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La turbina a vite di Archimede, nota anche come coclea, è un dispositivo meccanico atto a trasformare l'energia potenziale di un liquido in energia meccanica. Un esempio di applicazione è la trasformazione dell'energia potenziale dell'acqua al livello monte in energia meccanica. Essa è comparabile alla ruota idraulica, con massimi rendimenti di circa 85%, comparabile ai rendimenti delle ruote idrauliche (ruote dall'alto 85%, dal fianco 75%, dal basso 85%). La turbina è costituita da un rotore tubolare con saldata una vite senza fine, che ruota in una contenitore metallico semicircolare chiamato trogolo. Il liquido scorre nella turbina e, per gravità, spinge la spirale, che ha funzione di pala, facendo ruotare la turbina sul suo asse. Questa caratteristica la identifica anche come turbina a gravità, poiché è il peso dell'acqua (spinta idrostatica) e generare il movimento. Ciò consente a questa tipologia di turbine di operare senza necessità di essere intubate, ma utilizzando corsi d’acqua a pelo libero. L‘acqua fluisce liberamente dall'imbocco a monte fino allo scarico a valle. Il movimento rotatorio della turbina viene trasformato in energia elettrica attraverso l'applicazione in serie, di un moltiplicatore e di un alternatore.
Archimede Pitagorico (Gyro Gearloose; inizialmente noto in Italia come Giro Rotalibera, Giro Girolamo, Archimede Geroglifici e Archimede Pitagorici) è un personaggio immaginario dei fumetti e dei cartoni animati della Disney creato da Carl Barks. A partire dal 1952 (n. 140 della testata Walt Disney's Comics and Stories) è apparso in migliaia di albi a fumetti realizzati in vari paesi del mondo. La popolarità del nome italiano del personaggio è tale che nel novembre del 1992 il quotidiano La Repubblica e altri giornali riferirono una notizia relativa ad Archimede di Siracusa chiamandolo erroneamente Archimede Pitagorico.
Archimede Mischi (Forlì, 26 marzo 1885 – Forlì, 15 agosto 1970) è stato un generale italiano, particolarmente distintosi come ufficiale durante i combattimenti della Grande Guerra, dove rimase ferito più volte, tanto da rimanere invalido al braccio sinistro. Iscrittosi al Partito Nazionale Fascista nel 1922, partecipò alla marcia su Roma. Congedatosi nel 1927, l'anno successivo entrò nella Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, con i cui reparti prese parte alla guerra d'Etiopia e alle prima azioni di contrasto alla locale guerriglia condotta da Ras Destà. Ritornato in Patria assunse il comando della Milizia confinaria, che mantenne fino al 1943, in piena seconda guerra mondiale. Dopo la firma dell'armistizio di Cassibile aderì alla Repubblica Sociale Italiana, e fu comandante dell'arma dei carabinieri tra il 4 ottobre e l'8 dicembre 1943. Successivamente sostituì il generale Gastone Gambara nell'incarico di Capo di stato maggiore dell'Esercito Nazionale Repubblicano, mantenendo tale incarico fino al 25 aprile 1945. Caduto prigioniero degli Alleati dopo aver tentato il suicidio, fu rinchiuso nel Campo di concentramento di Coltano e poi consegnato alle autorità italiane che lo trasferirono nel carcere militare di Forte Boccea, a Roma. Sottoposto a procedimento di epurazione, il 3 dicembre 1947 fu condannato alla perdita del grado, delle decorazioni e a 18 anni di carcere, ma con successiva sentenza della Corte di cassazione in data 18 ottobre 1955 fu assolto per non aver commesso il fatto e reintegrato nel grado e nelle onorificenze. Decorato con la Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia, con cinque Medaglia d'argento al valor militare e due Croci al merito di guerra.
Archimede di Siracusa (in greco antico: Ἀρχιμήδης, Archimédēs; Siracusa, 287 a.C. circa – Siracusa, 212 a.C.) è stato un matematico, fisico e inventore siceliota. Considerato come uno dei più grandi scienziati e matematici della storia, contribuì ad avanzare la conoscenza in settori che spaziano dalla geometria all'idrostatica, dall'ottica alla meccanica: fu in grado di calcolare la superficie e il volume della sfera e intuì le leggi che regolano il galleggiamento dei corpi; in campo ingegneristico, scoprì e sfruttò i principi di funzionamento delle leve e il suo stesso nome è associato a numerose macchine e dispositivi, come la vite di Archimede, a dimostrazione della sua capacità inventiva; circondate ancora da un alone di mistero sono invece le macchine da guerra che Archimede avrebbe preparato per difendere Siracusa dall'assedio romano. La sua vita è ricordata attraverso numerosi aneddoti, talvolta di origine incerta, che hanno contribuito a costruire la figura dello scienziato nell'immaginario collettivo. È rimasta celebre nei secoli, ad esempio, l'esclamazione èureka! (εὕρηκα! - ho trovato!) a lui attribuita dopo la scoperta del principio sul galleggiamento dei corpi che ancora oggi porta il suo nome.