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Il Ruwenzori (geograficamente Montagne del Ruwenzori; in italiano chiamato anche Ruvenzori), in lingua locale Rwenzori oppure Rwenjura, è un gruppo montuoso dell'Africa centrale, posizionato al confine tra Uganda e Repubblica Democratica del Congo. La massima elevazione si trova sul Monte Stanley con la Cima Margherita, 5.109 metri, in onore di Margherita di Savoia, madre del Re Vittorio Emanuele III, chiamata così nel 1906, anno della prima ascensione del monte; quasi tutto il gruppo è perennemente innevato e frequentemente nascosto dalle nuvole; in Africa le uniche altre cime sempre innevate si trovano sul monte Kilimangiaro (5895 m) e sul monte Kenya (5.199 m). Conosciute anche con l'antico nome di Montagne della Luna, da uno scritto del geografo greco Tolomeo (II sec. d.C.), che le considerava, non del tutto a torto, le sorgenti del Nilo, il gruppo montuoso è risorsa perenne di acque, fondamentale nel complesso sistema idrografico del Nilo Bianco. L'intero gruppo e le aree circostanti sono stati costituiti in Parco Nazionale (99.600 ettari) e sono patrimonio mondiale dell'umanità.
Romolo Gessi, pascià (30 aprile 1831 – Suez, 24 aprile 1881), è stato un geografo, esploratore e militare italiano. Durante il corso della guerra di Crimea strinse duratura amicizia con il futuro generale inglese Charles George Gordon. Nel 1859, allo scoppio della Seconda guerra d'indipendenza italiana, lasciò la Romania dove lavorava per il registro navale Lloyds a Sulina, e si arruolò nell'Armata sarda, inquadrato nel corpo dei Cacciatori delle Alpi, dove combatté agli ordini del generale Giuseppe Garibaldi, nella campagna del Trentino. Nel 1873 l'amico Gordon, nel frattempo diventato governatore della provincia del Sudan, lo chiamò a prestare servizio in Sudan con il grado di maggiore dell'esercito egiziano, e l'incarico di reprimere la rivolta scoppiata tra la tribù degli Schilluk. Fiduciario del governatore, si occupò di installare postazioni militari nel Baḥr el-Ghazāl e lungo il Nilo Bianco e di studiare la tratta degli schiavi, gestita soprattutto da mercanti arabi. Nel 1875 ricevette l'incarico dal governatore di trovare il collegamento attraverso il lago Alberto fra il Nilo Bianco e il Nilo Vittoria, scoprire se il Nilo Bianco uscisse o no dal lago Alberto, e verificare se esistevano collegamenti fra lo stesso lago e il bacino idrografico del Congo, esplorazione che svolse insieme all'esploratore italiano Carlo Piaggia. Rientrato a Khartoum nel dicembre 1876, fu ricevuto con tutti gli onori da Gordon, decorato con l'Ordine di Medjidié e ricompensato con un piccolo premio in denaro. Alle sue rimostranze per il trattamento ricevuto, Gordon gli rivolse una frase infelice Che peccato che non siate un inglese che scatenò la sua immediata reazione, arrivando a scaraventare per terra il tarbush, tipico copricapo rosso dell'esercito egiziano, rassegnando nel contempo le immediate dimissioni. Rientrato in Italia, organizzò alcune missioni esplorative in terra d'Africa, che ebbero alterno successo, ma nel 1878 accettò l'offerta del governatore Gordon di guidare la campagna militare contro il figlio ribelle del pascià Zibēr Rahmat, Suleimān Bey, e di estirpare il flagello della tratta araba degli schiavi negri che stava annientando il territorio del Fiume delle Gazelle. La campagna militare si concluse il 16 luglio 1879, quando Suleimān Bey fu costretto ad arrendersi, e subito fucilato insieme ad altri notabili. Nonostante fosse stato nominato pascià e governatore del Bahr al-Ghazal e della Provincia equatoriale, fu osteggiato dalla componente araba che vedeva il dominio turco-egiziano come oppressivo. Sul finire del 1880 decise di raggiungere Il Cairo per difendersi personalmente dalle accuse che gli erano state rivolte, ma a causa di alcune traversie giunse all'ospedale francese di Suez in gravissime condizioni di salute, ricevendo la visita del Viceré d'Egitto, Tawfīq Pascià, poco prima di morire.
