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Le ragazze di San Frediano è un romanzo di Vasco Pratolini pubblicato per la prima volta nel 1949 nella rivista Botteghe Oscure, e in prima edizione in volume per Vallecchi nel 1952.
Porta San Frediano fa parte delle mura di Firenze e si trova nel quartiere di Oltrarno, nella zona più a ovest che prende il nome dal borgo omonimo, a sua volta detto di San Frediano per la presenza dell'antica chiesa di San Frediano, non più esistente, che sorgeva all'angolo dell'attuale piazza del Carmine, il cui nome è poi però passato alla chiesa di San Frediano in Cestello.
Martina Stella (Impruneta, 28 novembre 1984) è un'attrice italiana.
Marcella Mariani (Roma, 8 febbraio 1936 – Monte Terminillo, 13 febbraio 1955) è stata un'attrice italiana, eletta Miss Italia 1953.
Borgo San Frediano è una via situata Diladdarno, come si dice a Firenze, nel rione dove un tempo si trovavano le botteghe degli artigiani d'Oltrarno, e dove il vernacolo fiorentino ha avuto maggior diffusione. Vasco Pratolini ha dedicato a questo borgo un libro, Le ragazze di San Frediano. Anticamente era la via di ingresso del traffico proveniente da Pisa e dal porto di Livorno. In questa via e in piazza del Carmine c'erano la Chiesa e il Convento dedicati a San Frediano, costruiti prima del X secolo. Nel 1783 il Granduca Pietro Leopoldo soppresse chiesa e convento e aggregò l'una e l'altro alla Chiesa di San Frediano in Cestello. Fra l'Arno e il borgo San Frediano c'erano anche il convento, la chiesa e gli orti delle Monache dell'Arcangelo Raffaello, o Romite di Ponte, che abitarono il convento dal 1534 al 1749. Le Romite di Ponte nel XIV secolo si formarono in una cappella dedicata all'Arcangelo Raffaello, sull'antico ponte Rubaconte, il Ponte alle Grazie, poi si spostarono altrove. Nel 1845 il convento fu soppresso e i suoi locali passarono alla Manifattura dei Tabacchi, quindi ad una caserma e, nel 1895, ad abitazioni civili. La chiesa delle Romite di Ponte in Borgo San Frediano divenne uno studio di scultura, dove lavorò dal 1851 al 1887 lo scultore Pasquale Romanelli, del quale resta in questo luogo una lapide con medaglione. Sull'architrave della porta è rimasto un bassorilievo in marmo, scolpito da Cennini, rappresentante L'Arcangelo Raffaello con Tobiolo. Oggi è sempre usato dai discendenti della famiglia Romanelli come atelier di scultura. Al numero 45 di Borgo San Frediano si trovava lo storico Cinema Eolo, ora chiuso. Dal borgo prende il nome anche l'omonima porta detta appunto Porta San Frediano, facente parte delle mura di Firenze raffigurata anche sullo sfondo di una celebre opera di Filippino Lippi conosciuta come Pala Nerli ospitata nella Basilica di Santo Spirito. In un bar di codesta strada, fu fondata nel 1946 la società di calcio del Rondinella alternativa alla più blasonata Fiorentina.
Antonio Cifariello (Napoli, 19 maggio 1930 – Lusaka, 12 dicembre 1968) è stato un attore e documentarista italiano. Interprete di numerosi film italiani degli anni Cinquanta e Sessanta, apprese il mestiere di attore al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si diplomo', in seguito all'abbandono degli studi universitari in Medicina. Dotato di forte presenza scenica e di notevole tecnica recitativa, frutto di anni di studio, dopo un inizio sfolgorante nel cinema d'autore (con Zurlini e Fellini), fu spesso relegato a ruoli di belloccio insipido. Insofferente di essere considerato come il "Gassman delle sartine", verso la metà degli anni Sessanta abbandonò la recitazione, dedicandosi a tempo pieno all'attività di giornalista, realizzando numerosi reportage per la Rai, di forte impegno e impatto sociale.
Corinne Calvet, nata Corinne Dibos (Parigi, 30 aprile 1925 – Los Angeles, 23 giugno 2001), è stata un'attrice francese naturalizzata statunitense.
L'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fa parte di una serie di straripamenti del fiume Arno che hanno mutato, nel corso dei secoli, il volto della città di Firenze. Avvenuta nelle prime ore di venerdì 4 novembre 1966 fu uno dei più gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo che causò forti danni non solo a Firenze, ma anche a Pisa, in gran parte della Toscana e, più in generale, in tutto il Paese. Diversamente dall'immagine che in generale si ha dell'evento, l'alluvione non colpì solo il centro storico di Firenze, ma l'intero bacino idrografico dell'Arno, sia a monte sia a valle della città. Sommersi dalle acque furono anche diversi quartieri periferici della città come Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, svariati centri del Casentino e del Valdarno in Provincia di Arezzo, del Mugello (dove straripò anche il fiume Sieve), alcuni comuni periferici come Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Signa (dove strariparono i fiumi Bisenzio ed Ombrone Pistoiese e praticamente tutti i torrenti e fossi minori) e varie cittadine a valle di Firenze, come Empoli e Pontedera. Dopo il disastro, le campagne rimasero allagate per giorni, e molti comuni minori risultarono isolati e danneggiati gravemente. Nelle stesse ore, sempre in Toscana, una devastante alluvione causò lo straripamento del fiume Ombrone, colpendo gran parte della piana della Maremma e sommergendo completamente la città di Grosseto. Nel frattempo, altre zone d'Italia vennero devastate dall'ondata di maltempo: molti fiumi del Veneto, come il Piave, il Brenta e il Livenza, strariparono, e ampie zone del Polesine furono allagate portando anche all'alluvione di Venezia; in Friuli lo straripamento del Tagliamento coinvolse ampie zone e comuni del suo basso corso, come Latisana; in Trentino la città di Trento fu investita pesantemente dallo straripamento dell'Adige.