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Le migrazioni sono spostamenti che specie viventi animali compiono in modo regolare, periodico (stagionale), lungo rotte ben precise (e in genere ripetute), e che coprono distanze anche molto grandi, seguiti da un ritorno alle zone di partenza. Sono indotte da cause legate alla riproduzione (la ricerca di un luogo adatto per l'accoppiamento, per la nidificazione o per l'allevamento della prole) oppure da scarsità di cibo e difficoltà di carattere ambientale che si presentano periodicamente (ad esempio il sopraggiungere della stagione fredda nelle zone temperate). Anche gli spostamenti di popolazioni umane sono considerate migrazioni con un'accezione diversa, in quanto non vincolate a un viaggio di ritorno; a titolo di esempio si considerino le migrazioni dei popoli barbari come i Longobardi che si stabilirono in Italia alla fine dell'Impero Romano d'Occidente.
Gli uccelli migratori sono volatili che compiono migrazioni nei vari periodi dell'anno.
Gli uccelli marini sono degli uccelli che si sono adattati a vivere all'interno di un ambiente marino, sia esso di mare o di oceano. Nonostante tali uccelli varino notevolmente riguardo ad aspetti come lo stile di vita, il comportamento e la fisiologia, mostrano tutti determinate caratteristiche che li portano ad assomigliare, frutto di convergenza evolutiva, in quanto si adattano tutti a una nicchia ecologica simile. I primi uccelli marini si sono evoluti nel periodo del Cretacico, mentre le attuali famiglie di uccelli marini sono risalenti al Paleogene.Le caratteristiche degli uccelli marini sono rappresentate dal fatto che vivono più a lungo, si accoppiano più tardi e inoltre molte specie di essi vivono in colonie. Molte specie sono note perché intraprendono lunghe migrazioni annuali, durante le quali possono anche attraversare l'equatore circumnavigando la Terra. Si alimentano sia sulla superficie dell'oceano che al di sotto di essa e si alimentano anche reciprocamente. Gli uccelli marini possono essere altamente pelagici oppure costali, o in alcuni casi possono trascorrere parte dell'anno lontano dal mare.
Le rotte di migranti nel Mediterraneo collegano dall'inizio degli anni novanta, l'Africa e il Medio Oriente all'Europa. Il fenomeno dell'immigrazione per mare è aumentato di pari passo con la chiusura delle frontiere degli Stati europei a seguito dell'adozione di un regime di visti di ingresso particolarmente restrittivo verso i Paesi poveri. Il mare viene attraversato su imbarcazioni di fortuna, spesso vecchi pescherecci, barche in vetroresina o gommoni. I principali punti d'ingresso sono le coste spagnole, italiane e greche. Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, i flussi sono misti, composti cioè di migranti economici e rifugiati politici.
L'osservazione degli uccelli od osservazione ornitologica (birdwatching in inglese) è un passatempo inerente all'osservazione e allo studio degli uccelli in natura, nonché all'ascolto e il riconoscimento dei loro canti e richiami. Colui che pratica l'osservazione degli uccelli è detto osservatore degli uccelli od osservatore ornitologico.
L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM/OIM) è un'organizzazione internazionale fondata nel 1951 che si occupa di migrazioni.
Il mar Mediterraneo (detto brevemente Mediterraneo) è situato tra Europa, Nordafrica e Asia occidentale. È un mare dipendente dall'Oceano Atlantico, a cui è connesso tramite lo stretto di Gibilterra; il Canale di Suez, artificiale, lo collega invece al Mar Rosso e quindi all'Oceano Indiano. La sua superficie approssimativa è di 2,51 milioni di km2 con uno sviluppo massimo lungo i paralleli di circa 3700 km, la lunghezza totale delle sue coste è di 46 000 km, la profondità media si aggira sui 1 500 m, quella massima di 5 270 m presso le coste del Peloponneso, mentre la salinità media si aggira dal 36,2 al 39‰. La popolazione presente negli stati bagnati dalle sue acque ammonta a circa 450 milioni di persone.