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Un valico di montagna (anche detto passo, colle, varco, giogo, sella, forca, forcola, forcella, bocca o in diversi altri modi) è un collegamento tra due località o valli o bacini idrografici, attraverso una catena montuosa. Il passaggio geografico può essere attraversato, e quindi il collegamento può essere costituito da un sentiero, una strada o una ferrovia.
Gli antichi Romani costruirono lunghe strade per collegare le pi lontane province con la capitale dell'impero. Realizzate il pi possibile rettilinee per minimizzare le distanze, queste infrastrutture erano essenziali per la crescita dell'impero, in quanto consentivano di muovere rapidamente l'esercito, ma oltre che per scopi militari esse erano utilizzate anche per scopi politici, amministrativi e commerciali. La viabilit romana costitu il pi efficiente e duraturo sistema stradale dell'antichit , che consent di portare la civilt romana in contatto con le genti pi diverse che popolavano il mondo allora conosciuto. Nessun altro popolo in quell'epoca storica seppe eguagliare la loro capacit di scelta dei tracciati, le tecniche di costruzione e l'organizzazione di assistenza ai viaggiatori.
Questo è l'elenco delle montagne della Terra di Mezzo, che fanno parte dell'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. La lista contiene catene montuose, colli, vette e passi montani che si trovano nelle regioni di Aman e della Terra di Mezzo.
La Montagna o Appennino Pistoiese è una regione storico-geografica, della dorsale meridionale dell'Appennino tosco-emiliano, composta dai territori classificati come montani dei comuni di Abetone Cutigliano, Marliana, San Marcello Piteglio e Sambuca Pistoiese; mentre Pescia (con la Svizzera Pesciatina), Montale e Pistoia sono parzialmente montani. Questo territorio complessivamente si estende per 53.767 ettari, il 56% circa della superficie della Provincia di Pistoia (96.489 ettari) e con un numero di 28.059 abitanti, l'11% circa dell'intera popolazione provinciale (264.622 ab.). Sono presenti tre stazioni ferroviarie nelle località di Pracchia, San Mommè e quella di Biagioni-Lagacci. La patrona è Santa Celestina, martire romana, la cui salma riposa sotto l'altar maggiore della Propositura di San Marcello.