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L'Immacolata Concezione un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento; tale dogma non va confuso con il concepimento verginale di Ges da parte di Maria. Il dogma dell'Immacolata Concezione riguarda il peccato originale: per la Chiesa cattolica infatti ogni essere umano nasce con il peccato originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente: in vista della venuta e della missione sulla Terra del Messia, a Dio dunque piacque che la Vergine dovesse essere la dimora senza peccato per custodire in grembo in modo degno e perfetto il Figlio divino fattosi uomo. La Chiesa cattolica celebra la solennit dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria l'8 dicembre. Nella devozione cattolica l'Immacolata collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).
L'Islam propone un'interpretazione positiva della vita che, sotto la guida di Allah, va sempre accettata e valorizzata fino al suo limite naturale, cioè fino alla morte. Quando la persona è morente, la famiglia e gli amici più cari tentano di sostenerla e confortarla, ricordando Allah e la Sua volontà. Con la presenza, si cerca di aiutare la persona morente a rinnovare il proprio impegno di fede in Allah. Alla morte, vengono chiusi gli occhi della persona deceduta e il suo corpo viene lavato accuratamente e avvolto in un sudario, in preparazione della successiva inumazione. Familiari e amici si riuniscono e pregano per la persona morta. Il corpo viene seppellito subito dopo la preghiera, posandolo direttamente sul fondo del sepolcro, sul lato destro e con la testa in direzione della Mecca. Al sepolcro viene fissato un controsoffitto, ricoperto di terriccio e il luogo tombale viene contrassegnato, elevandone il livello di terriccio al di sopra del suolo circostante. Una pietra nuda può essere usata per indicare l'ubicazione della tomba. Il movimento hanbalita non approva che vi siano scritte su lapidi che ricordino il morto, per un'ansia di uguaglianza degli uomini e delle donne dopo la morte, ma non sono mancate in passato lapidi coi nomi dei defunti e con brani coranici che ne attestino la fede islamica. Sopra il luogo tombale, gli hanbaliti non ammettono strutture di cornice in muratura o in altro materiale. La famiglia del morto si assume la responsabilità di saldare tutti gli eventuali debiti che la persona possa aver contratto in vita e si assume l'impegno di mantenere contatti e relazioni cortesi con gli altri parenti e gli amici. Nei primi tempi, si continua frequentemente a pregare e a supplicare Allah, spesso digiunando e recandosi presso la tomba, quasi in pellegrinaggio. La visita alle tombe è infatti raccomandata ai vivi affinché ricordino l'inevitabilità della morte e il giorno di giudizio di Allah. Per quanto riguarda l'aspetto concettuale della morte nell'Islam, si ritiene che vita, malattie, sofferenze e morte siano inserite nel piano provvidenziale di Allah, che il credente è chiamato ad accettare integralmente, viene chiamato a comprende il perché: il mistero dell'esistenza deve essere chiaro e limpido, la vita è dono divino di cui ringraziare Allah, nonostante le prove e le sofferenze che tanti possono patire. Non si tratta di rassegnazione nel senso passivo del termine, ma di accettazione attiva di tutto ciò che Dio ha progettato per il bene del suo fedele. La tradizione religiosa islamica vieta infatti il suicidio e l'eutanasia e propone un'etica positiva della vita, accettata fino al suo limite naturale, cioè fino alla morte. L'accettazione attiva della volontà di Allah non può impedire tuttavia di aver paura della morte e alcune tradizioni "probabilmente errate " riferiscono che anche i grandi «profeti» dell'Islam non accolsero di buon grado il momento della separazione da questa vita e dai suoi affetti. Inoltre, la preghiera costante e la benevolenza divina possono modificare il decreto segnato per ciascuno ancora prima della nascita. È questa una prova ulteriore che l'Islam non crede in un destino cieco, ma nella libera volontà di Dio, che dispone a piacimento della vita e della morte dei suoi servi. La ferma, assoluta e totale fiducia nel governo divino della vita umana e della morte segna profondamente, anche oggi, la vita dei musulmani più pii e moderati.
Con il termine Ciclo dei Vinti viene indicato l'insieme dei romanzi di cui avrebbe dovuto comporsi un impegnativo progetto letterario dello scrittore siciliano Giovanni Verga. A costituire il corpus di tale ciclo avrebbe dovuto essere un gruppo di cinque romanzi a definizione tematica: I Malavoglia: rappresenta la lotta per la sopravvivenza; Mastro-don Gesualdo: rappresenta l'ambizione di scalare la gerarchia sociale; La Duchessa di Leyra (che lascia a metà, oggi si trova solo una piccola bozza): rappresenta l'ambizione aristocratica; L'onorevole Scipioni: rappresenta l'ambizione politica; L'uomo di lusso: rappresenta l'ambizione artistica.L'intera serie, secondo il progetto originario dello scrittore, avrebbe dovuto avere come comune denominatore un tema comune e universale, quello dell'indiscussa lotta dell'uomo per l'esistenza, per il progresso e la lussuria. L'opera completa rimarrà incompiuta in quanto La Duchessa di Leyra rimane solo abbozzato, mentre gli ultimi due romanzi previsti del Ciclo, L'Onorevole Scipioni e L'uomo di lusso, non verranno neppure incominciati. Una sorta di operazione analoga - su una tematica leggermente diversa - verrà compiuta molti anni dopo, nel Novecento, negli Stati Uniti dallo scrittore statunitense Erskine Caldwell con quello che verrà definito il suo "Ciclo del Sud".
Antonio Salvetti (Colle di Val d'Elsa, 25 settembre 1854 – Colle di Val d'Elsa, 17 agosto 1931) è stato un architetto, pittore e politico italiano.
American Horror Story (spesso abbreviato in AHS) è una serie televisiva statunitense trasmessa dal 5 ottobre 2011 sulla rete via cavo FX. Richiamando caratteristiche delle serie antologiche, la fiction venne concepita in modo che ogni stagione avesse trama, ambientazione e personaggi diversi. Al suo debutto, la serie raccolse un'accoglienza positiva dalla critica e un ottimo riscontro di pubblico; la première risultò la più vista di sempre sulla rete FX. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, la serie vanta sedici Emmy Awards e due Golden Globe.
Achille (in greco antico: Ἀχιλλεύς, Achilléus, in latino: Ăchillēs, -is), soprannominato piè veloce o piè rapido, è un eroe della mitologia greca, eroe leggendario della guerra di Troia e protagonista dell'Iliade. Il mito di Achille è tra i più ricchi e antichi della mitologia greca: oltre all'Iliade, altre leggende hanno fatto proprio tale personaggio e si sono sforzate di completare il racconto della sua vita, inventando episodi che supplissero alle lacune dei poemi omerici. Via via si è venuto a formare un ciclo di Achille ricco di versioni sovente divergenti, come, per esempio il fatto che spesso dormisse nella foresta di giorno; versioni che hanno ispirato i poeti tragici ed epici dell'antichità, fino all'epoca romana. Achille viene anche chiamato col patronimico Pelìde, essendo egli figlio di Peleo.
10 giorni senza mamma è un film del 2019 diretto da Alessandro Genovesi.