Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il Cenacolo di Monteoliveto è un affresco (247x625 cm) del Sodoma, databile al 1515-1516 circa e conservato nella chiesa di San Bartolomeo a Monteoliveto a Firenze.
La cappella di San Bartolomeo, anche conosciuta come cappella della Croce, o semplicemente la Croce, è un luogo di culto cattolico di Montisi, frazione di Montalcino, in provincia di Siena; esso è situato all'estremità settentrionale del paese, all'incrocio tra la strada provinciale 14 Traversa dei Monti e la strada provinciale 38 di Trequanda.Edificata nel XV secolo e originariamente appartenente alla grancia di Montisi, passò poi alla famiglia Mannucci Benincasa e successivamente a quella Guazzi, che ne detiene attualmente la proprietà. Venne in parte distrutta da un'esplosione il 30 giugno 1944 e successivamente ricostruita.
Pienza è un comune italiano di 2 076 abitanti della provincia di Siena in Toscana. Situato in Val d'Orcia, non è molto distante dalla strada statale Cassia e dagli altri due importanti centri della valle, San Quirico d'Orcia e Castiglione d'Orcia. Il centro storico è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1996.
Pio II, nato Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, 18 ottobre 1405 Ancona, 14 agosto 1464), stato il 210 papa della Chiesa cattolica dal 1458 alla morte.
Palazzo Piccolomini si trova nel centro di Pienza, accanto al Duomo.
L'oratorio di Sant'Antonio Abate, anche conosciuto come chiesa della Compagnia, è un luogo di culto cattolico che si trova a Montisi, frazione di Montalcino.
La Congregazione olivetana (in latino Congregatio Sanctae Mariae Montis Oliveti) è una congregazione monastica dell'Ordine di San Benedetto: i monaci olivetani pospongono al loro nome la sigla O.S.B.Oliv.La congregazione, sorta presso Siena come comunità eremitica a opera di san Bernardo Tolomei, per volere del vescovo di Arezzo Guido Tarlati passò al cenobitismo sotto la regola di san Benedetto.La congregazione si caratterizzò per la limitazione temporale della carica di abate (gli abati benedettini erano eletti a vita) e per la facilità con cui i monaci potevano trasferirsi da un monastero a un altro (i monaci benedettini erano obbligati dal voto di stabilità a risiedere nel monastero dove avevano professato).