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La seconda guerra mondiale vide contrapporsi, tra il 1939 e il 1945, le potenze dell'Asse e gli Alleati che, come gi accaduto ai belligeranti della prima guerra mondiale, si combatterono su gran parte del pianeta. Il conflitto ebbe inizio il 1 settembre 1939 con l'attacco della Germania nazista alla Polonia e termin , nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. considerato il pi grande conflitto armato della storia, costato all'umanit sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri con un totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui. Le popolazioni civili si trovarono coinvolte nelle operazioni in una misura sino ad allora sconosciuta, e furono anzi bersaglio dichiarato di bombardamenti a tappeto, rappresaglie, stermini, persecuzioni e deportazioni. In particolare il Terzo Reich port avanti con metodi ingegneristici l'Olocausto per annientare, tra gli altri, le popolazioni di origine o etnia ebraica e persegu una politica di riorganizzazione etnico-politica dell'Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave, degli zingari e di tutti coloro che il regime nazista riteneva "indesiderabili" o nemici della razza ariana. Al termine della guerra l'Europa, ridotta a un cumulo di macerie, complet il processo di involuzione iniziato con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti d'America. Ad essi si contrappose l'Unione Sovietica, l'altra grande superpotenza forgiata dal conflitto, in un teso equilibrio geopolitico internazionale noto come guerra fredda. Le immani distruzioni della guerra portarono alla nascita dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), avvenuta al termine della Conferenza di San Francisco il 26 giugno 1945.
La storia della Corsica, in cui l'insediamento umano è testimoniato almeno dal X millennio a.C., si collega per alcuni tratti a quella della Sardegna, con la quale ebbe in più epoche punti di contatto, e dopo aver subito numerose dominazioni (come quella genovese) fa parte, dal XVIII secolo in avanti, a quella della Francia continentale.
La storia del fascismo italiano prende avvio alla fine del 1914, con la fondazione, da parte del giornalista Benito Mussolini, del Fascio d'azione rivoluzionaria, in seno ad un movimento di interventismo nella prima guerra mondiale. Le espressioni ventennio fascista o semplicemente ventennio si riferiscono al periodo che va dalla presa del potere del fascismo e di Mussolini, ufficialmente avvenuta il 29 ottobre 1922, sino alla fine del regime, avvenuta formalmente il 25 luglio 1943. Specialmente dalla propaganda del regime veniva inoltre utilizzata la locuzione Italia fascista per indicare il Regno d'Italia sotto il governo di Mussolini e del Partito Nazionale Fascista.
Operazione Gladio è il nome in codice di un'operazione promossa dalla Central Intelligence Agency, il servizio di spionaggio per l'estero degli Stati Uniti per costituire varie strutture paramilitari segrete di tipo stay-behind («stare dietro», «stare al di là delle linee»), promossa durante la guerra fredda, per contrastare un eventuale attacco delle forze del Patto di Varsavia ai Paesi dell'Europa occidentale, nonché combattere il comunismo con forme di guerra psicologica e uso della tecnica di false flag.
L'isola d'Elba è un'isola situata tra il canale di Piombino a est, a circa 10 chilometri dalla costa, il mar Tirreno a sud e il canale di Corsica a ovest. È la più grande delle isole dell'arcipelago toscano, e la terza più grande d'Italia (223 km²). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arcipelago (Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa parte del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. Amministrativamente è suddivisa in 7 comuni, facenti parte della provincia di Livorno.
La guerra psicologica consiste nell'uso pianificato della propaganda ed altre azioni psicologiche allo scopo principale di influenzare opinioni, emozioni, atteggiamenti e comportamento di gruppi ostili in modo tale da favorire il raggiungimento degli obiettivi nazionali. È nota anche con il termine infowar, che intende enfatizzare l'importanza tattica dello sfruttamento delle informazioni a fini bellici.
La storia militare della Germania durante la seconda guerra mondiale inizia nel 1939 con la campagna di Polonia, e nel periodo 1940-1941 estese progressivamente il suo dominio su gran parte dell'Europa continentale. Le truppe tedesche dilagarono in Europa occidentale, invadendo il Belgio, i Paesi Bassi e la Francia, spingendosi anche a conquistare la Norvegia, ma non riuscirono a conquistare il Regno Unito, dopo il fallimento dell'operazione Leone Marino. Dopo aver ottenuto l'alleanza e la collaborazione dell'Italia fascista e di una serie di nazioni "satelliti": Repubblica Slovacca, Romania, Ungheria, Bulgaria e Finlandia, la Germania di Hitler sferrò il 22 giugno 1941 la grande operazione Barbarossa, l'invasione dell'Unione Sovietica con la speranza di ottenere una vittoria decisiva in pochi mesi. Dopo una serie di impressionanti successi in apparenza risolutivi e un'avanzata fino alle porte di Mosca e Leningrado, l'esercito tedesco, si trovò in grave difficoltà, a causa della crescente resistenza sovietica e venne sconfitto nella battaglia di Mosca del dicembre 1941. Durante l'inverno, mentre entravano in guerra a fianco di Gran Bretagna e Unione Sovietica, anche gli Stati Uniti d'America, la più grande potenza industriale del mondo, i tedeschi riuscirono con gravi difficoltà e pesanti perdite ad evitare una ritirata rovinosa. Nella primavera e estate 1942 la Germania ritornò all'offensiva sia sul fronte orientale, sia nella campagna del Nordafrica: l'Afrikakorps avanzò in Egitto verso Alessandria, mentre in Russia l'esercito tedesco raggiunse il Don, il Volga e il Caucaso. La svolta della guerra a favore dei nemici del III Reich si verificò alla fine dell'anno 1942 con le due pesanti sconfitte della seconda battaglia di El Alamein (23 ottobre-4 novembre 1942) e della battaglia di Stalingrado con l'operazione Urano del 19 novembre 1942 e la resa definitiva tedesca il 2 febbraio 1943. Sul fronte orientale, dopo Stalingrado cominciò nel 1943 una ritirata continua, interrotta solo da fallimentari controffensive come quella di Kursk, mentre lo sbarco in Sicilia del 1943 e lo sbarco in Normandia dell'anno successivo riportano gli angloamericani e i loro alleati (canadesi, francesi, australiani e neozelandesi in primis) sul suolo europeo. Attaccata su tre fronti, nel 1944 la Germania riuscì a resistere con difficoltà agli assalti nemici e, dopo la speranza ridestata dall'offensiva delle Ardenne di fine 1944, crollò definitivamente nel 1945, con l'ingresso in Berlino dell'armata rossa. Suicidatosi Hitler il 30 aprile in una Berlino assediata dall'Armata Rossa, il governo dell'ammiraglio Karl Dönitz firmò la resa incondizionata il 7 maggio a Reims, in Francia, e l'8 maggio a Berlino; il mese precedente le truppe tedesche in Italia si erano invece arrese con la firma della resa di Caserta.