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Il Pizzo d'Uccello (1.781 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi Apuane, che segna il confine orografico ed idrografico tra l'alta valle del Serchio (Garfagnana) e quella del Magra (Lunigiana), distinguemdosi dalle altre cime della catena soprattutto per la sua Parete Nord, alta quasi 800 m di dislivello, che la pone in paragone diretto con le più famose pareti dolomitiche e delle Alpi occidentali.
Il Monte Pisano, noto anche con la forma plurale Monti Pisani (da non confondere con la denominazione omonima delle Colline pisane), è un sistema montuoso di modeste dimensioni facente parte del Subappennino Toscano, situato nella parte centro-nord della Toscana, e separa Pisa e Lucca. Il nome corretto è al singolare, ma la forma plurale è più diffusa, e in questa molti comprendono anche i Monti d'Oltreserchio. In realtà i monti sono tutti di altezza inferiore ai 1000 m, ed alcuni poco più che colline. La catena del Monte Pisano forma un prolungamento delle Alpi Apuane tra il Serchio e l'Arno. La vetta più alta è il Monte Serra (917 m), che ospita sulla sommità dei ripetitori radio-televisivi. Si estendono principalmente da nord-ovest verso sud-est, in forma ovale.
Il Monte Penna di Sumbra (1765 m s.l.m.) è situato in Provincia di Lucca, all'interno del Parco Regionale delle Alpi Apuane. Si tratta di una isolata montagna di marmo, che si distacca lateralmente verso Est, al Passo Sella, insieme al Monte Fiocca, rispetto alla dorsale principale della catena. Sotto l'aspetto morfologico, la Penna di Sumbra somiglia ad una cupola erbosa, sorretta da pareti di roccia, che si trova, con il Monte Fiocca, al centro di un semicerchio che dalla Pania Secca alla Pania della Croce continua con i monti Corchia, Altissimo, Sella, Alto di Sella, Tambura e Roccandagia. La sua strapiombante parete Sud è alta oltre 500 metri e sovrasta il Fosso dell'Anguillaia, un ambiente severo e spoglio che contrasta con il versante boscoso che digrada leggermente verso Nord. Verso Est il crinale prosegue dolcemente verso il valico di Maestà del Trebbio e verso la Valle del Serchio. È una delle 12 montagne apuane che oltrepassano i 1700 metri di quota. Dalla vetta si ammira un vasto panorama sulle più alte cime delle Alpi Apuane, sulla vicina costa versiliese e sul Mar Ligure: verso Est, in lontananza, si scorge l'alto crinale dell'Appennino Tosco-Emiliano. Alla Penna di Sumbra si accede generalmente dal paese di Arni, all'altitudine di 916 metri, che si può raggiungere: da Castelnuovo di Garfagnana, passando per Isola Santa e Tre Fiumi; oppure da Massa, percorrendo la strada panoramica che tocca San Carlo, Pariana, Antona, Pian della Fioba e da ultimo la galleria sotto il Monte Pelato; infine, da Seravezza, percorrendo la strada per Querceta, Ruosina e passando dalla storica Galleria del Cipollaio, sotto il Monte Altissimo. Le salite alla Penna di Sumbra comportano il superamento di alcune difficoltà di tipo alpinistico. La grande parete SW è impervia, di roccia non buona in alcuni settori, difficile da raggiungere dal fondovalle e comporta sempre il superamento di difficoltà estreme. Prima di una riesplorazione alpinistica in un'ottica sportiva solo 2 itinerari hanno sfidato la muraglia, preso il grande contrafforte che caratterizza il settore destro del muro: il primo dei due è la Via dei Pisani, aperto da E. Biagi e A. Nerli nel 1960, con percorso complesso e oppone difficoltà di V sostenuto e passi di VI e A1. Il secondo itinerario raddrizza sostanzialmente il primo vincendo il punto più repulsivo della parete ed è la Via dei Carrarini, aperta da S. Bonelli e F. Codega nel 1962 con difficoltà sostenute di VI, A1. Nel 1953 Nerli e compagni aprirono un itinerario presso un pilastro secondario della parete. Oggi la muraglia meridionale del Sumbra ha visto nascere poche altre vie moderne estreme ed un itinerario di arrampicata artificiale estrema. Una via della Penna di Sumbra divenuta classica è invece lo Spigolo W aperto dai fratelli Ceragioli e D. Rachetti nel 1935, breve ma con sostenute difficoltà di V, ancora oggi sovente ripetuto. Il raggiungimento della cima è stato anche agevolato dalla costruzione di una via ferrata.
Il monte Cavallo è la seconda cima della famosa catena toscana delle Alpi Apuane, al confine tra le provincie di Massa Carrara e Lucca. La vetta, situata nel territorio del comune di Vagli Sotto, appartiene al massiccio del monte Pisanino, diviso da questo dalla foce di Cardeto, importante crocevia per i sentieri CAI.
Lo studio e la descrizione della geologia italiana è molto complesso in quanto i confini geografici di quella che genericamente viene indicata come "Regione geografica italiana" nella geografia fisica e in quella politica non coincidono con particolari confini di natura geologica: lo spartiacque riconoscibile sulla catena alpina non individua e non coincide con il limite di alcuna provincia geologica rispetto all'Europa continentale e le Bocche di Bonifacio non segnano alcuna distinzione geologica fra Sardegna e Corsica. Per descrivere la geologia italiana occorre spaziare da nord con la geologia delle alpi centrali che l'Italia condivide con la Svizzera fino a sud nel canale di Sicilia la cui geologia include quella dell'offshore tunisino, a ovest la geologia della Sardegna è parte di quella meridionale della Francia e tutt'uno con quella della Corsica, mentre ad est le successioni calcaree dell'avampaese apulo proseguono nelle regioni della Dalmazia e nei Balcani ed il dominio calcareo del sudalpino si estende fino alle Alpi dinaridi. La complessità della geologia di questa regione, tale che in un'area relativamente piccola è presente un'elevata diversità di caratteri geologici, unitamente alla presenza di numerosi fenomeno endogeni ed esogeni attivi, ha fatto sì che il territorio italiano sia stata la culla di parte del pensiero geologico, ad opera di studiosi italiani e stranieri che ne hanno studiato gli aspetti sul terreno, tra questi Stenone fondatore della stratigrafia, Dolomieu lo scopritore della dolomia sulle montagne che da lui presero il nome: le dolomiti, Charles Lyell il padre della moderna geologia che visitò a lungo l'Italia e mise sul frontespizio della sua opera principale Principi di geologia l'immagine del Tempio di Serapide per le sue colonne testimonianti il bradisismo e Giuseppe Mercalli padre della moderna sismologia, e ad opera di Piero Ginori Conti la geotermia nacque in Italia.
Il Frigido è un fiume della Toscana lungo 17 km che scorre in provincia di Massa Carrara.
Le Alpi Apuane sono una catena montuosa situata nel nord-ovest della Toscana, facente parte del Subappennino toscano e delimitata a nord-ovest dal fiume Magra (Lunigiana), a est dal fiume Serchio (Garfagnana, Mediavalle e Piana di Lucca) e a sud-ovest dalla Versilia e dalla Riviera Apuana, interessando parte del territorio delle province di Lucca e Massa-Carrara. Il territorio, corrispondente al loro bacino e storicamente conosciuto anche con il toponimo Apuania, ovvero una parte del territorio della Toscana, dal 1985 è in parte compreso nel Parco naturale regionale delle Alpi Apuane, che dal 2012 è entrato nella rete dei Geoparchi tutelati dall'UNESCO.