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Varsavia (AFI: /varˈsavja/; in polacco , [varˈʂava]) è la capitale della Polonia, situata nella parte centro-orientale del Paese nel voivodato della Masovia, sul fiume Vistola. Varsavia è la città più grande della Polonia in termini di popolazione con 1.764.615 residenti registrati nel 2017 e la sua area metropolitana di circa 3.100.844 abitanti. Si classifica al decimo posto delle città più popolose dell'Unione europea. La città è il principale centro scientifico, culturale, politico ed economico ed è anche il capoluogo del voivodato della Masovia, e costituisce al contempo comune e distretto. La storia della città risale alla fine del XIII secolo. A quel tempo era una piccola città di pescatori. Nel 1569, il re Sigismondo III trasferì la sua corte insieme alla capitale della Polonia da Cracovia a Varsavia. Una volta descritta come la "Parigi del Nord", Varsavia fu considerata una delle città più belle del mondo fino alla Seconda Guerra Mondiale. Bombardata all'inizio dell'invasione tedesca nel 1939, la città resistette. Le deportazioni della popolazione ebraica nei campi di concentramento portarono alla Rivolta del ghetto di Varsavia nel 1943 e alla distruzione del ghetto dopo un mese di combattimenti. Una rivolta generale a Varsavia tra agosto e ottobre 1944 portò a ulteriori devastazioni. Varsavia ha acquisito il nuovo titolo di "città fenice" a causa della sua lunga storia e ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, che aveva lasciato in rovina più dell'85% degli edifici. Varsavia è la sede di Frontex, l'agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Varsavia è anche una delle città metropolitane più dinamiche d'Europa. Nel 2012 l'Economist Intelligence Unit ha classificato Varsavia come la 32ª città più vivibile al mondo. Nel 2017 la città è arrivata 4ª nella categoria "Business-friendly" e 8a in "Capitale umano e stile di vita". Inoltre è stata classificata come una delle città più vivibili dell'Europa centrale e orientale. Il centro storico di Varsavia è stato inserito nel 1980 tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO. È la parte più antica della città ed è anche la principale attrazione turistica con la Colonna di Sigismondo, il Barbacane e il Castello Reale.
La Polonia, ufficialmente Repubblica di Polonia, (in polacco: Rzeczpospolita Polska, nel linguaggio comune Polska) è uno Stato situato nell'Europa centrale, membro dell'Unione europea, della NATO e dell'ONU. La Polonia ha una popolazione di 38 485 779 abitanti e una superficie di 312696 km². La città principale, nonché capitale, è Varsavia (in polacco: Warszawa). Confina a ovest con la Germania, a sud con la Repubblica Ceca e la Slovacchia, a est con l'Ucraina e la Bielorussia, a nordest con la Lituania e con l'exclave russa di Kaliningrad, e a nord è bagnata dal mar Baltico. Lo stato polacco ha una storia lunga più di un millennio; nel XVI secolo, sotto la dinastia dei Jagelloni, e specialmente sotto Giovanni III Sobieski, era uno dei paesi europei più potenti e influenti, per poi cessare di esistere per 123 anni, in quanto spartita tra Impero russo, Impero austro-ungarico e Prussia. L'indipendenza venne riguadagnata nel 1918, in seguito alla prima guerra mondiale, come Seconda Repubblica di Polonia. Dopo la seconda guerra mondiale, divenne uno stato satellite dell'Unione Sovietica, conosciuto come Repubblica Popolare Polacca (Polska Rzeczpospolita Ludowa o PRL). Nel 1989 le prime elezioni libere dopo la seconda guerra mondiale si conclusero con il movimento per la libertà che vinse contro il partito comunista. Facente parte degli Accordi di Schengen, il 12 marzo 1999 la Polonia è stata ammessa alla NATO, mentre l'ingresso nell'Unione europea è avvenuto il 1º maggio 2004. La Polonia è un paese sviluppato con un'economia avanzata e alti standard di vita. Dalla fine del periodo comunista, la Polonia ha raggiunto un alto tasso di sviluppo e un aumento dell'economia, tuttora in crescita.
