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Massimo Carlotto (Padova, 22 luglio 1956) è uno scrittore, drammaturgo, giornalista, saggista, fumettista e sceneggiatore italiano. Tra gli anni settanta, quando era un giovane militante di Lotta Continua, e gli anni novanta fu inoltre protagonista di un noto caso giudiziario di cronaca nera. Fu accusato di aver ucciso con 59 coltellate una ragazza di 24 anni, e dopo una lunga serie di processi fu condannato a 16 anni di reclusione. Fu graziato dopo 6 anni di carcere dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro. Carlotto è stato definito come uno dei migliori scrittori di noir e hard boiled a livello internazionale.
Arrivederci amore, ciao è un film del 2006, diretto da Michele Soavi, tratto dall'omonimo romanzo di Massimo Carlotto. Prima del film il romanzo era stato trasposto anche in un fumetto. Il film segnò il ritorno sul grande schermo di Michele Soavi, dopo tante fiction; il regista non dirigeva più film per il cinema dal 1994, anno in cui diresse Dellamorte Dellamore.
Alessio Boni (Sarnico, 4 luglio 1966) è un attore italiano di cinema, teatro e televisione.
Il mercante di Venezia (The Merchant of Venice) è un'opera teatrale di William Shakespeare, scritta probabilmente tra il 1596 e il 1598. La trama dell'opera riprende abbondantemente quella di una novella trecentesca di ser Giovanni Fiorentino, Il Giannetto, prima novella della giornata quarta della raccolta di cinquanta detta Il Pecorone, che Shakespeare non può aver avuto modo di conoscere nella traduzione di William Painter del 1566, in quanto non conteneva la novella cui Shakespeare si stava ispirando, ma elementi della scena del processo sono presenti nel The Orator di Alexandre Sylvane, pubblicato in traduzione nel 1596. In particolare, del Giannetto vengono conservati, pressoché intatti, i personaggi corrispondenti a Bassanio, Shylock e Porzia, oltre che la vicenda della penale di una libbra di carne.
Hamlet è un film del 1996 diretto da Kenneth Branagh, basato sull'omonima tragedia di William Shakespeare. È stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1997.
Glennkill – Ein Schafskrimi (in italiano Glennkill – Un giallo di pecore). Glennkill è la prima opera di Leonie Swann, pseudonimo di un'autrice tedesca nata nel 1975 vicino a Monaco di Baviera. Leonie Swann ha studiato filosofia, psicologia e letteratura inglese a Monaco, e mentre scriveva la sua tesi di laurea ha cominciato a creare la trama di Glennkill. Glennkill non è un giallo tipico, non soltanto perché i protagonisti sono delle pecore, ma anche perché non è tanto ricco di suspense; tuttavia è una storia spiritosa, affettuosa e piena di fantasia. La storia, ambientata nel paese irlandese di Glennkill, tratta di un gregge di pecore che fa luce sull'omicidio del suo pastore, grazie al fiuto della pecora Miss Maple. Il fascino della storia è che tutto viene visto con gli occhi delle pecore e Leonie Swann non le ha umanizzate ma dà una credibile impressione del loro modo di pensare e della loro vista del mondo e degli uomini.
Gianni Amelio (Magisano, 20 gennaio 1945) è un regista e sceneggiatore italiano.
La cucina polacca (in polacco kuchnia polska) è molto varia, ma risulta difficile definirne l'origine e la tipicità. La cucina attuale infatti, è frutto dei cambiamenti storici, e delle numerose invasioni, che hanno profondamente influenzato la moda culinaria ed è il risultato della reinterpretazione delle influenze della cucina tedesca, francese, italiana ed ebraica.
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosità del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che troverà una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecittà, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualità, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.