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La chiesa di San Frediano in Cestello è un luogo di culto cattolico che si trova in piazza di Cestello, nel quartiere Oltrarno a Firenze, una delle chiese più importanti del quartiere. La chiesa ha un impianto barocco piuttosto severo, a tre navate monumentali con pianta a croce latina.
Piazza del Tiratoio è una piazza della zona di Oltrarno di Firenze, nella zona di San Frediano. La piazza prende il nome da un tiratoio dell'Arte della lana, uno di quegli stabilimenti cioè, un tempo molto diffusi in tutta Firenze, dove veniva lavorata la lana. In particolare verso la fine del XVII secolo il Granduca Cosimo III de' Medici prese la decisione di concentrare i tiratoi nella zona d'Oltrarno, epoca nella quale fu costruito anche il nuovo tiratoio nei pressi della piazza, che era una caratteristica costruzione in pietra con un ballatoio in alto dove veniva stesa la lana ad asciugare. Nella stessa epoca sempre Cosimo III fece costruire a pochi pasi anche il Granaio dell'Abbondanza. Nel 1874 l'edificio quasi completamente distrutto da un incendio, e venne ricostruito nelle forme che ancora si vedono sulla piazza, anche se non riprese la sua funzione originaria. In questa piazza ebbe il suo studio, per un certo periodo, lo scultore Lorenzo Bartolini.
Le ragazze di San Frediano è un romanzo di Vasco Pratolini pubblicato per la prima volta nel 1949 nella rivista Botteghe Oscure, e in prima edizione in volume per Vallecchi nel 1952.
Borgo San Frediano è una via situata Diladdarno, come si dice a Firenze, nel rione dove un tempo si trovavano le botteghe degli artigiani d'Oltrarno, e dove il vernacolo fiorentino ha avuto maggior diffusione. Vasco Pratolini ha dedicato a questo borgo un libro, Le ragazze di San Frediano. Anticamente era la via di ingresso del traffico proveniente da Pisa e dal porto di Livorno. In questa via e in piazza del Carmine c'erano la Chiesa e il Convento dedicati a San Frediano, costruiti prima del X secolo. Nel 1783 il Granduca Pietro Leopoldo soppresse chiesa e convento e aggregò l'una e l'altro alla Chiesa di San Frediano in Cestello. Fra l'Arno e il borgo San Frediano c'erano anche il convento, la chiesa e gli orti delle Monache dell'Arcangelo Raffaello, o Romite di Ponte, che abitarono il convento dal 1534 al 1749. Le Romite di Ponte nel XIV secolo si formarono in una cappella dedicata all'Arcangelo Raffaello, sull'antico ponte Rubaconte, il Ponte alle Grazie, poi si spostarono altrove. Nel 1845 il convento fu soppresso e i suoi locali passarono alla Manifattura dei Tabacchi, quindi ad una caserma e, nel 1895, ad abitazioni civili. La chiesa delle Romite di Ponte in Borgo San Frediano divenne uno studio di scultura, dove lavorò dal 1851 al 1887 lo scultore Pasquale Romanelli, del quale resta in questo luogo una lapide con medaglione. Sull'architrave della porta è rimasto un bassorilievo in marmo, scolpito da Cennini, rappresentante L'Arcangelo Raffaello con Tobiolo. Oggi è sempre usato dai discendenti della famiglia Romanelli come atelier di scultura. Al numero 45 di Borgo San Frediano si trovava lo storico Cinema Eolo, ora chiuso. Dal borgo prende il nome anche l'omonima porta detta appunto Porta San Frediano, facente parte delle mura di Firenze raffigurata anche sullo sfondo di una celebre opera di Filippino Lippi conosciuta come Pala Nerli ospitata nella Basilica di Santo Spirito. In un bar di codesta strada, fu fondata nel 1946 la società di calcio del Rondinella alternativa alla più blasonata Fiorentina.
L'abbazia di San Salvatore e San Lorenzo, chiamata anche Badia a Settimo, è un luogo di culto cattolico che si trova nei dintorni di Firenze, nel comune di Scandicci. ”Badia” è una contrazione popolare della parola abbazia. A Firenze e dintorni sono esistite cinque abbazie, situate come ai punti cardinali della città: a nord la Badia Fiesolana, a ovest la Badia a Settimo, a sud l'abbazia di San Miniato, a est la Badia a Ripoli e al centro la Badia fiorentina.