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Il Risorgimento è il periodo della storia italiana durante il quale l'Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861 fu l'atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unità d'Italia". Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un'identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, «aveva subìto un brusco arresto [con la perdita] della sua unità politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell'Impero romano d'Occidente».
Regno russo o Zarato russo (in russo: Русское царство?, traslitterato: Russkoe zarstvo) fu il nome ufficiale del governo e dello Stato russo dall'assunzione del potere da parte dello zar Ivan IV nel 1547 all'avvento di Pietro il Grande fondatore dell'Impero russo nel 1721. Quando questo stato esisteva, in Europa Occidentale lo si chiamava generalmente "Moscovia" e così si continuò a fare fino a che le nazioni europee non riconobbero nel corso del Settecento il titolo imperiale assunto da Pietro il Grande. Nel XIX e XX secolo, invece, gli Occidentali hanno spesso chiamato questo stato "Impero russo" (nome che verrà invece assunto nel 1721), ritenendo che l'assunzione del titolo di "zar" equivalesse alla pretesa di essere gli eredi dell'Impero bizantino e di condividerne il rango imperiale. Alcuni ricercatori russi considerano la diffusione del termine "Zarato moscovita" in Europa occidentale come risultato di interesse politico del Regno di Polonia, anche se Voltaire si riferì allo Zarato chiamandolo Moscovita nella sua opera Storia di Carlo XII, re di Svezia (1731). Il termine, comunque, è anche usato da storici russi ed è considerato da essi autenticamente russo.Il Regno Russo non usava la "bandiera nazionale russa", ma la "bandiera imperiale", un'aquila bicipite dorata portante il blasone di san Vladimiro, su sfondo rettangolare giallo, insegna degli Zar.
I Morpurgo (ebraico: מורפורגו) sono un'antica famiglia ebraica italiana. Le più antiche notizie attorno ai Morpurgo, di stirpe askenazita, li vedono a Ratisbona, da cui poi passarono a Marburgo (l'odierna Maribor, in Slovenia) donde l'originario cognome Marpurg. Dal XV secolo risultavano a Vienna, ma sin dal 1509 la loro presenza è provata anche a Trieste e, dalla fine del Cinquecento, a Gradisca d'Isonzo. La loro discesa in Italia fu sicuramente determinata dal decreto di espulsione degli ebrei da Vienna (1560). I Morpurgo di Gradisca diedero poi origine ad altri rami nuovamente a Trieste, e poi a Padova, Spalato, Ancona, Salonicco, Amsterdam e Livorno. I membri del ramo triestino, grazie al privilegiato status di Hofjuden attestato sin dal 1721, seppero approfittare delle opportunità offerte dal porto franco e vi intrapresero fiorenti attività legate ai commerci, alla navigazione e al campo delle assicurazioni. Grandi vantaggi scaturirono dal matrimonio del capostipite Isacco (1764-1830) con Regina Parente, appartenente a una delle più antiche famiglie della comunità ebraica triestina; nel 1812 fondò quella che dal 1834 venne denominata Morpurgo & Parente, un'importante casa di commercio e banca d'affari. Il ramo udinese risale all'Ottocento con l'arrivo di un Abram. Anche in questo caso i Morpurgo fecero grandi fortune, sia in campo finanziario e industriale e stabilirono la loro dimora nel pregevole palazzo Valvason-Asquini. Quest'ultimo fu poi lasciato al comune di Udine dopo la morte di Enrico Morpurgo, nel 1969. Alcune linee familiari ottennero titoli nobiliari.
L'Impero ottomano o Sublime Stato ottomano o Impero turco, noto anche come Sublime porta (in lingua turca ottomana , Devlet-i Aliyye-i Osm niyye; in turco moderno: Osmanl Devleti o Osmanl mparatorlu u; in arabo: , al-Dawla al- Uthm niyya), stato un impero turco che durato 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa. Fu uno degli imperi pi vasti della storia e il pi vasto del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuit con il Sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'Impero Bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli ad opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero arriv all'apice del potere diventando un'entit politica multiculturale, multilinguistica e multietnica che controllava un vastissimo territorio che si estendeva dai confini meridionali del Sacro Romano Impero alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando gran parte dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo ed in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un vasto controllo sulle coste del Mediterraneo, l'Impero fu al centro dei rapporti tra Oriente e Occidente per circa cinque secoli. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continu a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo, tuttavia, il lungo periodo di pace che and dal 1740 al 1768 comport un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne nel tempo pi arretrato rispetto a quelli in forza ai suoi rivali. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello stato, noto come Tanzimat. Nonostante questo andarono incontro ad ulteriori perdite territoriali, specialmente nei Balcani dove nacquero nuovi stati indipendenti. Alleatisi con l'impero germanico all'inizio del XX secolo, nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli ottomani combatterono nella prima guerra mondiale nella parte delle potenze centrali. Nonostante avessero dimostrato di poter affrontare il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella Rivolta Araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo il governo ottomano si macchi di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'Impero e l'occupazione di parte del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della fine della guerra provocarono la sua spartizione e la perdita dei territori mediorientali che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita Guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti port all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia e all'abolizione del sultanato ottomano.
