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La Bibbia (dal greco antico βιβλίον, plurale βιβλία biblìa, che significa "libri") è il testo sacro della religione ebraica e di quella cristiana. È formata da libri differenti per origine, genere, composizione, lingua, datazione e stile letterario, scritti in un ampio lasso di tempo, preceduti da una tradizione orale più o meno lunga e comunque difficile da identificare, racchiusi in un canone stabilito a partire dai primi secoli della nostra era. Diversamente dal Tanakh (Bibbia ebraica), il cristianesimo ha riconosciuto nel suo canone ulteriori libri scritti in seguito al "ministero" di Gesù. La Bibbia cristiana, quindi, risulta suddivisa in: Antico Testamento (o Antica Alleanza), corrispondente alla Bibbia ebraica, e Nuovo Testamento (o Nuova Alleanza), che descrive l'avvento del Messia e le prime fasi della predicazione cristiana. La parola "Testamento" presa singolarmente significa "patto", un'espressione utilizzata dai cristiani per indicare i patti stabiliti da Dio con gli uomini per mezzo di Mosè (antico testamento) e poi per mezzo di Gesù (nuovo testamento).
Tanàkh (in ebraico: תנך?, TNK, raramente Tenàkh) è l'acronimo, formato dalle prime lettere delle tre sezioni dell'opera secondo la tradizionale divisione ebraica, con cui si designano i testi sacri dell'ebraismo. Questi testi costituiscono, insieme ad altri libri non riconosciuti come canone dall'ebraismo, l'Antico Testamento della Bibbia cristiana, per cui spesso vengono indicati comunemente anche come Bibbia ebraica. Secondo l'ebraismo essa costituisce la tōrāh scritta, ricevuta da Mosè, il capo dei profeti (riconosciuto anche dagli angeli Moshé Rabbenu, lett. "Mosè il nostro maestro") ed ereditata eternamente dal popolo ebraico.
La Bibbia di Gutenberg o «Bibbia a quarantadue linee» (B42), realizzata nel 1453 a Magonza, è il primo libro stampato in Europa con la tecnica dei caratteri mobili. Nel 2001 è stata inserita dall'UNESCO nell'elenco della Memoria del mondo.
La Bibbia CEI (titolo completo: La sacra Bibbia) è la traduzione italiana cattolica ufficiale della Bibbia, a cura della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana.
L'assassinio di Abraham Lincoln avvenne il 14 aprile 1865, venerdì santo, mentre assisteva allo spettacolo Our American Cousin al Ford's Theatre di Washington durante le fasi conclusive della guerra di secessione americana. L'assassinio avvenne cinque giorni dopo la resa delle truppe confederate del generale Robert E. Lee, al generale unionista Ulysses S. Grant ad Appomattox. Lincoln fu il primo presidente degli Stati Uniti ad essere assassinato. Un tentativo di omicidio era stato tentato, nel 1835, ai danni di Andrew Jackson e Lincoln stesso fu vittima di un tentato omicidio da parte di un assalitore non identificato nel 1864. L'assassinio fu pianificato e condotto dal famoso attore di teatro John Wilkes Booth, come parte di una cospirazione più ampia per tentare di indebolire l'Unione. Oltre a Booth facevano parte della cospirazione Lewis Powell e David Herold, incaricati di assassinare il Segretario di Stato William H. Seward e George Atzerodt che avrebbe dovuto uccidere il vice presidente Andrew Johnson. Eliminando le tre più alte cariche dello Stato, Booth e compagni speravano di ferire a morte il governo dell'Unione. Lincoln morì la mattina del 15 aprile, il giorno dopo essere stato colpito. La restante parte della cospirazione fallì; Powell riuscì solamente a ferire Seward, mentre Atzerodt non trovò il coraggio di commettere alcunché.
