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Olanzapina è stato il secondo antipsicotico atipico approvato dall'FDA. È approvato in Italia per il trattamento della schizofrenia e degli episodi di mania acuta associati al disturbo bipolare. Seppur non esplicitamente approvata per questo scopo, olanzapina viene utilizzata come stabilizzatore nel disturbo bipolare, per prevenire le ricadute di episodi maniacali ma anche di quelli depressivi. Viene talvolta impiegata come adiuvante nella terapia dell'anoressia nervosa, anche per la sua capacità di stimolare l'appetito e indurre aumento di peso. Prodotto e distribuito dalla casa farmaceutica Eli Lilly, è disponibile in compresse rivestite. Nel 2004 è stata introdotta la forma iniettabile per uso intramuscolare da 10 mg, utile per il trattamento d'urgenza dell'agitazione psicomotoria in crisi maniacali e pazienti schizofrenici. Studi minori suggeriscono una certa efficacia di olanzapina nel trattamento di alcuni disturbi di origine ansiosa, come il disturbo da attacchi di panico e il disturbo d'ansia generalizzata. È ad oggi considerato un trattamento di seconda linea per via di effetti avversi potenzialmente anche gravi.
Materia medica è un termine medico latino per indicare il complesso di nozioni sulle proprietà terapeutiche di ogni sostanza utilizzata per la cura delle malattie. Il termine deriva dal titolo di un'opera del medico dell'antica Grecia Pedanius Dioscorides vissuto nel I secolo, De materia medica libre (Περὶ ὕλης ἰατρικῆς in lingua greca). Il termine materia medica venne usato dall'epoca dell'Impero Romano al XX secolo, ma è stato sostituito nel corso dell'ultimo secolo dal termine farmacologia.
La farmacognosia è una branca della farmacologia che si occupa dello studio di farmaci ricavati da fonti naturali. La Società italiana di farmacognosia (Siphar) la definisce come "una disciplina che tratta i prodotti di origine naturale impiegati come medicamenti o nella preparazione di medicamenti". Secondo la definizione dell'American Society of Pharmacognosy, il termine farmacognosia si riferisce allo studio delle proprietà fisiche, chimiche, biochimiche e biologiche di farmaci o sostanze medicinali o potenziali farmaci o potenziali sostanze medicinali di origine naturale, nonché alla ricerca di nuovi farmaci da fonti naturali. La farmacognosia è materia fondamentale per lo studente della facoltà di Farmacia e per corsi per Erbochimico.
Un farmaco biosimilare è una versione “alternativa” di un farmaco biologico già autorizzato per uso clinico (detto "farmaco originatore") al quale sia analogo per caratteristiche fisico-chimiche, efficacia clinica e sicurezza sulla base di studi di confronto. La biosimilarità è stata introdotta dagli enti regolatori del farmaco per individuare specialità farmaceutiche con bassa probabilità di differenze clinicamente significative rispetto al farmaco originatore ma equivalenti a esso: l'uguaglianza assoluta è impossibile da ottenere vista la complessità di struttura e di produzione dei farmaci biologici. Pertanto da un farmaco biosimilare bisogna attendersi che non sia inferiore all'originatore ma, allo stesso tempo, che non sia a esso superiore.