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La riforma delle pensioni Fornero, chiamata anche semplicemente riforma Fornero o —impropriamente— legge Fornero, è il nome con cui viene comunemente indicato l'articolo 24 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, intitolato "Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici", che, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero, ha modificato il funzionamento del sistema pensionistico italiano.
La legislazione italiana dei beni culturali è quella parte del diritto italiano che disciplina la valorizzazione, conservazione, tutela e fruizione dei beni culturali. L'evoluzione normativa è risultata intensa in questo settore, soprattutto negli ultimi anni, con diversi interventi che hanno modificato la legislazione in precedenza vigente, risalente alla fine degli anni trenta del XX secolo, in particolare riguardo alla definizione di "bene culturale" e all'attribuzione alle regioni e agli enti locali di alcune competenze precedentemente riservate allo Stato.
I diritti umani (o diritti dell'uomo) sono una concezione filosofico-politica che, accolta come fondamento giuridico dalle Costituzioni moderne, descrive i diritti inalienabili che ogni essere umano possiede. Tra i diritti fondamentali dell'essere umano si possono ricordare: il diritto alla vita, il diritto alla libertà individuale, il diritto all'autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto ad un'esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa con il conseguente diritto a cambiare la propria religione, oltre che, di recente tipizzazione normativa, il diritto alla protezione dei propri dati personali (privacy) e il diritto di voto.
Una cooperativa sociale è un particolare tipo di società cooperativa. Le cooperative sociali gestiscono servizi socio-sanitari ed educativi, oppure attività di vario genere finalizzate all'inserimento nel mercato del lavoro di persone svantaggiate. Il fenomeno è più sviluppato in Italia, ma esiste in varie forme in molti paesi. In paesi come la Svezia e il Regno Unito le cooperative sociali esistono senza una legislazione speciale, mentre elementi analoghi al modello italiano si ritrovano nella legislazione in Belgio (société à finalité Sociale / Vennootschap met Sociaal Oogmerk) e Polonia (Spółdzielnia socjalna).
La caccia in Italia è regolata dalla legge 11 febbraio 1992, n. 157 e da altre norme in materia.
La caccia alle streghe è la ricerca di persone (quasi sempre donne definite streghe) o di prove di stregoneria, spesso legate a superstizione o isteria di massa. Storicamente in Europa e in America riguarda il periodo che va dal 1450 al 1750 e comprende l'era della Riforma protestante, della Controriforma e della Guerra dei trent'anni. Causò tra le 35 000 e le 100 000 vittime e le ultime esecuzioni di persone condannate per stregoneria in Europa si sono verificate nel XVIII secolo. In altre aree, come l'Africa e l'Asia, la caccia alle streghe riguarda in tempi più moderni l'Africa subsahariana e la Papua Nuova Guinea. Una legislazione ufficiale contro la stregoneria persiste in Arabia Saudita e Camerun. Si sono avuti episodi di processi anche contro uomini che, in alcuni periodi storici e in determinate aree geografiche, hanno subito pesantemente l'inquisizione anche più delle donne (Carinzia, Normandia, Islanda, Estonia e Russia).Molta della letteratura e della superstizione popolare legata alle streghe deriva da un testo, il Malleus Maleficarum, erroneamente attribuito a lungo alla diretta volontà papale.Metaforicamente con caccia alle streghe si intende un'indagine pubblica condotta per scoprire supposte attività sovversive. Un caso particolare fu il maccartismo degli anni cinquanta negli Stati Uniti.
La c.d. "Caccia al leone di Assurbanipal" è una famosa opera d'arte assira composta da un gruppo di rilievi, originariamente collocati nel "Palazzo Nord" di Ninive e ora esposti nella Sala 10a del British Museum, considerati nel loro insieme uno dei capolavori della produzione artistica di questo popolo mesopotamico. le sculture mostrano diverse scene di una caccia organizzata all'interno di un'arena nella quale il re Assurbanipal (regno 668-631 a.C.) massacra con frecce, lancia o spada dei leoni aizzati contro di lui dai servitori. Questo gruppo scultoreo fu realizzato tra il 645 e il 635 a.C. e disposto in diverse zone del palazzo imperiale. Probabilmente, in origine i rilievi erano dipinti e concorrevano al generale arredamento a colori vivaci del complesso palaziale.Le lastre o ortostati del Palazzo Nord furono scavati da Hormuzd Rassam nel 1852-54 e da William Loftus nel 1854-55 e la maggior parte fu inviata al British Museum ove sono stati sin da allora apprezzati dal pubblico quanto dagli storici dell'arte. Il realismo dei leoni è sempre stato elogiato, anche se il pathos che gli spettatori moderni tendono a sentire forse non faceva parte della risposta psicologica assira all'opera. Le figure umane sono per lo più viste in pose formali, di profilo (spec. il re che ricorre in tutte le scene) mentre i leoni sono raffigurati in una grande varietà di pose, vivi, morenti e morti.Le incisioni risalgono all'ultimo periodo di produzione dell'arte assira e, nella fattispecie, al termine dei 250 anni di produzione che videro la realizzazione dei rilievi dei palazzi reali assiri, e ne mostrano la forma più raffinata. Assurbanipal fu infatti l'ultimo grande re assiro e dopo la fine del suo regno l'impero neo-assiro collassò in una spirale di guerre civili e invasioni straniere. Nel 612 a.C., forse appena 25 anni dopo la creazione della Caccia al leone, l'impero era caduto a pezzi e Ninive fu saccheggiata e bruciata.