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Policarpo Petrocchi (Castello di Cireglio, 16 marzo 1852 – Castello di Cireglio, 25 agosto 1902) è stato uno scrittore, filologo e lessicografo italiano.
Il Padre provinciale è un personaggio secondario dei Promessi Sposi: è il superiore della provincia ecclesiastica dei cappuccini alla quale appartiene il padre Cristoforo. In un colloquio col Conte zio, per evitare il rischio di un conflitto tra l'Ordine francescano e la nobiltà lombarda, accetta di trasferire fra Cristoforo a Rimini come predicatore. Il colloquio occupa la prima parte del cap. XIX dei Promessi sposi ed è considerato uno dei più celebri del romanzo: in particolare per il suo incipit ("due potestà, due canizie, due esperienze consumate") definito da Luigi Russo ironicamente epico, e in realtà preparatorio di un "misfatto elegante e farisaicamente onesto"; e soprattutto per il citatissimo "sopire, troncare, padre molto reverendo, troncare, sopire", che abbassa definitivamente le difese d'ufficio del padre provinciale. Il personaggio del padre riveste anche per molti critici un ruolo chiave per decifrare la complessa religiosità manzoniana e i suoi rapporti col Cristianesimo e con la chiesa. In particolare Donadoni lo definisce "il superiore tipo, l'uomo salito in dignità per la sua dappocaggine... non impersona un'idea, ma esercita una funzione: e in quella funzione è tutto. Della morale cristiana non pensa più altamente del dottor Azzeccagarbugli. Quella morale non deve penetrare, molesta, nella vita: la parola di Cristo deve restare sui pulpiti... e tocca a lui fare che un cristiano ingenuo non trovi modo né tempo che quella parola fruttifichi... è il cattolicesimo che protesta contro il cristianesimo". Il già citato Donadoni scrive anche che "per questo fariseo la pace dell'ordine è troppo più importante dello spirito del Vangelo [....]. Codardo e servile, [...] il Provinciale ardisce di insistere: perché non c'è solamente da salvare il prestigio della casta nobiliare, ma anche il prestigio del convento. [...] L'essenziale è che siano salvi tutti i decori, tutti i prestigi e tutte le menzogne".Policarpo Petrocchi ironizza sulla diplomazia del padre provinciale ("anche il padre sarà stato fratello di qualche conte zio e sa far la sua parte"). Giovanni Getto vede invece il padre provinciale avvolto da "una luce di dignità" che non lo salva però dalla condanna manzoniana; Attilio Momigliano nota la differenza tra lo stile "dozzinale" e "da caporale della politica" del conte zio rispetto a quello "aristocratico" del padre provinciale; Angelo Stella vede un'implicita condanna manzoniana della "raffinatezza diplomatica dell'uomo di chiesa".
Giovan Battista Pellegrini (Cencenighe Agordino, 23 febbraio 1921 – Padova, 3 febbraio 2007) è stato un linguista, glottologo e filologo italiano.
George Sand, pseudonimo di Amantine (o Amandine) Aurore Lucile Dupin (Parigi, 1º luglio 1804 – Nohant-Vic, 8 giugno 1876), è stata una scrittrice e drammaturga francese. Considerata tra le autrici più prolifiche della storia della letteratura, è autrice di numerosi romanzi, novelle e drammi teatrali; tra i suoi scritti più illustri vi sono Indiana, Lélia, Consuelo, La palude del diavolo, La piccola Fadette, François le Champi e l'autobiografia Storia della mia vita (Histoire de ma vie).Femminista molto moderata, fu attiva nel dibattito politico e partecipò, senza assumere una posizione di primo piano, al governo provvisorio del 1848, esprimendo posizioni vicine al socialismo, che abbandonò alla fine della sua vita per un moderato repubblicanesimo. La sua opposizione alla politica temporalistica e illiberale del papato le costò la messa all'Indice di tutti i suoi scritti nel dicembre del 1863. Sand è inoltre ricordata anche per il suo anticonformismo e per le relazioni sentimentali avute con lo scrittore Alfred de Musset e con il musicista Fryderyk Chopin.