L'impero latino di Costantinopoli (1204-1261), detto anche Impero latino d'Oriente, fu il risultato della quarta crociata, che Bonifacio di Monferrato, comandante della crociata, decise di dirottare verso il saccheggio e la presa di Costantinopoli. Per la città e per l'impero fu un periodo di grande decadenza, terminato solo con la riscossa dell'imperatore bizantino Michele VIII Paleologo che riconquistò la capitale. Tale impero veniva percepito dai crociati come uno Stato cattolico successore dell'impero bizantino. Baldovino IX, conte delle Fiandre, venne incoronato come primo Imperatore il 16 maggio 1204; al rivale Bonifacio del Monferrato venne affidato il regno di Tessalonica.
L'Impero britannico fu il più vasto impero nella storia dell'uomo e comprendeva dominion, colonie, protettorati, mandati e altri territori governati o amministrati dal Regno Unito.Nato coi possedimenti d'oltremare e i trading post fondati dall'Inghilterra tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVIII secolo, al suo apice fu il più grande impero della storia e per oltre un secolo fu una potenza globale. Nel 1920 l'Impero britannico dominava circa 458 milioni di persone, un quinto della popolazione mondiale al momento e copriva oltre 37124894 km², quasi un quarto dell'intera superficie della Terra. Pertanto la sua eredità politica, giuridica, linguistica e culturale è tuttora molto diffusa, tanto che al culmine del suo potere la frase «l'impero su cui il sole non tramonta mai», oltre che per l'antico Impero spagnolo, è stata spesso utilizzata anche per descrivere l'Impero britannico, poiché fu tanto esteso in tutto il mondo per cui il sole splendeva sempre su almeno uno dei suoi territori. Durante l'età delle scoperte nel XV e XVI secolo il Portogallo e la Spagna intrapresero l'esplorazione europea del globo, fondando grandi imperi d'oltremare. Invidiosi della grande ricchezza che questi imperi generarono, Inghilterra, Francia e Paesi Bassi iniziarono a stabilire proprie colonie e reti commerciali nelle Americhe e in Asia. Durante i secoli XVII e XVIII una serie di guerre contro i Paesi Bassi e la Francia lasciarono all'Inghilterra (e a seguito dell'unione del 1707 tra Inghilterra e Scozia alla Gran Bretagna) il dominio sul potere coloniale in Nord America e India. Nel 1783 l'indipendenza delle tredici colonie del Nord America a seguito della guerra d'indipendenza americana causò la perdita da parte della Gran Bretagna di alcune delle sue colonie più antiche e più popolose. Quindi l'attenzione britannica si riversò verso l'Asia, l'Africa e il Pacifico. Dopo la sconfitta della Francia nelle guerre napoleoniche (1792–1815) la Gran Bretagna emerse come la principale potenza navale e imperiale del XIX secolo, con Londra la città più grande del mondo da circa il 1830.L'incontrastato dominio marittimo britannico è stato poi descritto come la Pax Britannica, un periodo di relativa pace in Europa e nel mondo (1815–1914). Nei primi anni del XIX secolo la rivoluzione industriale iniziò a mutare la Gran Bretagna e dal tempo della Grande esposizione del 1851 il Paese è stato descritto come il «laboratorio del mondo». L'Impero britannico si ampliò includendo l'India, gran parte dell'Africa e molti altri territori in tutto il mondo. Accanto al controllo formale esercitato sulle sue colonie, il dominio britannico su gran parte del commercio mondiale significava che di fatto essa controllava le economie di molte regioni, come l'Asia e l'America Latina. A livello nazionale gli orientamenti politici favorirono il libero commercio e le politiche liberiste e un graduale ampliamento del diritto di voto. In questo secolo la popolazione aumentò velocemente, accompagnata da una rapida urbanizzazione, causando tensioni economiche e sociali. Alla ricerca di nuovi mercati e fonti di materie prime il Partito Conservatore guidato da Benjamin Disraeli intraprese un periodo di espansione imperialista principalmente in Egitto, in Sudafrica e altrove. Canada, Australia e Nuova Zelanda erano dominion autonomi.Con l'inizio del XX secolo la Germania e gli Stati Uniti sfidarono il vantaggio economico della Gran Bretagna. Le successive