apri su Wikipedia

Presidenza di Abraham Lincoln

La presidenza di Abraham Lincoln ebbe ufficialmente inizio il 4 marzo 1861, con l'Insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America; egli fu il 16º Presidente degli Stati Uniti d'America: la carica verrà bruscamente interrotta a causa del suo assassinio avvenuto per mano dell'attore John Wilkes Booth al Teatro Ford di Washington. Morirà il 15 aprile 1865 all'età di 56 anni, 42 giorni dopo aver inaugurato il proprio secondo mandato. Assunse il ruolo esattamente un secolo prima della presidenza di John Fitzgerald Kennedy. Lincoln rappresentò il primo esponente del neonato Partito Repubblicano eletto alla massima carica degli Stati Uniti d'America. Diresse e condusse alla vittoria dell'Unione nella Guerra di secessione americana la quale attraversò interamente gli anni della sua amministrazione. Entrò in carica a seguito delle elezioni presidenziali del 1860 ove accumulò la maggioranza dei consensi tra un gruppo di 4 candidati; quasi tutti i suoi voti provennero dagli Stati Uniti d'America nord-orientali e dagli Stati Uniti d'America medio-occidentali in quanto i Repubblicani ebbero fin dall'inizio un ben poco seguito nel Profondo Sud. Ex appartenente del Partito Whig corse su una piattaforma politica nettamente in antitesi all'idea di espansione dell'istituto della schiavitù statunitense nei territori del West. La sua elezione contribuì ad imprimere una svolta accelerata in direzione dell'apertura del conflitto. Durante le 16 settimane trascorse dal giorno dell'Election Day a quello dell'inaugurazione ben 7 Stati schiavisti dichiararono la loro secessione dall'Unione e formarono gli Stati Confederati d'America. Dopo aver giurato il nuovo presidente si rifiutò di accettare qualsiasi risoluzione che avrebbe portato alla separazione del Sud dall'Unione. Il conflitto iniziò poche settimane dopo con l'attacco confederato nella Battaglia di Fort Sumter, un'installazione federale situata ai confini delle Confederazione. Lincoln fu chiamato ad occuparsi degli aspetti politico-militari, affrontando sfide in entrambe le sfere. Nella sua qualità di comandante in capo ordinò la sospensione del diritto costituzionale garantito nell'habeas corpus nello Stato del Maryland per sopprimere i simpatizzanti confederali; egli divenne anche il primo presidente a varare un programma militare di ampio respiro. Mentre l'Unione si trovava a dover affrontare parecchie sconfitte in occasione dell'apertura del "Fronte Orientale" Lincoln fece sostituire numerosi comandanti militari, per giungere infine ad eleggere tenente generale Ulysses S. Grant il quale aveva già guidato l'Unione a varie vittorie sul "Fronte Occidentale". Il Proclama di emancipazione nel 1863 liberò circa un milione di schiavi nel territorio confederato e stabilì l'emancipazione come obiettivo di guerra dell'Unione. Nel 1865 fu di valido aiuto nel passaggio del XIII emendamento il quale ha reso la pratica schiavista incostituzionale. Lincoln ha anche presieduto al passaggio d'importanti normative nazionali, tra cui il primo Homestead Act, i Morrill Land-Grant Acts e i Pacific Railroad Acts. Corse per la rielezione nel 1864 con l'National Union Party, che fu sostenuto oltre che dai Repubblicani anche dagli "War Democrats". Anche se temette di perdere il confronto, riuscì invece ad ottenere una larga vittoria contro il proprio ex subordinato, il generale George McClellan. Pochi mesi dopo le elezioni presidenziali del 1864 Grant avrebbe sostanzialmente concluso la guerra battendo definitivamente l'esercito confederato agli ordini del generale Robert Edward Lee. Il suo omicidio avvenuto nell'aprile del 1865, 5 giorni dopo la resa di Lee, lasciò ad altri la sfida finale di ricostruire la nazione (vedi Era della Ricostruzione) così duramente provata. Gli succedette il vicepresidente in carica Andrew Johnson, nominalmente affiliato al Partito Democratico, ma entrato a far parte del "Ticket" di Lincoln sotto le insegne del "National Union". Dopo la morte è stato ritratto come il liberatore degli schiavi, il salvatore dell'Unione e il martire primo per la causa della "Libertà". Gli storici politici hanno da molto tempo tenuto Lincoln nel massimo conto e rispetto sia per i successi da lui ottenuti sia per le peculiari caratteristiche personali. Accanto a George Washington e Franklin Delano Roosevelt è stato costantemente valutato sia dagli studiosi che dal pubblico nella classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America come uno dei 3 migliori di tutti i tempi, spesso come il numero 1.

Risorse suggerite a chi è interessato all'argomento "Presidenza di Abraham Lincoln"

Sperimentale

Argomenti d'interesse

Sperimentale