Abraham Lincoln (Hodgenville, 12 febbraio 1809 – Washington, 15 aprile 1865) è stato un politico e avvocato statunitense. Ha ricoperto per 16º l’incarico di Presidente degli Stati Uniti d'America, dal 4 marzo del 1861 fino al suo assassinio avvenuto nell'aprile del 1865. Guidò l'Unione attraverso la guerra di secessione americana, la più cruenta mai esplosa fino ad allora nonché la più grave crisi morale, costituzionale e politica dell'intera storia degli Stati Uniti d'America. Grazie alla vittoria bellica, ebbe il merito di mantenere inalterata l'unità degli Stati federati; rafforzò il governo federale e modernizzò l'economia del Paese. Nato in una capanna di tronchi in mezzo ai boschi nei pressi di Hodgenville nel Kentucky, crebbe nel West, inizialmente nell'Indiana (facente parte dell'ex Territorio del nord-ovest). In gran parte autodidatta, riuscirà a diventare avvocato nell'Illinois ed uno dei leader del Partito Whig, fino ad essere eletto membro del parlamento statale ove presterà servizio per 8 anni. Entrerà a far parte della Camera dei rappresentanti nel 1846. Promosse una rapida modernizzazione economica e si oppose alla guerra Messico-Stati Uniti (1846-1848). Dopo un solo mandato ritornò a casa per riprendere la propria attività legale. Rientrato nella politica attiva nel 1854, diverrà ben presto uno dei capi del neonato Partito Repubblicano, che conquistò subito la maggioranza nello stato dell'Illinois. Partecipò alla campagna per le elezioni di medio termine del 1858 candidandosi alla carica di senatore; prese parte ad una serie di dibattiti molto pubblicizzati con il suo avversario e rivale, il leader del Partito Democratico Stephen A. Douglas. Si esprimerà contro l'espansione della schiavitù nei territori dell'Ovest, ma risulterà sconfitto per poco. Dopo essere stato proposto come vicepresidente alla convention per le elezioni presidenziali del 1856, nelle elezioni presidenziali del 1860 risultò capace di assicurarsi la nomination presidenziale in qualità di moderato, a volte altalenante, sebbene la maggior parte dei delegati originariamente avessero favorito altre candidature. Pur non ottenendo praticamente alcun sostegno negli Stati schiavisti del profondo Sud, riuscì a conquistarsi i favori del Nord e venne così eletto presidente degli Stati Uniti d'America. Sebbene vi fossero stati dei tentativi per colmare le differenze tra Nord e Sud, alla fine la vittoria di Lincoln spinse sette stati sudisti che praticavano la schiavitù a ritirarsi dall'Unione e a formare gli Stati Confederati d'America, ancor prima della cerimonia d'inaugurazione e insediamento del neopresidente. L'attacco confederato a Fort Sumter e l'immediatamente successiva battaglia unirono l'intero Nord dietro la bandiera dell'Unione. Come leader della corrente politica moderata, Lincoln dovette confrontarsi con i Repubblicani Radicali, che chiedevano con insistenza un trattamento più duro da riservare ai ribelli, i War Democrat, che radunarono una grande fazione di ex oppositori nel suo campo ed infine anche i Copperhead, che lo disprezzarono in quanto inconciliabilmente filo-secessionisti e che complottarono ripetutamente alle sue spalle. Lincoln reagì contrapponendo i suoi avversari l'uno contro l'altro con un mecenatismo politico attentamente pianificato e facendo appello al popolo americano con le sue abilità di oratore. Il suo discorso di Gettysburg, il più significativo e famoso fra quelli da lui pronunciati, è considerato una delle pietre miliari dell'unità e dei valori della nazione americana; un'icona del nazionalismo, del repubblicanesimo, della parità di diritti, dell'ideale di libertà e della democrazia. Sospese l'habeas corpus, portando alla controversa sentenza Ex parte Merryman della corte federale di giustizia ed evitò il potenziale intervento britannico disinnescando l'incidente diplomatico conosciuto come Affare Trent. Supervisionò da vicino lo sforzo bellico, specialmente la selezione dei generali, incluso il suo uomo di maggior successo, Ulysses S. Grant. Prese importanti decisioni sulla strategia di guerra dell'Unione, incluso uno stretto blocco navale che paralizzò completamente il commercio del Sud. Mentre la guerra progrediva, le sue mosse in direzione dell'abolizionismo culminarono con il suo primo ordine esecutivo, il Proclama di emancipazione del settembre 1862, che