Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Frankenstein o Il moderno Prometeo (Frankenstein; or, The Modern Prometheus) è un romanzo gotico, horror, fantascientifico scritto dall'autrice britannica Mary Shelley fra il 1816 e il 1817, all'età di 19 anni. Fu pubblicato nel 1818 e modificato dall'autrice per una seconda edizione del 1831. È questo il romanzo con cui nascono le figure letterarie del dottor Victor Frankenstein e della sua creatura, spesso ricordata come mostro di Frankenstein, ma anche, in maniera erronea, come Frankenstein, nome che, invece, appartiene al suo artefice. Frankenstein è uno dei miti della letteratura proprio perché affonda le sue radici nelle paure umane: è probabile che il suo successo sia dovuto proprio alla figura del mostro, espressione della paura al tempo diffusa per lo sviluppo tecnologico. La "creatura" è l'esempio del sublime, del diverso, che in quanto tale causa terrore. Dalla pubblicazione del libro, il nome di Frankenstein è entrato nell'immaginario collettivo in ambito letterario, cinematografico e televisivo. È inoltre spesso utilizzato, per estensione, come esempio negativo in quello bioetico, alludendo al fatto che il suddetto dottore compisse esperimenti illeciti o eticamente discutibili.
Il dottor Victor Frankenstein è un personaggio immaginario del romanzo Frankenstein o il moderno Prometeo scritto dall'inglese Mary Shelley nel 1818, ripreso in tutte le opere derivate dal libro. È lo scienziato creatore del mostro (o creatura e demonio) che spesso viene indicato con il suo nome. Costituisce il prototipo dello scienziato pazzo o dello scienziato che tenta di "giocare" con forze della natura più grandi di lui.
Il mostro di Frankenstein (o la creatura) è un personaggio immaginario ideato dalla scrittrice Mary Shelley nel romanzo Frankenstein o il moderno Prometeo del 1818. Il personaggio, oltre che nel romanzo d'esordio, è comparso come protagonista o comprimario in molteplici opere derivate come lungometraggi cinematografici, serie televisive, fumetti e narrativa di genere. Nell'immaginario collettivo la creatura è ricordata per il suo aspetto caratteristico che venne codificato nel film omonimo, Frankenstein, di James Whale del 1931 nel quale venne impersonificato da Boris Karloff (faccia squadrata, elettrodi che sporgono dal collo, cicatrice lungo la fronte e altro) con caratteristiche che non erano presenti nel romanzo originale; nel film, il mostro viene animato tramite un fulmine, mentre nel romanzo, lo scienziato non rivela mai particolari sulla creazione. È spesso chiamato impropriamente Frankenstein, che è invece il cognome del suo creatore Victor Frankenstein; questo uso si trova già dal secondo film di James Whale, La moglie di Frankenstein (Bride of Frankenstein, 1935).
Il romanzo Frankenstein di Mary Shelley ha avuto numerose trasposizioni cinematografiche. La prima risale al 1910, quando venne prodotto dalla compagnia di Thomas Edison il film muto omonimo diretto da J. Searle Dawley. A questi ne seguirono altri due muti ma il successo arrivò nel 1931, con la prima trasposizione sonora diretta da James Whale, nella quale l'interpretazione della creatura divenne iconica restando nell'immaginario collettivo come quella definitiva grazie all'interpretazione di Boris Karloff e alla sua caratterizzazione, ideata da Whale stesso insieme al truccatore Jack Pierce che creeranno la maschera più famosa e imitata nel cinema horror.Anche la genesi stessa del romanzo, avvenuta nel 1816 quando l'autrice si trovava col futuro marito, il poeta Percy Shelley, Lord Byron e John William Polidori, sul lago di Ginevra dove ebbe l'ispirazione, venne ripresa in alcuni film come La moglie di Frankenstein (1935), Gothic (1986) e Frankenstein oltre le frontiere del tempo (1990).