La cultura polacca durante la Seconda guerra mondiale fu soffocata dalle potenze occupanti della Germania nazista e dell'Unione Sovietica, entrambe le quali erano ostili al popolo e al retaggio culturale della Polonia. Le politiche volte al genocidio culturale ebbero come risultato la morte di migliaia di studiosi e di artisti e il furto e la distruzione di innumerevoli manufatti culturali. Il "maltrattamento dei Polacchi fu uno dei molti modi in cui il regime nazista e quello sovietico avevano finito per rassomigliarsi", scrisse lo storico britannico Niall Ferguson.Gli occupanti saccheggiarono e distrussero gran parte del retaggio culturale e storico della Polonia, mentre perseguitavano e assassinavano i membri dell'élite culturale. La maggior parte delle scuole polacche furono chiuse, e quelle che rimasero aperte videro i loro corsi significativamente alterati. Nondimeno, organizzazioni clandestine e individui – in particolare lo Stato segreto polacco – salvarono gran parte dei più preziosi tesori culturali della Polonia e lavorarono per recuperare quante più istituzioni e manufatti culturali possibili. La Chiesa cattolica e alcuni individui facoltosi contribuirono alla sopravvivenza di alcuni artisti e delle loro opere. Malgrado le severe punizioni dei nazisti e dei sovietici, le attività culturali clandestine polacche, che includevano pubblicazioni, concerti, teatro dal vivo, educazione e ricerca accademica, continuarono durante tutta la guerra.
La campagna di Polonia (in polacco: Wojna obronna 1939 roku, guerra difensiva dell'anno 1939 o Kampania wrześniowa, campagna di settembre; in tedesco: Polenfeldzug, campagna di Polonia; in russo: Вторжение в Польшу, Vtorženie v Pol'šu) fu un'operazione militare diretta all'invasione territoriale della Polonia compiuta in due distinte fasi: dal 1º settembre 1939 dalla Germania e dal 17 settembre dall'Unione Sovietica, allo scopo di spartirsi il territorio polacco al termine delle operazioni. La campagna incominciata il 1º settembre ebbe termine il 6 ottobre con la resa delle ultime forze polacche; l'invasione della Polonia segnò l'inizio della seconda guerra mondiale, in quanto l'aggressione tedesca spinse, il 3 settembre, i paesi alleati della Polonia, Regno Unito e Francia, a dichiarare guerra alla Germania nazista. L'esercito della più grande potenza industriale d'Europa si scontrava con il ben più piccolo esercito polacco: l'esito dell'invasione era scontato, ma nonostante il risultato delle operazioni fosse prevedibile, non lo fu il modo in cui queste si svolsero. La campagna del 1939 fu il primo esempio di un nuovo metodo di condurre la guerra, per definire il quale fu coniata la locuzione di "guerra lampo" (Blitzkrieg), dove le forze tedesche integrarono le dottrine della "guerra di movimento" e le tattiche di infiltrazione sviluppate nella prima guerra mondiale con la moderna tecnologia offerta dai carri armati, dagli aerei e dalle radiocomunicazioni, allo scopo di creare una nuova modalità di guerra caratterizzata dall'uso combinato di quelle nuove forze.
L'Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici della Federazione dello Scautismo Europeo, indicata anche come Scouts d'Europa - FSE, è la seconda associazione scout italiana per numero di iscritti. A livello internazionale è membro dell'Unione Internazionale delle Guide e Scouts d'Europa - Federazione dello Scautismo Europeo (UIGSE-FSE). Sul piano nazionale è un movimento educativo che ha lo scopo di formare buoni cristiani e buoni cittadini secondo il metodo autentico e nello spirito del movimento scout ideato e realizzato da Robert Baden-Powell, interpretato cattolicamente ed armonizzato con l’indole della gioventù italiana, nello spirito della fraternità europea.