Cosimo di Giovanni de' Medici detto il Vecchio o Pater patri (Firenze, 27 settembre 1389 Careggi, 1 agosto 1464) stato un politico e banchiere italiano, primo signore de facto di Firenze e primo uomo di Stato di rilievo della famiglia Medici. Pur non avendo mai ricoperto alcuna carica di rilievo nella citt (che si mantenne sempre istituzionalmente una Repubblica), egli si pot considerare il massimo uomo di Firenze all'indomani della morte del padre Giovanni (dal quale raccolse l'eredit economica), e in particolare con il ritorno glorioso dall'esilio nel 1434. Grazie alla sua politica moderata, egli riusc a conservare il potere per oltre trent'anni fino alla morte, gestendo lo Stato in modo silenzioso attraverso suoi uomini di fiducia e permettendo, in questo modo, il consolidamento della sua famiglia al governo di Firenze. Abile diplomatico, riusc a capovolgere le alleanze politiche italiane all'indomani della morte di Filippo Maria Visconti, facendo alleare Firenze con l'antica rivale Milano (guidata ora dall'amico Francesco Sforza) contro la Repubblica di Venezia, risolvendo le guerre decennali italiane con la stipulazione della Pace di Lodi del 1454. Amante delle arti, Cosimo invest gran parte del suo enorme patrimonio privato (dovuto all'oculatissima gestione del Banco di famiglia) per abbellire e rendere gloriosa la sua citt natale, chiamando artisti e costruendo edifici pubblici e religiosi. Appassionato della cultura umanistica, fond l'Accademia neoplatonica e favor l'indirizzo speculativo dell'umanesimo fiorentino del secondo Quattrocento. Per i suoi meriti civili, all'indomani della sua morte la Signoria lo proclam Pater patri , cio padre della patria. La fama di Cosimo continu a essere generalmente positiva nel corso dei secoli (eccetto Simondo Sismondi che vedeva in Cosimo il tiranno, soppressore delle antiche libert repubblicane), in quanto la sua amministrazione della Repubblica gett le basi per il periodo aureo che tocc il culmine sotto il governo del nipote, Lorenzo il Magnifico.
Il Circolo della Stampa è un complesso sportivo polifunzionale di Torino. Si trova in corso Giovanni Agnelli, nel quartiere di Santa Rita, nella zona meridionale della città. Prende il nome dell'associazione ricreativa del quotidiano locale La Stampa, parzialmente beneficiaria dell'area durante gli anni 1930.Nel corso della sua storia è stato noto come Circolo «La Stampa», Circolo Juventus e, in seguito, Sporting [Club Juventus] per via del nome dei consorzi e delle associazioni sportive che maggiormente l'hanno utilizzato o, più brevemente, come Circolo [di Torino] per distinguerlo da altre strutture simili nel resto d'Italia. Durante i suoi primi quarant'anni d'attività fu considerato tra le più importanti e lussuose sedi sportive d'Europa oltreché una delle icone dell'architettura razionalista e modernista torinese, tanto da essere descritto dal Politecnico di Torino quale «un significativo esempio di impianto sportivo e ricreativo di gusto Novecento».Opera dell’architetto napoletano Domenico Morelli, fu inaugurato nel 1941 come Circolo Sportivo Juventus per ospitare le attività extracalcistiche del club inizialmente proprietario della struttura (tennis, disco sul ghiaccio, nuoto e bocce). Fu anche sede di incontri sportivi internazionali, tra cui quelli della Nazionale italiana di tennis in sei edizioni della Coppa Davis tra il 1948 e il 1973, dell'Italia di pallacanestro contro l'Inghilterra nel 1948, gli Internazionali d'Italia 1961 e la totalità d'incontri disputati nella Federation Cup 1966 includendo la finale tra le squadre nazionali femminili di Stati Uniti e Germania Ovest.L'impianto andò incontro a numerosi cambi di proprietà fino a essere acquisito, insieme a tutta l'area su cui insiste, dal Comune di Torino che nel 2004, in occasione della XXIII Universiade invernale lo sottopose a ristrutturazione. Dal 2009 il Circolo della Stampa — Sporting (associazione che già dalla metà degli anni 1960 usufruisce dell'impianto) ha ottenuto in concessione dal Comune il diritto di superficie parziale per venticinque anni; oltre all’attività sportiva il Circolo della Stampa ha storicamente ospitato anche conferenze e iniziative culturali.
Canzoni in esilio - sottotitoloː Edmonda Aldini canta Theodōrakīs - è un album inciso a settembre 1970, su musica di Mikīs Theodōrakīs, con la voce di Edmonda Aldini, per la casa editrice musicale Casa Ricordi.
Bologna (, AFI: /boˈloɲ:a/; Bulåggna, AFI: /buˈlʌɲ:ɐ/, in dialetto bolognese;) è un comune italiano di 394 843 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo dell'Emilia-Romagna, posta al centro di un'area metropolitana di circa un milione di abitanti. Sede della più antica università del mondo occidentale, ospita numerosi studenti che ne animano la vita culturale e sociale. Nota per le sue torri, i suoi lunghi portici, e un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia. La città, i cui primi insediamenti risalirebbero almeno al I millennio a.C., fu un importante centro urbano dapprima sotto gli Etruschi e i Celti, poi sotto i Romani e, nel Medioevo, come libero comune. Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento, ebbe un ruolo molto importante durante il Risorgimento e, durante la seconda guerra mondiale, fu un importante centro della Resistenza. Nel secondo dopoguerra, come buona parte dell'Emilia, è stata governata quasi ininterrottamente da amministrazioni di sinistra. Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche, e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura", mentre dal 2006 è "città della musica" UNESCO.