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Casciana Terme Lari è un comune italiano sparso di 12 233 abitanti della provincia di Pisa in Toscana. La sede comunale è situata nella frazione di Lari.
L'oratorio della Madonna della Neve si trova a Lari.
Casciana Terme (Castrum ad Aquas o Balneum ad Aquas in latino) è una frazione del comune italiano sparso di Casciana Terme Lari, nella provincia di Pisa, in Toscana. Frazione del comune di Lari fino al 1927, e già denominata Bagno ad Acqua e Bagni di Casciana, fu poi comune autonomo accorpando anche le frazioni di Ceppato, Collemontanino, Parlascio e Sant'Ermo. Dal 1º gennaio 2014 si è nuovamente unito con Lari per formare il nuovo comune di Casciana Terme Lari.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
La storia di Livorno, se confrontata con quelle delle altre città toscane, è sicuramente tra le più originali nel panorama regionale, in quanto slegata da uno sviluppo medievale che è comune alla maggior parte degli altri centri.Le origini dell'insediamento dal quale si è poi sviluppata la città sono comunque antiche e legate alla vicinanza con il principale scalo marittimo della Repubblica pisana. Tramontato il dominio di Pisa, i Medici decretarono l'ampliamento di Livorno, trasformando un piccolo villaggio nella più importante città italiana progettata e costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.Principale porto del Granducato di Toscana e tra i più trafficati scali di tutto il bacino del Mediterraneo, Livorno divenne un rilevante centro economico animato da mercanti provenienti da qualsivoglia Nazione, come specificato dalle Leggi Livornine, che le conferirono i caratteri di città cosmopolita per eccellenza, anche durante il successivo dominio lorenese.Dopo l'unificazione e la crisi economica conseguente all'abolizione del porto franco, la città accolse numerose fabbriche di rilevanza nazionale, divenendo il maggiore centro industrializzato della Toscana.Fu duramente colpita dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, che, assieme alla ricostruzione, cancellarono parte delle sue principali vestigia, conferendole un aspetto moderno.
La bandiera arancione è un riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano (TCI) ai piccoli comuni dell'entroterra italiano (massimo 15.000 abitanti) che si distinguono per un'offerta di eccellenza e un'accoglienza di qualità. L'idea è nata nel 1998 a Sassello (in Liguria), dall'esigenza dell'ente regionale di promuovere e valorizzare l'entroterra. Il TCI, quindi, sviluppò un modello di analisi (detto modello di analisi territoriale o MAT) per individuare le prime località meritevoli. In seguito il riconoscimento è stato promosso su scala nazionale, individuando piccole località d'eccellenza in ogni regione. Il gruppo, a giugno 2020, comprende 247 borghi. Il progetto è l'unico italiano inserito dall'Organizzazione mondiale del turismo (World Tourism Organization) fra i programmi realizzati con successo per uno sviluppo sostenibile del turismo in tutto il mondo. Nel 2002, gli allora 16 comuni con "bandiera arancione" a Dolceacqua, diedero vita all'Associazione dei Paesi Bandiera Arancione, con lo scopo di riunirli per aumentare il turismo.