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Luciano Leggio, meglio conosciuto come Liggio dall'errore di trascrizione di un brigadiere, detto Lucianeddu (Corleone, 6 gennaio 1925 – Nuoro, 15 novembre 1993), è stato un mafioso italiano, legato a Cosa Nostra e detto anche "La primula rossa di Corleone". Liggio fu uno dei maggiori imputati al maxiprocesso di Palermo del 1986-1987 e morì in carcere.
La famiglia di Corleone, chiamata anche famiglia Leggio, è una famiglia mafiosa basata a Corleone, in Sicilia. Non è da confondere, come spesso avviene, con la fazione di Cosa Nostra dei Corleonesi, di cui la famiglia era parte, così come altre famiglie siciliane. Nata come un gruppo di gabellotti e ladri di bestiame al servizio dei signorotti locali, la famiglia di Corleone divenne molto potente già negli anni'50, crescendo fino a soppiantare le famiglie palermitane negli anni'80, quando uscì vincitrice dalla seconda guerra di mafia (1981-1982). Lo status di supremazia dentro cosa nostra durò per 10 anni, quando il regime sanguinario e anti-statale di Salvatore "Totò u Curtu" Riina portò nei primi anni '90 ad una dura repressione che portò la cosca alla disfatta, con molti membri in prigione al 41 bis. Oggi la famiglia conta circa 70 "uomini d'onore, di cui molti in prigione, ed a capo del mandamento di Corleone.
Il Ducato di Modena e Reggio, con capitale Modena, fu uno degli antichi Stati italiani. Fu sotto dominio estense dal 1452 al 1796 e asburgico-estense dal 1815 al 1859.
La diocesi di Luni (in latino: Dioecesis Lunensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. Nei secoli ha subito una complessa vicenda fatta di svariati e sostanziali mutamenti sotto il profilo giuridico ecclesiale e territoriale.
Il dialetto massese (el masseso) è una varietà linguistica romanza parlata nella città italiana di Massa e in alcune frazioni del suo territorio comunale.