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Esistono molte ipotesi riguardanti le tecniche di costruzione delle piramidi egizie. Queste tecniche sembrano essersi sviluppate nel tempo: le piramidi più recenti non furono costruite con la stessa tecnica utilizzata per le più antiche. Molte delle ipotesi riguardo alla loro costruzione si basano sull'idea che le enormi pietre fossero estratte con scalpelli di rame dalle cave di pietra, e che siano poi state trascinate e sollevate fino alla posizione finale. I punti su cui nascono i disaccordi riguardano i metodi utilizzati per lo spostamento e il posizionamento delle pietre. Esistono anche ipotesi in base alle quali sarebbero state costruite partendo da cemento geopolimero, noto anche come pietra di gesso. Oltre ai dubbi riguardanti le tecniche edilizie, ci sono disaccordi anche riguardo alla quantità di forza lavoro utilizzata. I Greci, molti anni dopo la costruzione dei monumenti, credevano che fossero stati costruiti grazie al lavoro degli schiavi. Al giorno d'oggi gli archeologi credono che almeno la grande piramide di Giza fu costruita da decine di migliaia di operai specializzati che si accamparono nei pressi della piramide lavorando in cambio di un salario, o come forma di pagamento delle tasse (tributi) fino al completamento dell'opera, il che sarebbe dimostrato dall'esistenza dei cimiteri degli operai scoperti nel 1990 dagli archeologi Zahi Hawass e Mark Lehner. Per la piramide di Amenemhat II, risalente al Medio Regno, esistono prove dell'utilizzo di stranieri provenienti dalla Palestina, come descritto sulla pietra tombale del re.
Il pino silvestre (Pinus sylvestris L., 1753), conosciuto anche come pino di Scozia, è un albero sempreverde della famiglia delle Pinaceae. È una specie arborea di primaria importanza nel settore forestale e selvicolturale.
Paulownia tomentosa Steud., nota anche come Paulownia imperialis, è un albero tradizionalmente attribuito alla famiglia delle Scrophulariaceae, collocato dalla classificazione APG tra le Paulowniaceae.
Per legno strutturale si intende il legno usato per la costruzione di edifici. Il legno è il più antico materiale da costruzione utilizzato dall'uomo per la propria casa, come testimonia anche l'archeologia sperimentale. Esempi significativi di edifici e costruzioni realizzate con questo prodotto della foresta e del bosco sono le terramare, i trabucchi, il Battistero lateranense, la cupola della Primaziale di Pisa, la Chiesa Madre Basilica di San Leone di Assoro, il Globe Theatre, la chiesa di Karlskrona, le case della Lessinia, di Bryggen e di Tomsk, il tetto a volta della Oude Kerk (Amsterdam), la Knochenhaueramtshaus di Hildesheim, il tetto del Castello di Donegal, lo stadio Lansdowne Road e il ponte di Giulianova.
Il legname è il prodotto che si ricava industrialmente dalla coltivazione degli alberi legnosi. Inoltre il termine è usato per indicare il legno nella sua condizione temporanea intercorrente fra il taglio ed il successivo utilizzo come legno strutturale. L'attività di coltivazione delle foreste, quasi esclusivamente destinata alla produzione di legname, è la arboricoltura da legno. Il legname, il cui consumo è stato sì attenuato ma non soppresso dall'introduzione di materie alternative fra le quali la plastica, tuttora rappresenta una voce fondamentale di bilancio delle economie nazionali; come tale, ha condizionato la storia determinando e motivando azioni e strategie di conquista anche bellica, risultando vitale il suo approvvigionamento a fini energetici, esattamente come in tempi moderni accade per il petrolio o per le risorse nucleari. L'utilizzo delle risorse forestali è soggetto ad obiezioni di crescente condivisione che sottolineano i gravi rischi ecologici dell'esasperato sfruttamento: la deforestazione inciderebbe, infatti, sulla composizione chimica dell'atmosfera e indirettamente contribuirebbe all'effetto serra. Fra le prime celebri posizioni invocanti regolamentazioni morigeratrici si ricorda quella del movimento per la conservazione della natura, coordinata da Gifford Pinchot e dal presidente statunitense Theodore Roosevelt.
I Feltrinelli sono una famiglia imprenditoriale italiana. Originaria di Gargnano, paese dell'alto Lago di Garda, si arricchì con il commercio di legnami per le costruzioni. Trasferitisi a Milano, i Feltrinelli furono protagonisti dell'espansione edilizia del capoluogo lombardo e della costruzione della rete ferroviaria nazionale. Estesero i loro interessi nella finanza e fondarono un istituto di credito (Banca Feltrinelli). Nel secondo dopoguerra concentrarono i loro interessi nella casa editrice omonima, fondata da Giangiacomo Feltrinelli nel 1954.
La casa a graticcio o a traliccio si basa su un metodo di creazione di edifici con intelaiature in legno collegate tra di loro in diverse posizioni. In tali edifici la struttura portante è costituita da una serie di travi in legno disposte orizzontalmente, verticalmente e obliquamente. Le travi rimangono a vista nella facciata dell'edificio quando la costruzione è stata completata, conferendo un particolare e caratteristico stile agli edifici di questo genere. Gli spazi fra le travi sono generalmente riempiti da particolari composti di legno e limo, da pietre o da laterizi, dunque da elementi non portanti. Pur essendo attestabile nelle più svariate epoche e in diversi continenti, si tratta di un modello considerato tipico soprattutto dell'Europa centrale, dove venne edificato dal Medioevo all'Ottocento (in tedesco Fachwerkhaus). Il principio fu applicato anche alle costruzioni di chiese in genere minori.