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Roggiano Gravina è un comune italiano da 7 170 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria.
Giorgio Bargioni (Firenze, 13 marzo 1925 – Verona, 1º febbraio 2012) è stato un accademico e agronomo italiano.
Sant'Agostino nello studio è un dipinto a tempera su tavola (41x27 cm) di Sandro Botticelli, databile al 1490-1495 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
"La Specola", in via Romana a Firenze, è una delle sedi del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze ed è erede del più antico museo scientifico d'Europa. In particolare proprio in questo edificio (palazzo Torrigiani, già Bini) si trovava il nucleo centrale delle collezioni quando fu istituito il Reale Museo di fisica e storia naturale nel 1775, mentre oggi, dopo la separazione delle collezioni, ospita due collezioni distinte: quella zoologica con esempi di animali conservati soprattutto tramite impagliatura, e quella anatomica, con modelli in cera risalenti per lo più al Settecento. Il nome della Specola si riferisce all'osservatorio che il Granduca Pietro Leopoldo installò nel torrino, dove si trovava anche la stazione meteorologica di Firenze Museo La Specola.
La Liguria (AFI: /liˈɡurja/; Ligûria in ligure) è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia nord-occidentale di 1 515 500 abitanti, con capoluogo Genova. È bagnata a sud dal Mar Ligure, a ovest confina con la Francia (regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord con il Piemonte e con l'Emilia-Romagna e a sud-est con la Toscana. La regione fa parte dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo. I confini della regione amministrativa attuale, coincidono in gran parte con l'area governata dalla Repubblica di Genova, e sono stati raggiunti nel 1859-1860, quando le provincie di Genova e Porto Maurizio arrivarono a un'estensione simile a quella della regione attuale. Il termine "Liguria" per indicare questa area si affermò più tardi, infatti fino a tutto il '700 e buona parte del '800, fu "genovesato" il nome utilizzato per indicare il territorio della repubblica marinara, e i suoi abitanti chiamavano se stessi "genovesi". Liguria invece, fino a quel tempo era una parola del linguaggio erudito, ed era usata per indicare una regione dell'epoca romana, più estesa dell'attuale Liguria, di cui l'odierna regione con capoluogo Genova costituiva solo una parte. Fino al 1860 la circoscrizione amministrativa della Liguria, facente parte dal 1815 del Regno di Sardegna, comprendeva anche la Provincia di Nizza Marittima, ceduta poi alla Francia a seguito del Trattato di Torino del 24 marzo 1860 con l'eccezione del circondario di Sanremo e di quello di Porto Maurizio, entrati a far parte del Regno d'Italia. Secondo un luogo comune, la Liguria sarebbe stretta tra il mare e le catene montuose delle Alpi e dell'Appennino: di conseguenza la regione potrebbe essere ridotta a due fasce costiere, ad est e a ovest di Genova: la Riviera di Ponente e la Riviera di Levante. In realtà, la Liguria comprende anche grandi porzioni di territorio tributarie del bacino del Po a nord del crinale alpino-appenninico (circa il 28% della superficie regionale appartiene al bacino padano) e quasi tutto il retroterra marittimo, il lungo tratto di litorale compreso tra gli storici confini con la Francia (Rio San Luigi presso Grimaldi di Ventimiglia) e la bassa valle del Magra nei dintorni di Sarzana e Aulla (MS): questo confine orientale appare tuttavia meno definito, poiché coincide solo in parte con il basso corso del fiume Magra e include parte della piana litoranea di Luni. A un criterio amministrativo (secondo cui sarebbe da considerare amministrativamente ligure almeno tutto ciò che è posto a sud del crinale alpino-appenninico nel tratto Grimaldi-Mortola/Passo del Bracco) si sottraggono alcune aree marginali del territorio della Liguria "fisica", che per ragioni storico-politiche appartengono ad altre amministrazioni regionali o statali; è il caso della media e alta Val Roia (a lungo contesa tra Repubblica di Genova, Ducato di Provenza e Ducato di Savoia e ora amministrativamente francese, dopo essere stata ligure e piemontese) e delle alte valli dei torrenti Pennavaira e Neva (con i borghi di Alto, Caprauna e Cerisola che, pur rimanendo nella sfera di influenza economico-commerciale della città di Albenga, sono stati lungamente controllati dal Ducato di Savoia e poi inclusi nella Provincia di Cuneo). Alla Liguria è legato storicamente e linguisticamente l'Oltregiogo in provincia di Alessandria con Novi Ligure, Ovada, Arquata Scrivia che comprende parte delle valli Orba, Lemme, Scrivia, Borbera e Spinti. L'Oltregiogo fu parte della Repubblica di Genova fino al 1797, poi della Repubblica Ligure fino al 1805 e dopo la restaurazione della Provincia di Novi, parte della Divisione di Genova. Venne annesso al Piemonte dopo il decreto Rattazzi del 1859. L'isola di Capraia fu parte della Liguria fino al 1925 e dell'Arcidiocesi di Genova fino al 1977. La Liguria è una regione di grande richiamo turistico per le sue bellezze antropiche e naturali, tra le quali spiccano - a ponente - la Riviera dei Fiori e - a levante - Portofino, le Cinque Terre e Porto Venere.
Giovanni Camillo Ciabilli (Castello di Signa, 6 luglio 1675 – Firenze, 28 agosto 1746) è stato un pittore e poeta italiano.
Fabrizio de Miranda (Napoli, 30 ottobre 1926 – Milano, 21 gennaio 2015) è stato un ingegnere italiano, progettista di ponti e strutture e professore universitario. Ha contribuito, come studioso e come progettista, al progresso della costruzione metallica in particolare nell'ambito delle strutture in sistema composto acciaio-calcestruzzo, dei ponti in acciaio e dei ponti strallati. Ha progettato, nel campo delle infrastrutture, molte opere importanti e con caratteristiche innovative tra cui i viadotti Coretta e Macinaie dell'Autostrada del Sole, il viadotto Italia dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, il ponte all'Indiano a Firenze, i ponti Zárate Brazo Largo in Argentina e il ponte di Rande in Spagna.
Cesare Valle (Roma, 7 giugno 1902 – Roma, 10 settembre 2000) è stato un architetto e urbanista italiano.
Il fenomeno storico della Resistenza italiana, per la sua importanza e per la sua complessità, ha stimolato la produzione di una enorme massa di pubblicazioni fin dall'immediato dopoguerra, costituita da memorie di partecipanti diretti delle due parti, opere narrative di fantasia, analisi sociologiche, saggi storici, ricostruzioni storiche scientifiche, dizionari ed enciclopedie, raccolte documentarie, lavori dedicati alla storia locale, opere di storia orale. Si riporta un ampio ma non esaustivo elenco.