Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Vincenzo Salemme (Bacoli, 24 luglio 1957) un attore, commediografo, comico, regista e sceneggiatore italiano.
Una villanelle (pronuncia francese [vi.la.nɛl]) (nota anche come villanesque) è una forma poetica a 19 versi, composta da cinque terzine seguite da una quartina. Ci sono due ritornelli e due rime ripetute, con la prima e la terza riga della prima terzina ripetute alternativamente fino all'ultima strofa, che comprende entrambi i versi. La villanelle è un esempio di forma a versi fissi. Questa forma poetica iniziò come simile a una semplice ballata originariamente senza alcuna forma fissa; il suo inquadramento in una forma fissa venne introdotto solo a partire dalla poesia "J'ay perdu ma Tourterelle" (1606) di Jean Passerat. A partire da essa, il modo in cui la villanelle si sia evoluta nella "forma fissa" utilizzata al giorno d'oggi è oggetto di dibattito. Nonostante l'origine francese della villanelle, la maggior parte delle villanelle sono state scritte in inglese, una tendenza che ha avuto inizio alla fine del XIX secolo. La villanelle è stata descritta come una forma che spesso tratta il tema delle ossessioni, e di cui si fa uso per fare appello agli estranei; la sua caratteristica distintiva della ripetizione impedisce che assuma un tono convenzionale.
In musica, la villanella, o canzone villanesca, è una forma di canzone profana, nata in Italia nella prima metà del XVI secolo. Apparsa in principio a Napoli, influenzò la più tarda forma della canzonetta e – in seguito – del madrigale. L'argomento delle villanelle era generalmente rustico, comico e spesso satirico: di frequente si parodiava il manierismo della musica di allora, frequente, ad esempio, nei madrigali. Lo schema delle rime nelle prime forme napoletane è in genere: abR abR abR ccR. La villanella divenne una delle forme musicali più popolari in Italia verso la metà del XVI secolo. Le prime villanelle erano eseguite da tre voci a cappella. I primi compositori di villanelle furono i napoletani Giovanni Domenico da Nola, Giovan Tomaso di Maio e il monticiano Giovanni Tommaso Cimello (didatta, egli stesso, a Napoli); più tardi si cimentarono in questa forma anche compositori di altre città, tra i quali Adrian Willaert, Luca Marenzio, Adriano Banchieri, Orlando di Lasso e altri.
La musica un'espressione artistica appartenente a tutte le culture del nostro pianeta. Fonti ne attestano l'esistenza almeno a partire da 55.000 anni fa, con l'inizio del Paleolitico superiore. Alcuni studiosi ipotizzano la sua nascita in Africa, quando le prime comunit umane conosciute iniziarono a disperdersi sul globo. La storia della musica una branca della musicologia e della storia che studia lo sviluppo cronologico delle idee e delle convenzioni musicali appartenenti a popoli differenti, con particolare riguardo alla musica d'arte di tradizione occidentale, ed pertanto materia diffusa, sia nelle universit , che nelle scuole di musica di tutto il mondo.
Mamma Roma è un film del 1962 scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini ed interpretato da Anna Magnani. È il secondo film del regista-scrittore dopo Accattone e come il primo si muove sullo sfondo della periferia romana. La prima proiezione fu alla XXIII Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 31 agosto 1962.
Mamma Mia! è un musical, in due atti, scritto dalla drammaturga inglese Catherine Johnson e basato sulle canzoni del gruppo musicale pop svedese ABBA. Il titolo stesso del musical riprende quello di una famosa canzone degli ABBA: Mamma Mia del 1975. La colonna sonora del musical include i più grandi successi degli ABBA tra cui Super Trouper, Dancing Queen, Thank You for the Music, The Winner Takes It All, Lay All Your Love on Me e S.O.S.. Un best seller degli ABBA quale Fernando non è proposto esplicitamente quale "numero" dello spettacolo, ma come una sorta di easter egg: Donna, la madre della protagonista, lo fischietta infatti in una scena in cui attende alla piccola manutenzione del suo semi-fatiscente albergo. A luglio 2003 Mamma Mia! ha avuto più di 10 milioni di spettatori in tutto il mondo, ma si stima che nel 2006 questo numero potrebbe essere più che raddoppiato. La trama ruota attorno alle vicende di Sophie e di sua madre, Donna. Sophie, in procinto di sposarsi, vorrebbe l'assenso del padre, che non ha mai conosciuto. Decisa a scoprire l'identità del genitore, si troverà a dover decidere chi, fra tre possibili candidati, è l'uomo che sta cercando. Nel 2008 è stata tratta dal musical una versione cinematografica dal titolo omonimo, e nel 2018 il sequel Mamma Mia! Ci risiamo.
Faccio a pezzi il teatro! è una commedia teatrale del 2001, in tre atti, diretta da Vincenzo Salemme. Si tratta di una composizione di tre sceneggiate brevi, tratte da tre commedie precedenti: Di mamma ce n'è una sola, L'amico del cuore, ...E fuori nevica.
Il repertorio che va dagli inizi del XIX secolo all'immediato secondo dopoguerra in Italia costituisce la canzone classica napoletana, che rappresenta uno dei punti d'eccellenza della canzone italiana, divenuti nel corso degli anni simbolo dell'Italia musicale nel mondo. I brani del periodo sono stati interpretati nel corso del tempo da numerosi interpreti di fama mondiale i quali hanno contribuito alla diffusione della canzone napoletana. Si ricorda Enrico Caruso, tra i primi protagonisti del '900 ad aver portato la Canzone napoletana all'attenzione del mondo, Sergio Bruni e Roberto Murolo tra i cantautori della tradizione partenopea più pura e raffinata, tra i cantautori più importanti e innovativi Renato Carosone e Pino Daniele, e tra i maggiori interpreti Mario Abbate, Domenico Modugno, Massimo Ranieri, Nunzio Gallo, Mario Trevi, Consiglia Licciardi, Teresa De Sio, Fred Bongusto, Mario Merola, Beniamino Gigli, Giuseppe Di Stefano, Plácido Domingo, José Carreras, Andrea Bocelli, Claudio Villa, Al Bano, Lucio Dalla, Renato Zero, Nino Taranto, Mina, Nina Simone, Frank Sinatra, Luciano Pavarotti, Renzo Arbore, Nino D'Angelo e tanti altri tra gli interpreti non napoletani. Generalmente definita come musica tradizionale e più specificamente musica popolare, pur nelle origini di tradizione orale, secondo alcuni musicologi la canzone napoletana apparterrebbe eccezionalmente alla musica colta.