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Satura è una raccolta poetica di Eugenio Montale, pubblicata nel 1971 dalla casa editrice Arnoldo Mondadori Editore. Segna l'inizio di un suo nuovo "corso" poetico; i mutamenti anche di tono sono adeguati alla necessità di una rinnovata testimonianza di grandi sommovimenti sul piano ideologico, sociale, politico. Il titolo Satura allude al genere letterario latino che ebbe lo stesso nome e fu caratterizzato, oltre che dall'impegno morale applicato alle occasioni comuni del vivere, anche da una molteplicità di interessi intellettuali e culturali. Con questo libro, Montale dà inizio a una poesia legata alle occasioni quotidiane, alla cronaca, sua e degli altri, ma indagata con un'ironia avversa alle "false mitologie" di massa.Conformemente all'ispirazione, la nuova poesia montaliana ricerca stilisticamente un andamento colloquiale e prosastico. Le prime due sezioni, Xenia I e Xenia II, ricordano Drusilla Tanzi, la moglie morta nel 1963. Nelle altre due sezioni, Satura I e Satura II, prevalgono, invece, temi satirici, polemici, parodici, giocosi.
Ossi di seppia è una raccolta poetica di Eugenio Montale pubblicata a giugno del 1925 da Piero Gobetti.
Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981) è stato un poeta, traduttore, scrittore, filosofo, giornalista, critico letterario, critico musicale e politico italiano.
Xenia è una sezione della raccolta Satura, pubblicata da Eugenio Montale nel 1971. Xenia si suddivide a sua volta in due sezioni, Xenia I e Xenia II, composte ciascuna da 14 poesie. Il tema principale è il ricordo di Drusilla Tanzi, moglie del poeta, deceduta nel 1963.
Le occasioni è una raccolta di poesie di Eugenio Montale (1928-1939), apparsa per la prima volta presso l'editore Einaudi nell'ottobre 1939: si tratta di una raccolta di 50 poesie, a cui se ne aggiunsero altre quattro nella seconda edizione del 1940. La maggior parte di esse erano state man mano pubblicate in varie riviste e già nel 1932 cinque testi avevano costituito un opuscolo dal titolo La casa dei doganieri e altri versi.
Le metamorfosi della parola. Da Dante a Montale è un saggio scritto da Ezio Raimondi, per anni professore di Letteratura italiana all'Università di Bologna e apprezzato critico letterario. Il saggio è composto da una raccolta di lezioni precedute da una riflessione metalinguistica su che cosa sia in effetti una lezione, in termini di comunicazione e al tempo stesso di genere letterario. Sostiene l'autore che la lezione è una conversazione che nasce dalla interazione tra un ascolto attivo e la costruzione di un testo orale, simile ad un dialogo in cui il silenzio dell'ascolto ha lo stesso valore della parola pronunciata e dove non esistono gerarchie ma solo persone ugualmente interessate che costruiscono insieme qualcosa per poter acquisire quelle competenze necessarie a sviluppare la capacità di orientarsi nel comprendere ed interrogare i testi letterari. Le lezioni che Raimondi ci offre in questo suo saggio vanno da Broch all'Ariosto, da Leopardi a Montale, da Dante al Petrarca, oltre a quelle dove affronta il tema dell'intertestualità. Il libro nasce dalla rielaborazione del corso monografico tenuto da Raimondi presso l'Università di Bologna nell'anno accademico 1990-91. Il titolo originale del corso era Intertestualità e storia letteraria. Da Dante a Montale.
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale è la poesia n. 5 di Xenia II di Eugenio Montale, poi inserita all'interno della raccolta Satura. È una delle più note liriche scritte in memoria della moglie Drusilla Tanzi, ed è stata composta nel novembre del 1967.