Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Hero and Leander è un epillio di Christopher Marlowe che racconta la tragica storia di Ero e Leandro. La storia dei due sfortunati amanti dell’Ellesponto era stata raccontata da Ovidio nell’Eroidi e da Museo Grammatico (da cui Marlowe sostiene di aver tratto ispirazione) nell’epillio Le vicende di Ero e Leandro. La poesia, scritta probabilmente nel periodo di chiusura del teatri nel 1593, è rimasta incompiuta a causa dell’improvvisa e misteriosa morte di Marlowe, avvenuta il 30 maggio dello stesso anno. George Chapman completò l’epillio, dividendo quanto scritto da Marlowe in due “sestiad” e aggiungendone altre quattro di proprio pugno. La versione di Marlowe si interrompe dopo la prima notte d'amore di Ero e Leandro, senza arrivare all'annegamento del giovane e al conseguente suicidio della fanciulla, descritto invece da Chapman. Tuttavia, l'incompiutezza dell'epillio è stata messa in discussione da diversi critici, che sostengono che il poemetto non sia incompleto, bensì volutamente concluso dall'autore prima che il tragico finale abbia luogo. M. C. Bradbrook, docente di letteratura rinascimentale dell'Università di Cambridge, sostenne che il poemetto volesse celebrare l'amore dei due personaggi (come una sorta di epitalamio) e non narrare la storia di Ero e Leandro nella sua drammatica interezza. La seconda "sestiad" si conclude con le parole "desunt nonnulla" (manca qualcosa, "qualcosa è omesso"): per quanto queste parole siano state probabilmente aggiunte dall'editore, non riescono a chiarire se Hero and Leander possa considerarsi un'opera conclusa o interrotta. La frase infatti può essere interpretata a favore di entrambe le tesi: "manca qualcosa", perché l'autore è morto prima di completarlo, o "qualcosa è stato omesso" perché l'autore non era interessato a raccontare tutta la storia, ma solo la consumazione dell'amore dei due giovani.
Firenze (AFI: /fi r n e/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjo r n a/; Florentia in latino) un comune italiano di 379 194 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della citt metropolitana con una popolazione di 1 011 349 abitanti, ottavo comune italiano per popolazione e il primo della Toscana, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia, una conurbazione che conta oltre 1 520 000 abitanti. Nel Medioevo stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'et moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati pi ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della citt un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanit UNESCO dal 1982, considerata luogo d'origine del Rinascimento la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonch rinomata tra le pi belle citt del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Lorenzo de Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la pi alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Ero e Leandro sono i protagonisti di una struggente storia d'amore giunta sino a noi attraverso due autori classici, Publio Ovidio Nasone, poeta latino del I secolo d.C., e Museo Grammatico, autore greco del V / VI secolo d.C. L'amore appassionato e la tragica fine della vicenda ha nel tempo ispirato vari Autori, che hanno rinarrato il mito, arricchendolo di pathos, levigando le vicende, accrescendo il dramma: per esempio, il padre di Torquato Tasso, Bernardo Tasso, e, a distanza di tempo ed in altro luogo, Christopher Marlowe hanno esaltato in un poemetto l'amore della giovane coppia e si racconta che Lord Byron volle provare sulla propria persona la veridicità della storia attraversando da solo, a nuoto e di notte, l'Ellesponto; Franz Liszt e Robert Schumann hanno, poi, tra gli altri, dato veste musicale al mito.
Civitella d'Agliano è un comune italiano di 1 565 abitanti della provincia di Viterbo nel Lazio. Dista dal capoluogo circa 30 km.
Civitella San Paolo è un comune italiano di 2 061 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Civitella Casanova è un comune italiano di montagna interna di 1 702 abitanti della provincia di Pescara in Abruzzo. Il paese è inserito nel parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (nel distretto delle grandi abbazie, di cui è sede) e nella riserva regionale Voltigno e Valle d'Angri. È considerata il luogo d'origine degli arrosticini, con i primi documenti di licenza di vendita risalenti al 1819.
Carlo Aymonino (Roma, 18 luglio 1926 – Roma, 4 luglio 2010) è stato un architetto italiano.
Alessandro Pavolini (Firenze, 27 settembre 1903 – Dongo, 28 aprile 1945) è stato un giornalista, politico, scrittore e militare italiano, Ministro della cultura popolare del Regno d'Italia e segretario del Partito Fascista Repubblicano. Nel 1922 partecipò alla Marcia su Roma. Nel 1929 divenne federale di Firenze e in questa veste istituì il Maggio Musicale Fiorentino. Dopo l'arresto di Mussolini (25 luglio 1943) fuggì nella Germania nazista e di lì si attivò per la ricostituzione del fascismo in Italia. Fondatore delle Brigate nere (milizia volontaria della Repubblica di Salò attiva dal luglio del 1944), fu catturato e ucciso dai partigiani a Dongo.