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La Maremma Pisana, più raramente Maremma Volterrana, è il termine con cui si indica, a volte come sinonimo di Maremma livornese, il tratto di Maremma che apparteneva alla provincia di Pisa al momento dell'Unità d'Italia, che all'epoca comprendeva anche tutti i comuni costieri della provincia di Livorno, da Rosignano Marittimo fino a Piombino. Oggi è in uso anche limitare il termine Maremma Pisana ai soli territori che ricadono nella provincia di Pisa, ovvero un gruppo di comuni che occupano la parte occidentale della Val di Cecina: Castellina Marittima, Riparbella, Casale Marittimo, Guardistallo, Montescudaio e Monteverdi Marittimo; ai quali possono essere inclusi, all'estremo lembo settentrionale dell'area, anche piccole porzioni dei territori comunali di Orciano Pisano e di Santa Luce. Tuttavia è considerato corretto da un punto di vista storico-geografico chiamare indistintamente tutta la Maremma settentrionale o Alta Maremma, sia i territori oggi in provincia di Pisa che quelli in provincia di Livorno, con l'appellativo di Maremma Pisana, nome con il quale questi territori sono stati conosciuti per secoli. La zona costituisce la parte più settentrionale dell'intera Maremma, detta anche per questo motivo Alta Maremma o Maremma Settentrionale.In passato alcuni storici estendevano i territori della Maremma a nord di Pisa fino a comprendere l'intera Versilia fino alla foce del fiume Magra.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Vada è una frazione del comune italiano di Rosignano Marittimo, nella provincia di Livorno, in Toscana. L'abitato, facente parte della Val di Cecina, è situato lungo la costa toscana del Mar Ligure. In località Pietra Bianca, tra l'abitato e Rosignano Solvay, si trovano le Spiagge Bianche, dovute agli scarichi della locale industria Solvay.
Colle di Val d'Elsa (localmente Colle) un comune italiano di 21 604 abitanti della provincia di Siena in Toscana. l'83 comune della Toscana per superficie. arroccata nella sua parte pi antica su di un alto poggio. Anticamente il tessuto urbano era diviso in tre parti: il Borgo di Santa Caterina, il Castello di Piticciano e il Piano, oggi semplificati in "Colle alta" e "Colle bassa". Il comune il pi importante centro italiano della produzione di cristallo. La citt inoltre famosa per aver dato i natali, nel 1240, ad Arnolfo di Cambio, al quale stata in seguito dedicata la piazza principale.
Cecina (pronuncia: C cina) un comune italiano di 28 052 abitanti della provincia di Livorno in Toscana.
Casino di Terra è una frazione dei comuni italiani di Guardistallo e Montecatini Val di Cecina, nella provincia di Pisa, in Toscana. È situato lungo la Strada statale 68 di Val Cecina, non distante dal confine col comune di Montescudaio; l'abitato è costituito da poche case situate nei pressi della stazione ferroviaria. Nel comune di Montecatini Val di Cecina si trova la storica fattoria del Mocajo, che conserva ancora una cappella settecentesca in stile neogotico.
Bologna (, AFI: /boˈloɲ:a/; Bulåggna, AFI: /buˈlʌɲ:ɐ/, in dialetto bolognese;) è un comune italiano di 394 843 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo dell'Emilia-Romagna, posta al centro di un'area metropolitana di circa un milione di abitanti. Sede della più antica università del mondo occidentale, ospita numerosi studenti che ne animano la vita culturale e sociale. Nota per le sue torri, i suoi lunghi portici, e un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia. La città, i cui primi insediamenti risalirebbero almeno al I millennio a.C., fu un importante centro urbano dapprima sotto gli Etruschi e i Celti, poi sotto i Romani e, nel Medioevo, come libero comune. Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento, ebbe un ruolo molto importante durante il Risorgimento e, durante la seconda guerra mondiale, fu un importante centro della Resistenza. Nel secondo dopoguerra, come buona parte dell'Emilia, è stata governata quasi ininterrottamente da amministrazioni di sinistra. Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche, e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura", mentre dal 2006 è "città della musica" UNESCO.
Gli Appennini sono il sistema montuoso lungo circa 1 200 km che si distende dalla zona settentrionale fino a quella meridionale dell'Italia, disegnando un arco con la parte concava a sudovest. Insieme alle Alpi, caratterizzano il rilievo e il paesaggio di gran parte del paese, interessando ben quindici regioni: quattro della sua parte continentale, tutte le regioni della penisola nonché, secondo talune fonti, la parte settentrionale della Sicilia. Per questi motivi sono spesso chiamati "spina dorsale della penisola italiana".
Ancona (AFI: /anˈkona/, ; Ancona in anconitano) è un comune italiano di 98 866 abitanti, capoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Città d'arte ricca di monumenti e con 2400 anni di storia, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione. Protesa verso il mare, la città sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell'Adriatico centrale. I Greci di Siracusa, che fondarono la città nel 387 a.C., notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova città Ἀγκών, Ankón, che in greco significa "gomito". L'origine greca di Ancona è ricordata dall'appellativo con la quale è conosciuta: la "città dorica".