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Monsignor Lorenzo Perosi (Tortona, 21 dicembre 1872 – Roma, 12 ottobre 1956) è stato un presbitero, compositore e direttore di coro italiano. Autore di musica sacra, noto per i suoi oratori, le sue messe polifoniche e i suoi mottetti, fu un compositore molto prolifico. Perosi è considerato inoltre la guida e l'esponente principale del cosiddetto Movimento Ceciliano. Negli oratori di Perosi si fondono tracce veristiche, richiami alla grande polifonia rinascimentale, costruzioni barocche e ispirazioni gregoriane. Esordì con la cantata In coena Domini il cui successo gli procurò un'immediata fama e popolarità. Scrisse anche molta musica liturgica, soprattutto messe (oltre 50) e mottetti (oltre 300). In quest'ambito il linguaggio di Perosi, lungi da ogni eco romantica, si caratterizza per uno stile polifonico scorrevole sorretto da una spontanea freschezza melodica. Fu anche autore di musica da camera, composizioni per orchestra e pagine organistiche.
Leonardo Pinzauti (Firenze, 17 novembre 1926 – Firenze, 19 novembre 2015) è stato un critico musicale, giornalista e insegnante italiano.
Giacomo Antonio Perti (Bologna, 6 giugno 1661 – Bologna, 10 aprile 1756) è stato un compositore italiano del periodo barocco. Attivo soprattutto a Bologna, dove per oltre sessant'anni complessivi fu maestro di cappella nella cattedrale di S. Pietro e quindi nella basilica di San Petronio, nella basilica di S. Domenico, nella chiesa di S. Maria di Galliera e nell'Arciconfraternita di S. Maria della Morte. Fu maestro di Giuseppe Antonio Vincenzo Aldrovandini, Domenico Francesco Maria Micheletti, Giacomo Guccini, Pietro Paolo Laurenti, Giuseppe Torelli, Francesco Maria Mannucci e Giovanni Battista Martini, e perfezionò Francesco Antonio Pistocchi. Fu allievo di Petronio Franceschini, Lorenzo Perti (suo zio), Giuseppe Corsi da Celano.
Per descrittivismo musicale si può intendere genericamente l'utilizzo di forme musicali con il fine di narrare o di rappresentare eventi di varia natura, siano essi mondani (una passeggiata in un bosco) o letterari, religiosi, filosofici (in linea di massima l'idea di fondo del poema sinfonico romantico). Fulcro del descrittivismo musicale è infatti il riferimento a un'idea extramusicale come fonte d'ispirazione o trave portante di una composizione, sebbene poi (nelle forme più riuscite) tale intuizione venga interamente risolta e affrontata sul piano formale, non implicando necessariamente quindi una conoscenza diretta dell'idea ispiratrice o del testo letterario di riferimento da parte dell'ascoltatore. Sebbene la "musica a programma" sia ubiquitaria all'interno della storia dell'evoluzione degli stili musicali, è stato principalmente il Romanticismo a dar levatura estetica al genere descrittivo, nella forma del poema sinfonico, praticamente inventata da Franz Liszt sulla scorta di illustri esempi come la Sinfonia "pastorale" di Ludwig Van Beethoven o la Symphonie fantastique di Hector Berlioz. La forma descrittiva ha avuto interpreti illustri anche in epoca tardo-romantica ed epoca post-romantica (Claude Debussy per fare un esempio, o il primo Arnold Schönberg). In epoca moderna, soprattutto con il Neoclassicismo o con le successive forme avanguardistiche, la forma descrittiva ed in particolar modo il riferimento a idee extramusicali con fini espressivi vennero ripudiate per ritornare ad uno stile più puro ed incontaminato, con l'intento programmatico ed estetico sostanziale di restituire all'arte musicale la sua fondamentale autonomia. Non mancano esperienze di musica descrittiva al di fuori dell'ambito musicale eurocolto. Nel Jazz di Duke Ellington troviamo splendidi esempi di imitazione del treno, soggetto ricorrente di tanta musica americana e simbolo stesso dell'unificazione del territorio statunitense. "Daybreak Express" del 1933 è la composizione più famosa, ma anche "Track 360" (aka "Trains") è mirabile nella sua imitazione del suono del treno.
Alessandro Scarlatti (Palermo, 2 maggio 1660 – Napoli, 24 ottobre 1725) è stato un compositore italiano di musica barocca. Considerato dai musicologi come uno dei più importanti rappresentanti della scuola musicale napoletana, fu il maggiore compositore d'opera italiano tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo. Era il padre del compositore Domenico Scarlatti, ricordato per il suo fondamentale apporto alla sonata per clavicembalo del XVIII secolo.
Adelmo Damerini (Carmignano, 11 dicembre 1880 – Firenze, 11 ottobre 1976) è stato un musicologo, compositore e docente italiano.