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Il Palazzo della Provincia e della Prefettura è un palazzo pubblico di Perugia sorto sulle rovine della Rocca Paolina.
Il Dizionario degli italiani illustri e meschini dal 1870 a oggi è un'opera editoriale che raccoglie una serie di materiali biografici redatti da Giovanni Ansaldo. Si tratta di un dizionario biografico "non convenzionale", i cui contenuti rispondono a una scelta anticonformista, quella di dare risalto a biografie di figure minori, delle quali ben difficilmente era possibile trovare menzioni biografiche su enciclopedie e dizionari "tradizionali" (fra gli esempi di personaggi minori, che possono far luce sulla scelta editoriale, vi sono quelle del circense Darix Togni, della poetessa Annie Vivanti, l'archiatra pontificio Riccardo Galeazzi Lisi, lo scrittore Giosuè Borsi, il patriota Zeffirino Faina, ecc.). Inizialmente, i contenuti non erano concepiti per una destinazione libraria: essi, infatti, uscirono periodicamente su Il Borghese, rivista fondata e diretta da Leo Longanesi, in forma anonima, ma in realtà redatti da Ansaldo, in una rubrica aforistica e garbatamente ironica che il giornalista iniziò a curare dal 1951. Solo dopo la morte dell'autore, occorsa nel 1969, una selezione degli articoli fu riunita a cura di Marcello Staglieno e destinata a una pubblicazione autonoma uscita per la casa editrice Longanesi nel 1980. Il volume, inserito nella collana editoriale Il Cammeo, era stampato su due colonne e 253 pagine.
Carlo Bruschi (1820 – 1878) è stato un militare e politico italiano.
Pozzuolo Umbro (o semplicemente Pozzuolo) è una frazione del comune di Castiglione del Lago (PG). È un borgo di origine altomedioevale, sito ad 8 km da Castiglione e 18 km da Montepulciano, sui Colli del Trasimeno, confinanti con la Valdichiana senese, ad un'altezza di 351 m s.l.m. Secondo i dati del censimento Istat 2001, gli abitanti sono 1.021 (1520 secondo i dati del Comune). Pozzuolo è il paese natale del fisico e paleontologo Franco Rasetti, nipote ed allievo del locale medico e naturalista Gino Galeotti. Fu uno dei principali collaboratori di Enrico Fermi e uno dei cosiddetti ragazzi di via Panisperna. Altre località del territorio sono Cozzano (313 m, 16 abitanti), Nardelli (330 m, 50 abitanti), Laviano (332 m, 24 abitanti), Croce, Bologni.
Nostra Signora della Neve, o Madonna della Neve (in latino Sancta Maria ad Nives), è uno dei titoli sotto cui viene invocata, specialmente in ambito cattolico, Maria, la madre di Gesù. Il titolo è legato a quello della basilica di Santa Maria ad Nives sul colle Esquilino di Roma, ritenuta il più antico santuario mariano dell'Occidente, eretta da papa Sisto III sul sito dell'antica basilica liberiana e intitolata alla Vergine, che il recente concilio di Efeso aveva solennemente proclamato "Madre di Dio" (o Theotókos, in greco Θεοτόκος). I festeggiamenti vengono generalmente fatti coincidere con la memoria della dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore, che già il martirologio geronimiano pone al 5 agosto; in tale giorno viene anche celebrato il ricordo del leggendario miracolo della nevicata che avrebbe ispirato a papa Liberio la fondazione dell'edificio sacro.
Lecco (AFI: [ˈlekko], pronuncia locale [ˈlɛkko], ; dialetto lecchese: Lècch [ˈlɛk]) è un comune italiano di 47 892 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Lombardia. Elevato a capoluogo di provincia con decreto del presidente della Repubblica del 6 marzo 1992, ottenne il titolo di città il 22 giugno 1848 e ad oggi il suo agglomerato urbano supera i centomila abitanti. Nota per essere il luogo in cui lo scrittore Alessandro Manzoni ambientò I promessi sposi, la città è situata in uno dei vertici del Triangolo Lariano, sulla sinistra idrografica dell'Adda oltre ad affacciarsi sul ramo orientale del lago di Como ed è compresa nelle prealpi orobiche, tra il gruppo delle Grigne e il Resegone. Crocevia strategico per la Valtellina, Lecco assunse crescente importanza durante il Medioevo quando, a seguito della Pace di Costanza, fu annessa al Ducato di Milano che le conferì l'attuale impianto urbanistico, ma fu nella seconda metà dell'XIX secolo, durante il dominio austriaco, che la città attraversò un periodo particolarmente fiorente che portò alla costruzione di palazzi e portici in stile neoclassico. Dopo l'Unità d'Italia Lecco si affermò come uno dei primi centri industriali d'Italia grazie allo sviluppo delle industrie siderurgiche, già attive nel XII secolo, che le conferirono l'appellativo di città del ferro.
Castiglione delle Stiviere (Castiù in dialetto alto mantovano) è un comune italiano di 23 378 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia, situato nella Pianura Padana, sui colli morenici del lago di Garda, nell'Alto Mantovano, al confine con la provincia di Brescia. Centro industriale in amena posizione, ha avuto un grande sviluppo economico e demografico a partire dagli anni cinquanta. È nota per essere la patria di san Luigi Gonzaga (patrono mondiale della Gioventù) e della Croce Rossa. Qui infatti lo svizzero Henry Dunant apprezzò il coraggio delle donne del posto nel prestare le prime cure ai soldati dopo la sanguinosa Battaglia di Solferino e San Martino del 1859, maturando l'idea da cui sarebbe nata la Croce Rossa.
L'Alto Mantovano è una zona geografica posta a nord-ovest della città di Mantova nell'omonima provincia e al confine con le province di Brescia e di Verona, delimitata a nord dalle colline moreniche del lago di Garda, a est dalla provincia di Verona, a nord-ovest da quella di Brescia e a sud dalla pianura del Medio Mantovano. I centri più significativi sono Castiglione delle Stiviere, Castel Goffredo e Asola, nelle cui aree si è particolarmente sviluppata l'industria della calza e dell'intimo femminile, che impiegava nel 2013 circa 7 500 addetti. La parte settentrionale del Mantovano risente – nell'inflessione dialettale, nelle tradizioni, negli avvenimenti storici, nell'educazione religiosa, persino nelle scelte politiche – della vicinanza soprattutto con la provincia di Brescia e, in parte, con quella di Verona. La zona ha un'economia tipicamente agricola, anche se negli anni del secondo dopoguerra si è assistito a un incremento della produzione industriale e una vivace attività terziaria.