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Nuovi saggi sull'intelletto umano

Nuovi saggi sull'intelletto umano è un libro di Gottfried Wilhelm Leibniz; si tratta di una confutazione, capitolo per capitolo, dell'opera maggiore di John Locke, Saggio sull'intelletto umano. È uno dei soli due lunghi lavori di Leibniz (l'altro sono I saggi di teodicea). Fu completato nel 1704, ma la morte di Locke fu la causa avanzata da Leibniz nel ritardare la sua pubblicazione. Il libro apparve 60 anni dopo, in 4 volumi. Come molti altri saggi filosofici del tempo, i Nuovi saggi furono scritti in forma di dialogo. I due personaggi del libro sono Teofilo (colui che ama Dio, in greco), che rappresenta il punto di vista di Leibniz, e Filalete (colui che ama la Verità), che incarna invece quello di Locke. La famosa confutazione delle teorie empiriste riguardo alla provenienza delle idee appare all'inizio del Libro II: "Niente è nell'intelletto senza essere stato prima nei sensi, tranne l'intelletto stesso" (Nihil est in intellectu, quod non fuerit in sensu, excipe : nisi ipse intellectus).

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