I colori dell'anima (Modigliani) è un film del 2004 diretto da Mick Davis. La pellicola è uscita nelle sale italiane il 13 maggio 2005.
Frankenstein di Mary Shelley (Mary Shelley's Frankenstein) è un film del 1994 diretto da Kenneth Branagh, trasposizione cinematografica del romanzo Frankenstein di Mary Shelley. I due protagonisti, Victor Frankenstein e la sua creatura rianimata, sono interpretati rispettivamente da Kenneth Branagh e Robert De Niro.Il film fa parte di una serie di classici horror che furono prodotti dalla TriStar Pictures negli anni novanta, tra i quali figurano Dracula di Bram Stoker (1992), Wolf - La belva è fuori (1994) e Mary Reilly (1996).
Frankenstein Junior (Young Frankenstein) è un film del 1974 diretto da Mel Brooks. È il quarto film di Brooks, a partire da un'idea di Gene Wilder, che è anche autore della sceneggiatura insieme al regista. Campione d'incassi nel 1975, la pellicola si rifà in senso parodistico al romanzo di Mary Shelley e agli altri celebri film da esso ispirati, che hanno come capostipite Frankenstein di James Whale del 1931. Il film è interamente girato in bianco e nero, adottando una fotografia e uno stile anni trenta, giocando anche sulle transizioni tra una scena e l'altra proprio per riprendere anche esteticamente i toni del film di Whale. Questo risultato è stato raggiunto utilizzando perfino gli attrezzi di scena del film originale, ricollocati nelle stesse posizioni e negli identici studi di ripresa. Nel 2003 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 2000 l'AFI l'ha inserito al tredicesimo posto nella classifica delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi. In Italia risulta essere, con 500.000 copie vendute, il DVD classico di maggior successo della storia dell'home video.
Diana Frances Spencer, conosciuta anche come Lady Diana (Sandringham, 1º luglio 1961 – Parigi, 31 agosto 1997), è stata dal 1981 al 1996 consorte di Carlo, principe del Galles, erede al trono del Regno Unito. Dopo il divorzio dal coniuge, mantenne il titolo di Principessa di Galles, ma senza il trattamento di Altezza Reale, pur rimanendo membro ufficiale della famiglia reale come madre del futuro re, fatto verificatosi per la prima volta nella storia della famiglia reale britannica.
Amedeo Clemente Modigliani, noto anche con i soprannomi di Modì e Dedo (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920), è stato un pittore e scultore italiano, celebre per i suoi sensuali nudi femminili e per i ritratti caratterizzati da volti stilizzati, colli affusolati e sguardo spesso assente. Si formò in Italia, andando dalla Toscana a Venezia e passando per il Mezzogiorno, fino a quando non giunse a Parigi nel 1906. La città francese era all'epoca la capitale europea delle avanguardie artistiche e in Francia entrò in contatto con personaggi come Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Max Jacob, Jacques Lipchitz, Chaïm Soutine e altri. A Parigi frequentò anche importanti scrittori e poeti, come - ad esempio - Giuseppe Ungaretti. In Francia conobbe anche la pittrice Jeanne Hébuterne, destinata a divenire sua compagna di vita oltre che musa per i suoi dipinti. Nel 1909 iniziò ad avvicinarsi alla scultura ma, sebbene fosse il suo ideale artistico, dovette abbandonarla ben presto nel 1914 a causa delle precarie condizioni fisiche; da allora si dedicò solamente alla pittura, andando così a produrre una notevole quantità di dipinti, dai quali tuttavia non ricavò alcuna ricchezza. Artista bohémien, Modigliani non disdegnò certo il bere e l'uso di sostanze nocive, andando così a compromettere la sua instabile salute fisica già minata dalla tubercolosi, che infatti lo portò alla morte all'età di soli trentacinque anni, proprio all'apice del suo successo. È sepolto nel cimitero parigino di Père-Lachaise, insieme alla sua compagna Jeanne che, incinta del loro secondo figlio, si suicidò solo due giorni dopo la sua morte.