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Lavaggio delle mani nell'ebraismo

Il lavaggio delle mani (in ebraico: נטילת ידיים‎?, netilat yadayim) nell'ebraismo comporta diversi obblighi dettati dalla legge ebraica (Halakhah), tra cui: Lavarsi le mani quando ci si sveglia dal sonno (abluzione nota in yiddish come נעגל וואַסער, negel vasser), con acqua versata da un vaso tre volte, ad intermittenza, su ciascuna mano. Questo lavaggio si dice rimuova uno spirito maligno dalle proprie dita. Lavarsi le mani prima di pregare. Lavarsi le mani quando si toccano parti intime, o il sudore del proprio corpo (esclusa la faccia), o quando ci si tagliano le unghie. Lavarsi le mani dopo essere stati al gabinetto, latrina o stanza da bagno. Lavarsi le mani quando si lascia un cimitero. Lavarsi le mani prima di toccare il pane servito a cena, e solo pane fatto di uno dei cinque grani principali (frumento, orzo coltivato, farro, orzo selvatico, e avena). Lavarsi le mani dopo aver consumato un pasto in cui è stato servito il sale di Sodoma. Lavarsi le mani come prescritto prima di recitare la Benedizione sacerdotale (Birkat Kohanim, in ebraico: ברכת כהנים‎?). Osservato dai Kohanim (sacerdoti) di alcune comunità. Lavarsi le mani quando, prima di mangiare, si immerge un boccone di cibo in un liquido (per es., acqua, miele, olio, ecc.) che poi aderisce a tale boccone – con l'eccezione della frutta, poiché non richiede il lavaggio delle mani.In due di questi casi l'acqua viene versata sulle mani da un vaso, cioè ogniqualvolta la persona si sveglia dal sonno e prima di mangiare del pane. Il lavaggio delle mani effettuato quando la persona esce da un gabinetto o latrina, o quando tocca parti intime o il sudore, può essere fatto semplicemente con acqua corrente di rubinetto. Queste abluzioni sono quasi sempre accompagnate da una benedizione particolare prima di concludere il lavaggio vero e proprio. Sebbene la quantità minima di acqua necessaria per adempiere all'obbligo religioso sia 1/4 di log (misura liquida di capacità pari a volume di un uovo e mezzo), e deve essere sufficiente a coprire almeno le giunture mediane delle dita, acqua versata in eccesso di tale quantità è considerata degna di lode dalla Legge ebraica. L'abluzione più praticata e forse più importante tra quelle elencate è il lavaggio delle mani prima di mangiare il pane. Tale lavaggio in ebraico si chiama netilat yadayim, che significa "elevazione delle mani". È talmente importante e considerato essenziale, che coloro che omettono intenzionalmente di adempierlo si rendono passibili di scomunica, ed entrano in uno stato di incompletezza, e sono "velocemente esclusi dal mondo".

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