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Questo è un elenco dei vari motori utilizzati nel Campionato mondiale Piloti e Campionato mondiale di Formula 1, dalla nascita nel 1950 a oggi. L'obiettivo è quello di rendere più semplice la ricerca, per venire incontro alla difficoltà di ricordare la sigla identificativa del motore. Si deve notare che per quanto durante gli anni si sia arrivati a soluzioni comuni, la Formula 1 è stata una "palestra tecnologica" notevole; nella lista sarà possibile venire a conoscenza di propulsori meno canonici. A questo proposito meritano particolare attenzione i motori con disegno poco comune come i motori ad otto cilindri in linea, a dodici cilindri a W, e ancora a 16 cilindri a V ed H, a turbina, così come anche i quattro cilindri in linea, e boxer. Fino al 2013 erano in uso motori V8 (8 cilindri) aspirati di 90° con cilindrata 2,4L (2400 cm³), come imposto dal regolarmente FIA dal 2006 in poi. La potenza di ogni motore varia all'incirca tra i 725 e i 745 CV, con un regime massimo di rotazione imposto a 18.000rpm (19.000 fino al 2009). Il regolamento impone un alesaggio massimo di 98 mm e un peso minimo del motore imposto a 95 kg. I rapporti di compressione si aggirano intorno ai 13:1 e l'accelerazione massima dei pistoni intorno agli 80 km/s². Dal 2014 sono previsti motori V6 turbo - da 1.6L (1600 cm³) sarà consentita una sola turbina - che dovrebbero abbassare i costi di sviluppo delle vetture.
Il motore a due tempi è un tipo di motore a combustione interna: alimentato da un impianto d'alimentazione, scarica i prodotti esauriti (gas di scarico) tramite un impianto di scarico. Fu inventato dall'ingegnere Dugald Clerk nel 1879 e sperimentato per la prima volta nel 1880 da Karl Benz.
Il motore Diesel, brevettato nel 1892 da Rudolf Diesel, è un tipo di motore alternativo a combustione interna, alimentato a gasolio, che sfrutta il principio della compressione per ottenere l'accensione del combustibile e non l'azione delle candele d'accensione impiegate invece da un motore ad accensione comandata.
Il motore è una macchina capace di trasformare una sorgente di energia, che può essere in forma chimica (in presenza di un combustibile), elettrica o termica, in un'energia meccanica o lavoro meccanico continui (i dispositivi capaci di questa trasformazione in modo impulsivo e discontinuo sono detti attuatori; muscoli piezoelettrici, elettrovalvole, relè ecc.), tipicamente impiegato in ambito applicativo con finalità di propulsione per veicoli di vario tipo.