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Il ghetto ebraico di Varsavia (in tedesco Jüdischer Wohnbezirk in Warschau) fu istituito dal regime nazista il 16 ottobre 1940 nella città vecchia di Varsavia. Con i suoi 450.000-500.000 abitanti fu il più grande tra i ghetti nazisti in Europa. Il quartiere Nalewki, pieno di condomini e privo di spazi verdi, era la zona tradizionalmente abitata dalla comunità ebraica di Varsavia, allora la più numerosa al mondo dopo quella di New York. Oltre al polacco, vi si parlavano l'yiddish, l'ebraico e il russo (dagli ebrei che erano fuggiti dalla Russia). Prima dell’invasione tedesca della Polonia nel settembre 1939, nella zona abitavano anche non-ebrei e gli ebrei avevano piena libertà di spostarsi e stabilirsi anche negli altri quartieri della città. Sotto il Governatorato Generale Tedesco, l’istituzione del ghetto come luogo esclusivo di residenza coatta della popolazione ebraica locale fu il primo passo nel processo che avrebbe portato nel giro di pochi anni allo sterminio della quasi totalità dei suoi abitanti.
Questa voce descrive le principali tradizioni natalizie della Polonia, oltre agli aspetti storici e socio-economici della festa.
La signora dello zoo di Varsavia (The Zookeeper's Wife) è un film del 2017 diretto da Niki Caro. Il film è ispirato a una storia realmente accaduta narrata nel libro di Diane Ackerman Gli ebrei dello zoo di Varsavia, a sua volta basato sui diari della Żabińska. Fanno parte del cast principale Jessica Chastain, Daniel Brühl, Johan Heldenbergh e Michael McElhatton.
LOT Polish Airlines S.A. (in polacco: Polskie Linie Lotnicze LOT), comunemente abbreviata in LOT, è la compagnia aerea di bandiera della Polonia con base all'Aeroporto di Varsavia-Chopin.
Irena Stanisława Sendler, da nubile Irena Krzyżanowska (Varsavia, 15 febbraio 1910 – Varsavia, 12 maggio 2008), è stata un'infermiera e assistente sociale polacca, che collaborò con la Resistenza (nome di battaglia: Jolanta) nella Polonia occupata durante la Seconda guerra mondiale. Divenne famosa per avere salvato, insieme con una ventina di altri membri della Resistenza polacca, circa 2.500 bambini ebrei, facendoli uscire di nascosto dal ghetto di Varsavia, fornendo falsi documenti e trovando rifugi in case al di fuori del ghetto.
La cultura polacca durante la Seconda guerra mondiale fu soffocata dalle potenze occupanti della Germania nazista e dell'Unione Sovietica, entrambe le quali erano ostili al popolo e al retaggio culturale della Polonia. Le politiche volte al genocidio culturale ebbero come risultato la morte di migliaia di studiosi e di artisti e il furto e la distruzione di innumerevoli manufatti culturali. Il "maltrattamento dei Polacchi fu uno dei molti modi in cui il regime nazista e quello sovietico avevano finito per rassomigliarsi", scrisse lo storico britannico Niall Ferguson.Gli occupanti saccheggiarono e distrussero gran parte del retaggio culturale e storico della Polonia, mentre perseguitavano e assassinavano i membri dell'élite culturale. La maggior parte delle scuole polacche furono chiuse, e quelle che rimasero aperte videro i loro corsi significativamente alterati. Nondimeno, organizzazioni clandestine e individui – in particolare lo Stato segreto polacco – salvarono gran parte dei più preziosi tesori culturali della Polonia e lavorarono per recuperare quante più istituzioni e manufatti culturali possibili. La Chiesa cattolica e alcuni individui facoltosi contribuirono alla sopravvivenza di alcuni artisti e delle loro opere. Malgrado le severe punizioni dei nazisti e dei sovietici, le attività culturali clandestine polacche, che includevano pubblicazioni, concerti, teatro dal vivo, educazione e ricerca accademica, continuarono durante tutta la guerra.
La campagna di Polonia (in polacco: Wojna obronna 1939 roku, guerra difensiva dell'anno 1939 o Kampania wrześniowa, campagna di settembre; in tedesco: Polenfeldzug, campagna di Polonia; in russo: Вторжение в Польшу, Vtorženie v Pol'šu) fu un'operazione militare diretta all'invasione territoriale della Polonia compiuta in due distinte fasi: dal 1º settembre 1939 dalla Germania e dal 17 settembre dall'Unione Sovietica, allo scopo di spartirsi il territorio polacco al termine delle operazioni. La campagna incominciata il 1º settembre ebbe termine il 6 ottobre con la resa delle ultime forze polacche; l'invasione della Polonia segnò l'inizio della seconda guerra mondiale, in quanto l'aggressione tedesca spinse, il 3 settembre, i paesi alleati della Polonia, Regno Unito e Francia, a dichiarare guerra alla Germania nazista. L'esercito della più grande potenza industriale d'Europa si scontrava con il ben più piccolo esercito polacco: l'esito dell'invasione era scontato, ma nonostante il risultato delle operazioni fosse prevedibile, non lo fu il modo in cui queste si svolsero. La campagna del 1939 fu il primo esempio di un nuovo metodo di condurre la guerra, per definire il quale fu coniata la locuzione di "guerra lampo" (Blitzkrieg), dove le forze tedesche integrarono le dottrine della "guerra di movimento" e le tattiche di infiltrazione sviluppate nella prima guerra mondiale con la moderna tecnologia offerta dai carri armati, dagli aerei e dalle radiocomunicazioni, allo scopo di creare una nuova modalità di guerra caratterizzata dall'uso combinato di quelle nuove forze.
L'Air Polonia era una compagnia aerea polacca con base all'Aeroporto di Varsavia Fryderyk Chopin. È stata fondata nel 2001 a Varsavia e ha chiuso la sua attività per problemi economici il 5 dicembre 2004. Faceva parte dell'ELFAA e aveva 6 aerei con 28 destinazioni.
L'Aeroporto di Varsavia Fryderyk Chopin (IATA: WAW, ICAO: EPWA) è un aeroporto polacco situato a 13 km a sud di Varsavia. È collegato alla città dal servizio ferroviario metropolitano (SKM).