Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
L'intera opera letteraria del poeta latino del I secolo Marco Valerio Marziale è costituita da epigrammi scritti in versi. Quello che ci rimane è una raccolta suddivisa in dodici "Libri", composti e via via pubblicati tra l'anno 86 e il 102 (per un totale di un migliaio e più); a questi vanno poi aggiunti il "Liber de spectaculis" risalente all'incirca all'80 che fa da introduzione e i due libri conclusivi intitolati "Xenia" (doni per gli ospiti, per lo più cibi e bevande) e "Apophoreta" (cose da portar via o regali estratti a sorte), raccolte di distici che vogliono far da accompagnamento ai doni che venivano inviati durante i Saturnalia e ai regali offerti nei conviti/banchetti.
Le statue parlanti di Roma sono una serie di statue (tradizionalmente sei) su cui, fin dal XVI secolo, i Romani affiggevano (e continuano tuttora ad affiggere) messaggi anonimi, contenenti per lo più critiche e componimenti satirici contro i governanti, messaggi spesso detti "pasquinate" dalla statua parlante più nota, il Pasquino.
Un libro è un insieme di fogli, stampati oppure manoscritti, delle stesse dimensioni, rilegati insieme in un certo ordine e racchiusi da una copertina.Il libro è il veicolo più diffuso del sapere. L'insieme delle opere stampate, inclusi i libri, è detto letteratura. I libri sono pertanto opere letterarie. Nella biblioteconomia e scienza dell'informazione un libro è detto monografia, per distinguerlo dai periodici come riviste, bollettini o giornali. Un negozio che vende libri è detto libreria, termine che in italiano indica anche il mobile usato per conservare i libri. La biblioteca è il luogo usato per conservare e consultare i libri. Google ha stimato che al 2010 sono stati stampati approssimativamente 130 milioni di titoli diversi. Con la diffusione delle tecnologie digitali e di Internet, ai libri stampati si è affiancato l'uso dei libri elettronici, o e-book.
Gaio Valerio Catullo (in latino: Gaius Valerius Catullus, pronuncia classica o restituta: [ˈɡaːjjʊs waˈlɛrɪʊs kaˈtʊllʊs]; Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.) è stato un poeta romano. Il poeta è noto per l'intensità delle passioni amorose espresse, per la prima volta nella letteratura latina, nel suo Catulli Veronensis Liber, in cui l'amore ha una parte preponderante, sia nei componimenti più leggeri che negli epilli ispirati alla poesia di Callimaco e degli Alessandrini in generale.