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L'operazione Ira di Dio tradotta anche Collera di Dio (ebraico: מבצע זעם האל, Mivtza Za'am Ha'el), detta anche operazione Baionetta, fu un'operazione segreta organizzata dal Mossad per uccidere i soggetti ritenuti direttamente o indirettamente responsabili del massacro di Monaco (1972). Fra i "bersagli", spiccavano membri di Settembre Nero e dell'OLP. Autorizzata dal premier Golda Meir nello stesso 1972, l'operazione si sarebbe protratta per più di 20 anni. In questo lungo periodo, gli operatori segreti israeliani uccisero dozzine di palestinesi ed arabi in tutta Europa — incorrendo, peraltro, in un tragico scambio di persona passato alla storia con il nome di Affare Lillehammer. A ciò si aggiunse un colpo di mano delle forze speciali delle IDF eseguito in Libano nel 1973 per eliminare alcuni esponenti palestinesi di rilievo. Tutte queste attività scatenarono una serie di rappresaglie anti-ebraiche in varie parti del mondo e suscitarono in Israele dibattiti sia sul piano etico, sia sul piano della mera utilità. A causa della natura segreta di tutta la faccenda, alcuni dettagli non sono verificabili, se si esclude la versione di Juval Aviv, che sostiene di aver guidato una delle squadre di killer. La vicenda ha ispirato varie opere letterarie e cinematografiche, tra cui Munich di Steven Spielberg (2005).
La danza dello scorpione (Sîrat al-'aqrab alladhî yatasabbabu 'araqan) è il secondo romanzo dello scrittore palestinese Akram Musallam. Pubblicato a Beirut nel 2008, l'opera. rivela la situazione della regione, dopo gli Accordi di Oslo e il fallimento della Seconda Intifada, con lo sfondo della occupazione israeliana e del quotidiano rapporto dei palestinesi con la vita e la morte. Il romanzo deve il suo titolo al piccolo tatuaggio sul corpo di una donna francese che il narratore incontra in una sala da ballo di Ramallah e che verrà a innescare il suo desiderio di scrivere. Oltre alla storia personale del narratore, il romanzo ripercorre la storia dei luoghi geografici del conflitto immergendosi nella società palestinese attraverso un racconto che svela i cambiamenti architettonici, abitativi e culturali avvenuti in Palestina negli ultimi decenni. Ne sono emblema la trasformazione subìta dalla città di Ramallah e dalla campagna circostante dopo l'arrivo dell'Autorità Palestinese di cui Musallam denuncia l'impotenza e la corruzione. Il romanzo è inoltre costellato di storie e leggende popolari ora narrate dal “prigioniero”, ora dal protagonista stesso, ora dalla zia paterna, rivelando così l'amore nutrito dal protagonista per la tradizione orale, preziosa custode della memoria storica collettiva. La questione israelo-palestinese apparentemente latente, permea l'intera opera ed è sempre pronta a tornare in primo piano. L'incontro con la fugace francese avviene infatti nel periodo in cui il giovane protagonista, come altri arabi disoccupati, raggiunge su taxi collettivi la costa israeliana per lavorare come lavapiatti in un locale che salterà in aria per mano di un palestinese. In questo chiaro riferimento all'attentato di Netanya del 2002, l'odore di carne umana carbonizzata viene paragonato a quello tristemente familiare al protagonista il quale, divenuto giornalista, documenta le vittime palestinesi incenerite nelle loro auto dai missili israeliani durante la Seconda Intifada.
Antonio Ferrara (Portici, 1957) è uno scrittore e illustratore italiano. La sua opera più conosciuta, Ero cattivo, gli ha valso il premio Andersen 2012 per la categoria ragazzi sopra i 15 anni.
Amos Oz (in ebraico: עמוס עוז?), nato Amos Klausner (in ebraico: עמוס קלוזנר?) (Gerusalemme, 4 maggio 1939 – Tel Aviv, 28 dicembre 2018) è stato uno scrittore e saggista israeliano. Oltre ad essere stato autore di romanzi e saggi, Oz è stato giornalista e docente di letteratura alla Università Ben Gurion del Negev, a Be'er Sheva. Sin dal 1967 è stato un autorevole sostenitore della "soluzione dei due Stati" del conflitto arabo-israeliano. Nel suo romanzo autobiografico Una storia di amore e di tenebra, Oz ha raccontato, attraverso la storia della sua famiglia, le vicende storiche del nascente Stato di Israele dalla fine del protettorato britannico: la guerra di indipendenza, gli attacchi terroristici dei Fedayyin, la vita nei kibbutz. Nella vita dello scrittore è stato determinante il suicidio della madre, avvenuto quando il piccolo Amos aveva appena dodici anni. L'elaborazione del dolore si sviluppa ben presto in un contrasto con il padre, un intellettuale vicino alla destra ebraica. Il contrasto padre-figlio portò alla decisione del ragazzo di entrare nel kibbutz Hulda e di cambiare il cognome originario "Klausner" in "Oz", che in ebraico significa "forza".