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Ottavio Falconieri (Roma, 6 giugno 1636 – Roma, 16 / 19 novembre 1675) è stato un letterato, storico e archeologo italiano.
Giovanni Nardi (Montepulciano, 1585 circa – Firenze, 1654) è stato un medico e filosofo naturale italiano.
La cappella di Santa Maria della Neve si trova a Montagliari, una frazione di Greve in Chianti, in provincia di Firenze.
Gennaro Maria D'Afflitto (Napoli, 1618 – Napoli, 1673) è stato un architetto e ingegnere italiano. Si occupò di architettura militare e di balistica, al servizio del Regno di Napoli e degli Asburgo di Spagna.
Raffaello Magiotti (Montevarchi, settembre 1597 – Roma, 1656) è stato uno scienziato italiano. Questa Terra [Montevarchi] è stata culla di molti chiari uomini, tra i quali citerò il sacerdote Raffaello Magiotti, e il di lui fratello Lattanzio dottore in medicina che studiarono Geometria presso Galileo. Il primo di essi inoltre fu scolaro del padre Castelli e autore di un Lettera al Principe D. Lorenzo de' Medici stampata in Roma nel 1648 col titolo di: Renitenza certissima dell'acqua alla compressione. Raffaello Magiotti fu impiegato in qualità di scrittore nella Biblioteca Vaticana, dove lungo tempo dimorò consigliando Galileo a stampare specialmente i suoi Dialoghi.
Quirina Mocenni Magiotti di Montevarchi (Siena, 1781 – Firenze, 3 luglio 1847) è stata una nobildonna italiana.
Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il prenome Raffaello, suddivise per attività principale.
Il diavoletto di Cartesio o ludione è uno strumento di misurazione della pressione dei liquidi. Deve il suo nome a quello di René Descartes latinizzato in Cartesius. Si attribuisce infatti la sua ideazione a Cartesio, nel 1640; in realtà però fu inventato dall'italiano Raffaello Magiotti e descritto per la prima volta nel 1648.
Carlo Roberto Dati (Firenze, 12 ottobre 1619 – Firenze, 1º gennaio 1676) è stato un filologo, scienziato e accademico italiano, allievo di Galilei e di Torricelli, fu segretario dell'Accademia della Crusca nel cui ambito, oltre a collaborare alla terza edizione del Vocabolario, promosse la compilazione di un dizionario etimologico della lingua toscana, mai pubblicato per l'incuria dei colleghi.