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Servio Mario Onorato, o Servio Mauro Onorato (in latino: Servius Marius Honoratus; floruit fine IV secolo; ... – ...), è stato un grammatico e commentatore romano. L'appellativo Deuteroservio o Servio Danielino si riferisce alla pubblicazione da parte di Pierre Daniel di un'edizione del Commentario di Servio all'Eneide contenente alcune aggiunte rispetto all'originale serviano. Tutt'ora è discussa l'autenticità del cosiddetto Servio Danielino, pubblicato nel 1600.
Il tracciato delle mura di Genova (in genovese miage de Zena), ovvero i diversi percorsi che si sono succeduti nei secoli consentono oggi di ricostruire quella che fu la Genova del passato e di riconoscerne la dinamicità o staticità d'espansione in base alle diverse situazioni che la comunità genovese si trovò via via ad affrontare e dover risolvere. Nella sua lunga storia, la città capoluogo della Liguria si dotò di sette cinte murarie a controllo delle quali furono create in tempi diversi robuste fortificazioni. Spesso la costruzione della cinta difensiva si è avvalsa, per ragioni pratiche o logistiche, di strutture precedenti, anche utilizzando tratti dell'esistente acquedotto. La nascita della città di Genova è databile tra il VII ed il V secolo a.C. In quest'epoca esisteva un piccolo centro fortificato alla sommità della collina chiamata oggi di Castello, il cui nome potrebbe essere ricondotto al Castellum (Castellaro) ligure, luogo di rifugio delle popolazioni circostanti.
Le Mura aureliane sono una cinta muraria costruita tra il 270 e il 275 dall'imperatore Aureliano per difendere Roma, capitale dell'impero, da eventuali attacchi dei barbari. Dopo aver subito numerose ristrutturazioni in epoche successive, sia nell'antichità, sia in epoca moderna, le mura si presentano oggi in un buono stato di conservazione per la maggior parte del loro tracciato; nell'antichità correvano per circa 19 km, oggi sono lunghe 12,5 km (benché alcuni tratti siano in condizioni critiche). Costruite oltre 1.700 anni fa, con il loro percorso di oltre 18 km che cinge una superficie pari a più di 1.200 ettari, sono tra le cinte murarie antiche più lunghe e meglio conservate al mondo.
Il lucumòne era la massima carica politica all'interno di alcune città-stato della penisola italica in epoca pre-romana. In particolare, Servio (Ad Aeneidem II, 278; VIII, 65, 475) e Censorino (De die natali IV, 13) riferiscono che il termine, in etrusco, designava la figura del re. Deve però essere considerato che lo stesso Servio attribuisce il medesimo titolo anche ai magistrati della città di Mantova (Ad Aeneidem II, X, 202) e che, a tutt'oggi, non è stata rinvenuta alcuna iscrizione etrusca arcaica (VII-VI secolo a.C.) in cui il termine 'lucumone' possa essere chiaramente interpretato nel significato di re (dall'etrusco lauchum).
La basilica di San Sebastiano fuori le mura è un luogo di culto cattolico di Roma, nel quartiere Ardeatino, sulla via Appia Antica al numero 136. Ha fatto parte delle sette chiese visitate dai pellegrini in occasione del Giubileo, fino al Giubileo del 2000, quando è stata rimpiazzata dal Santuario della Madonna del Divino Amore.
La basilica papale di San Paolo fuori le mura è una delle quattro basiliche papali di Roma, la seconda più grande dopo quella di San Pietro in Vaticano. Sorge lungo la via Ostiense, nell'omonimo quartiere, vicino alla riva sinistra del Tevere, a circa 2 km fuori dalle mura aureliane (da cui il suo nome), uscendo dalla Porta San Paolo. Si erge sul luogo che la tradizione indica come quello della sepoltura dell'apostolo Paolo (a circa 3 km dal luogo - detto "Tre Fontane" - in cui subì il martirio e fu decapitato); la tomba del santo si trova sotto l'altare papale. Per questo, nel corso dei secoli, è stata sempre meta di pellegrinaggi; dal 1300, data del primo Anno Santo, fa parte dell'itinerario giubilare per ottenere l'indulgenza e vi si celebra il rito dell'apertura della Porta Santa. Fin dall'VIII secolo la cura della liturgia e della lampada votiva sulla tomba dell'apostolo è stata affidata ai monaci benedettini dell'annessa abbazia di San Paolo fuori le mura. L'intero complesso degli edifici gode del beneficio dell'extraterritorialità della Santa Sede, pur trovandosi nel territorio della Repubblica Italiana. La Basilica è Istituzione collegata alla Santa Sede, inclusa l'annessa abbazia. Su tutto il Complesso extraterritoriale la Santa Sede gode di piena ed esclusiva giurisdizione nonché del divieto, da parte dello Stato Italiano, di attuare espropriazioni o imporre tributi. Il luogo rientra nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco dal 1980.
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