tensioni economiche e militari tra Gran Bretagna e Germania furono tra le principali cause dello scoppio della prima guerra mondiale, durante la quale la Gran Bretagna fece gran affidamento sul suo impero. Il conflitto mise un'enorme pressione sulle risorse militari, finanziarie e di manodopera della Gran Bretagna e pur mantenendo la sua enorme estensione territoriale non riuscì più a essere la potenza preminente del mondo. Durante la seconda guerra mondiale le colonie nel sud-est asiatico furono occupate dall'Impero giapponese. Nonostante la vittoria della Gran Bretagna e dei suoi alleati, il danno al prestigio britannico contribuì ad accelerare il declino dell'impero. L'India, il territorio più prezioso e popoloso dell'impero, ottenne l'indipendenza come parte di un movimento più ampio di decolonizzazione che la concesse a molti territori imperiali. Il trasferimento di Hong Kong alla Cina, avvenuto nel 1997, per molti fu la fine dell'Impero britannico. Al 2019 restano quattordici territori d'oltremare sotto la sovranità britannica. Dopo l'indipendenza molte ex colonie britanniche hanno aderito al Commonwealth delle nazioni, una libera associazione di Stati indipendenti. Il Regno Unito è una delle sedici nazioni del gruppo noto informalmente come i reami del Commonwealth, che condividono un monarca, ossia la regina Elisabetta II del Regno Unito.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Giorgio Chiellini (Pisa, 14 agosto 1984) è un calciatore italiano, difensore della Juventus e della nazionale italiana, delle quali è capitano. Nella sua carriera ha vinto nove campionati consecutivi di Serie A con la Juventus (dal 2011-12 al 2019-20), club con cui ha conquistato anche quattro Coppe Italia consecutive (dal 2014-15 al 2017-18), cinque Supercoppe di Lega (2012, 2013, 2015, 2018, 2020) e un campionato di Serie B (2006-07); in precedenza con il Livorno, squadra in cui è cresciuto, aveva vinto un campionato di Serie C1 (2001-02). Con la nazionale è stato finalista all'Europeo di Polonia-Ucraina 2012 e terzo classificato alla Confederations Cup di Brasile 2013; ha inoltre preso parte ai Mondiali di Sudafrica 2010 e Brasile 2014, agli Europei di Austria-Svizzera 2008 e Francia 2016, e alla Confederations Cup di Sudafrica 2009. A livello giovanile, con l'Italia olimpica è stato medaglia di bronzo ai Giochi di Atene 2004, mentre in precedenza con l'Italia Under-19 si era laureato campione d'Europa a Liechtenstein 2003. Ritenuto tra i migliori difensori della sua generazione, a livello individuale è stato eletto tre volte migliore difensore AIC (2008, 2009 e 2010, quest'ultimo condiviso con Walter Samuel), oltreché inserito cinque volte nella squadra dell'anno AIC (2013, 2015, 2016, 2018 e 2019), tre nell'ESM Team of the Year (2013, 2015 e 2018), due nella squadra della stagione della UEFA Champions League (2015 e 2018) e una nella squadra dell'anno UEFA (2017); in precedenza, in ambito giovanile era stato inserito dall'UEFA nel Dream Team dell'Europeo Under-21 2007 e nell'All-Time XI dell'Europeo Under-21 (2015).
Anticamente il termine Assiria (in accadico: Ašsur; in aramaico: אתור/ܐܬܘܪ, Aṯûr; in ebraico: אשור, Ashur) si riferiva ad una regione dell'alto Tigri, corrispondente all'estrema regione settentrionale dell'odierno Iraq. Era cinta ad est dai monti Zagros e a nord dal massiccio dell'Armenia, mentre a sud-ovest si estendeva la pianura mesopotamica. Alla fine del III millennio a.C. questo territorio fu colonizzato da una popolazione semitica di Amorrei, strettamente imparentata con i Babilonesi, cioè gli Assiri che, come la stessa regione, presero il nome dall'antica città di Assur. Più tardi il termine andò ad indicare l'impero assiro propriamente detto che, dal IX al VII secolo a.C. dominò su tutta la Mezzaluna Fertile, l'Egitto e gran parte dell'Anatolia. La loro storia può essere suddivisa cronologicamente in tre periodi. Questi sono detti: Antico Regno periodo Paleo-assiro (1950-1750 a.C. ca.); Medio Regno o periodo Medio-assiro (1365-932 a.C. ca.); Nuovo Regno o periodo Neo-assiro (911-612 a.C. ca.).Fu durante il periodo del Nuovo Regno che la civiltà assira raggiunse il suo apice.