Giovanni Leone dei Medici (in latino medievale Joannes Leo de Medicis), principalmente conosciuto come Leone l'Africano, nato al-Ḥasan ibn Muḥammad al-Wazzan al-Fāṣī, in arabo: حسن ابن محمد الوزان الفاسي (Granada, 1485 – Fès, 1537) è stato un geografo ed esploratore berbero. Deve il suo nome a papa Leone X, al secolo Giovanni dei Medici.
Gondokoro era una stazione commerciale sulla riva orientale del Nilo Bianco o Bahr al-Jabal, nel Sudan del Sud, distante circa 1200 km da Khartum in direzione sud. La sua importanza risiedeva nel fatto che questo luogo era l'estremo limite navigabile risalendo il Nilo da Khartum. Da qui in poi il viaggio verso l'Uganda andava continuato per via di terra. Dopo la fondazione di Giuba, nel 1922, ha perso importanza.
Il colonialismo italiano ebbe inizio alla fine del XIX secolo, con l'acquisizione pacifica dei porti africani di Assab e Massaua, sul mar Rosso. A seguito della spartizione dell'Africa da parte delle potenze europee (1881-1914), il Regno d'Italia deteneva il controllo dell'Eritrea e della Somalia, oltre che di Cirenaica, Tripolitania e Isole egee, sottratte all'Impero ottomano nel corso della guerra italo-turca (1911-1912). Sussisteva anche una concessione italiana a Tientsin, in Cina, sin dal 1901. Nel corso della prima guerra mondiale, un corpo di spedizione italiano occupò preventivamente l'Albania meridionale per impedirne la conquista da parte dell'Impero austro-ungarico, instaurandovi un protettorato (1917-1920). Il regime fascista di Benito Mussolini, salito al potere dopo il conflitto mondiale, manifestò l'intenzione di espandere i possedimenti del regno e soddisfare le pretese degli irredentisti. Nel 1934 Cirenaica e Tripolitania furono unite nella Libia italiana; con la guerra del 1935-36 l'Italia conquistò l'Etiopia, che fu unita ad Eritrea e Somalia per dare vita all'Africa Orientale Italiana, nel 1938 Vittorio Emanuele III d'Italia assunse il titolo di Primo maresciallo dell'Impero e fu proclamata ufficialmente la nascita dell'impero italiano che durò sino alla caduta del fascismo. Nel 1939 fu nuovamente conquistata l'Albania, regno che fu quindi posto in unione personale con quello d'Italia (1939-1943). Dopo l'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale nel 1940, il territorio metropolitano del regno, assieme a quello delle colonie e delle zone di occupazione militare, raggiunse la sua massima espansione. I territori italiani - oltre a quelli fin qui citati - si estendevano allora da parte della Francia meridionale ai protettorati e alle occupazioni nei Balcani (Slovenia, Dalmazia, Croazia, Montenegro, Grecia), alla Somalia britannica. Sia le colonie storiche sia le acquisizioni più recenti andarono tuttavia perdute a causa delle successive vicende belliche e dell'armistizio tra l'Italia e gli Alleati (8 settembre 1943). Allo Stato italiano, seppur schieratosi a fianco degli Alleati dopo il 1943, furono imposte dure condizioni dal trattato di Parigi del 1947: tra di esse, la perdita di tutte le colonie ad eccezione della Somalia, amministrazione fiduciaria italiana dal 1950. Il 1º luglio 1960 la Somalia ottenne l'indipendenza, sancendo così la fine dell'ottantennio coloniale italiano.
L'Africa è un continente del pianeta Terra, il terzo per superficie (considerando l'America al secondo posto se intesa come un unico continente), attraversata dall'equatore e dai Tropici del Cancro e del Capricorno e quindi caratterizzata da una grande varietà di climi e ambienti, come deserti, savane e foreste pluviali. Assieme all'Eurasia, forma il cosiddetto "Continente Antico". Confina a est con il continente asiatico, attraverso l'istmo di Suez a nord-est, dal 1869 canale artificiale di Suez, quindi bagnato dal Mar Rosso e dall'Oceano Indiano, compreso il Madagascar; a sud con l'Oceano Antartico, la cui costa antartica dista circa 5000 km dall'estrema punta sud del continente africano (Capo Agulhas); a ovest con l'Oceano Atlantico, con distanza minima dal continente americano di circa 4000 km (distanza Santo Antão, Capo Verde-Fortaleza, Brasile); a nord con il Mar Mediterraneo, che la separa dall'Europa.