Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La pesca è uno sport che può essere praticato sia in corsi d'acqua dolce che in mare. È molto diffusa in diverse regioni italiane attraverso circoli di appassionati.
Il trabucco, nelle varianti abruzzesi e molisane detto anche trabocco, bilancia o travocco, è un'antica macchina da pesca tipica delle coste garganiche, molisane e abruzzesi, tutelata come patrimonio monumentale nella costa dei Trabocchi (in Abruzzo) e nel parco nazionale del Gargano (in Puglia); la sua diffusione però si estende lungo il basso Adriatico fino ad alcune località della provincia di Barletta-Andria-Trani. È presente anche in alcuni punti della costa del basso Tirreno.
Il pesco (Prunus persica (L.) Batsch) è una specie della famiglia Rosaceae che produce un frutto commestibile chiamato pèsca. Il pesco è un albero originario della Cina, dove fu considerato simbolo d'immortalità, e i cui fiori sono stati celebrati da poeti, pittori, cantanti, scrittori e registi cinematografici. Dall'oriente il pesco giunse in Persia, donde giunse in Europa; dalla Persia deriva quindi il nome della specie, con significato di "della Persia" (ripreso ancor oggi in molti dialetti italiani come per esempio nel romanesco "persica" o nel genovese "persiga" o nel veneto "pèrsego" o ancora nel sardo "pessighe"/"pessike" e nel piemontese "persi"). In Egitto la pesca era sacra ad Arpocrate, dio del silenzio e dell'infanzia, tanto che ancora oggi le guance dei bambini vengono paragonate alle pesche, per la loro morbidezza e carnosità. Il frutto arrivò a Roma nel I secolo d.C. Il frutto si era già diffuso in tutto il bacino del Mar Mediterraneo grazie ad Alessandro Magno. Pare infatti, secondo lo scrittore romano Rutilio Tauro Emiliano Palladio, che egli ne fosse rimasto affascinato quando lo vide per la prima volta nei giardini di re Dario III, durante la spedizione contro la Persia.
Lo Strumento finanziario di orientamento della pesca (noto anche con l'acronimo SFOP) è uno dei fondi strutturali attraverso i quali l'Unione europea persegue i propri obiettivi di politica economica. Scopo del SFOP è il sostenimento di azioni strutturali nel settore della pesca, dell'acquacoltura, della trasformazione e commercializzazione dei relativi prodotti, per la promozione del settore creando le condizioni per il suo sviluppo ed il suo ammodernamento. Le priorità e l'ambito di intervento dello SFOP sono definiti, per il periodo 2000-2006, dal Regolamento Ce 1263/99 del 21 giugno 1999 che contempla le seguenti aree d'intervento: rinnovo della flotta e ammodernamento delle navi da pesca; piccola pesca costiera; misure di carattere socio-economico; protezione delle risorse ittiche; acquacoltura; attrezzatura dei porti di pesca; trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca; ricerca di nuovi sbocchi per i prodotti; innovazioni nel sistema pesca (azioni transnazionale, creazione di network tra operatori); assistenza tecnica.Dal periodo di programmazione 2007-2013, lo strumento è stato sostituito da un fondo vero e proprio, chiamato Fondo europeo per la pesca, in acronimo FEP. Dal periodo di programmazione 2014-2020 è denominato Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
La politica comune della pesca (CFP) è la politica adottata dall'Unione europea nel settore della pesca. Viene gestita dal commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi. Dal 2009 il settore della pesca è un'area di competenza esclusiva dell'Unione europea. La CFP definisce per ciascun stato membro delle quote di pescato per ciascuna specie e promuove l'industria della pesca mediante l'utilizzo di vari strumenti di regolazione e sostegno del mercato. Nel 2007 il fondo stanziato dall'Unione europea in questo settore ammontava a 4,3 miliardi di euro, cioè a circa lo 0,5% del bilancio comunitario.
La pesca a strascico è un metodo di pesca che consiste nel trainare attivamente una rete da pesca sul fondo del mare. La rete può essere trainata da una o due barche.
I fondi strutturali europei sono lo strumento principale della politica degli investimenti dell’Unione europea, per favorire la crescita economica e occupazionale degli stati membri e delle loro regioni, e la cooperazione territoriale europea (CTE). Sono articolati in tre fondi, in stretto raccordo con la strategia Europa 2020: Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), focalizzato su innovazione e ricerca, agenda digitale, sostegno alle piccole e medie imprese ed economia a basse emissioni di carbonio Fondo sociale europeo (FSE), concentrato su occupazione, istruzione, formazione, inclusione sociale e capacità istituzionale Fondo di coesione (FC), dedicato a trasporti e tutela dell'ambiente negli stati membri meno sviluppatiInsieme al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR, per la politica agricola comune) e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP, per la politica comune della pesca) compongono l'insieme dei fondi strutturali e di investimento europei (SIE), che sono deliberati e attuati con cicli di programmazione settennali. Tutti i fondi, per l'attuale ciclo di programmazione 2014-2020, sono regolati dalle disposizioni comuni previste dal Regolamento UE 1303/2013, a cui si aggiungono norme a parte nei regolamenti specifici di ciascun fondo.