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Oriente e Occidente (Orient et Occident) è un saggio di René Guénon, pubblicato nel 1924 per la prima volta in Francia con il nome di Orient et Occident. Come molte altre opere dell'autore, il saggio vuole descrivere del rapporto tra Oriente e Occidente e soprattutto analizzare la crisi dello spirito occidentale.
Nell'ambito della storia della logica, il termine latino Logica vetus ("Logica antica") indicava l'elenco delle opere classiche note in Occidente fino al 1225-1250: le Categorie e il trattato Sull'interpretazione di Aristotele, tradotti dal greco in latino da Boezio dal 510 al 512; l'Isagoge di Porfirio, composta nel 268 e tradotta in latino da Boezio nel 508; i Topica di Cicerone; alcune opere di Boezio, quali: il De topicis differentiis (completato nel 522), il De divisione, il De syllogismis categoricis (c. 515) e il De syllogismis hypotheticis (517); il Liber sex principiorum, un commento sull'ultima parte delle Categorie, per lungo tempo attribuito a Gilbert de la Porrée (X secolo) e rimasto senza attribuzione autorale.
Ibn Sīnā, alias Abū ʿAlī al-Ḥusayn ibn ʿAbd Allāh ibn Sīnā o Pur-Sina più noto in occidente come Avicenna (persiano: ابن سينا; Afshana, 22 agosto 980 – Hamadan, 21 giugno 1037), è stato un medico, filosofo, matematico, logico e fisico persiano. Le sue opere più famose sono Il libro della guarigione e Il canone della medicina (conosciuto anche come Qānūn). Il suo nome latinizzato è un'alterazione di Ibn Sīnā, il suo nasab (rapporto di filiazione). Fu una delle figure più note nel mondo islamico; in Europa Avicenna diventò una figura importante a partire dal Mille; fu riconosciuto autore di importantissime opere nel campo della medicina rimaste incontrastate per più di sei secoli. È considerato da molti come "il padre della medicina moderna". George Sarton, storico della scienza, ha indicato Avicenna come: "il più famoso scienziato dell'Islam e uno dei più famosi di tutte le razze, luoghi e tempi".