguito di una adeguata sperimentazione condotta in parallelo tra i diversi laboratori afferenti a Gruppi e Sottogruppi di lavoro, al fine di pervenire a documenti estremamente dettagliati in tutte le fasi contemplate nella metodologia.
Il balletto è un particolare tipo di rappresentazione coreografica che nasce a partire dal primo Rinascimento dalle composizioni dei maestri di ballo presso le corti signorili italiane e francesi. Con le successive evoluzioni, il termine balletto oggi comprende un'ampia varietà di rappresentazioni sceniche di un dramma visivo svolto per mezzo di danza e pantomima, spesso accompagnato da musica e interpretato da danzatori secondo una coreografia predeterminata. Comunemente con il generico termine balletto o balletto classico ci si riferisce anche al balletto moderno evolutosi dalla scuola di San Pietroburgo in particolare attraverso l'esperienza dei Ballet Russes fino alla spinta in senso più "formale" di George Balanchine, e comunque a forme di danza teatrale che utilizzano movimenti del corpo riconducibili alla tecnica accademica della danza classica.