decretava la liberazione di tutti gli schiavi dai territori degli Stati Confederati d'America a partire dal 1º gennaio 1863; usò lo Union Army per proteggere gli schiavi fuggitivi, incoraggiò gli Stati cuscinetto a mettere fuori legge la schiavitù e spinse attraverso il Congresso la promulgazione del XIII emendamento, che bandì definitivamente la schiavitù in tutto il Paese nel 1865. Abile statista e profondamente coinvolto nelle questioni di potere in ogni Stato, Lincoln si conquisterà l'appoggio decisivo dei Democratici a favore della guerra e gestirà la sua campagna di rielezione nelle elezioni presidenziali del 1864. Anticipando la conclusione della guerra, spinse verso una visione moderata dell'Era della Ricostruzione, cercando di riunire rapidamente la nazione attraverso una politica di riconciliazione generosa di fronte alle divisioni persistenti e piene di acribia. La sera del Venerdì santo del 1865 (14 aprile), cinque giorni dopo la resa del generale confederato Robert Edward Lee, Lincoln verrà assassinato dal simpatizzante sudista John Wilkes Booth e morirà all'alba del giorno dopo. È a tutt'oggi considerato sia dalla storiografia ufficiale che dall'opinione pubblica in generale, attraverso la classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America uno dei più importanti e popolari al tempo stesso. L'operato della presidenza di Abraham Lincoln ha avuto una duratura influenza sulle istituzioni politiche e sociali degli Stati Uniti d'America. Grazie ai suoi 193 cm è stato il presidente più alto della storia statunitense insieme a Lyndon B. Johnson, in carica dal 1963 al 1969 e successore di John Fitzgerald Kennedy dopo il suo assassinio.
La presidenza di Abraham Lincoln ebbe ufficialmente inizio il 4 marzo 1861, con l'Insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America; egli fu il 16º Presidente degli Stati Uniti d'America: la carica verrà bruscamente interrotta a causa del suo assassinio avvenuto per mano dell'attore John Wilkes Booth al Teatro Ford di Washington. Morirà il 15 aprile 1865 all'età di 56 anni, 42 giorni dopo aver inaugurato il proprio secondo mandato. Assunse il ruolo esattamente un secolo prima della presidenza di John Fitzgerald Kennedy. Lincoln rappresentò il primo esponente del neonato Partito Repubblicano eletto alla massima carica degli Stati Uniti d'America. Diresse e condusse alla vittoria dell'Unione nella Guerra di secessione americana la quale attraversò interamente gli anni della sua amministrazione. Entrò in carica a seguito delle elezioni presidenziali del 1860 ove accumulò la maggioranza dei consensi tra un gruppo di 4 candidati; quasi tutti i suoi voti provennero dagli Stati Uniti d'America nord-orientali e dagli Stati Uniti d'America medio-occidentali in quanto i Repubblicani ebbero fin dall'inizio un ben poco seguito nel Profondo Sud. Ex appartenente del Partito Whig corse su una piattaforma politica nettamente in antitesi all'idea di espansione dell'istituto della schiavitù statunitense nei territori del West. La sua elezione contribuì ad imprimere una svolta accelerata in direzione dell'apertura del conflitto. Durante le 16 settimane trascorse dal giorno dell'Election Day a quello dell'inaugurazione ben 7 Stati schiavisti dichiararono la loro secessione dall'Unione e formarono gli Stati Confederati d'America. Dopo aver giurato il nuovo presidente si rifiutò di accettare qualsiasi risoluzione che avrebbe portato alla separazione del Sud dall'Unione. Il conflitto iniziò poche settimane dopo con l'attacco confederato nella Battaglia di Fort Sumter, un'installazione federale situata ai confini delle Confederazione. Lincoln fu chiamato ad occuparsi degli aspetti politico-militari, affrontando sfide in entrambe le sfere. Nella sua qualità di comandante in capo ordinò la sospensione del diritto costituzionale garantito nell'habeas corpus nello Stato del Maryland per sopprimere i simpatizzanti confederali; egli divenne anche il primo presidente a varare un programma militare di ampio respiro. Mentre l'Unione si trovava a dover affrontare parecchie sconfitte in occasione dell'apertura del "Fronte Orientale" Lincoln fece sostituire numerosi comandanti militari, per giungere infine ad eleggere tenente generale Ulysses S. Grant il quale aveva già guidato l'Unione a varie vittorie sul "Fronte Occidentale". Il Proclama di emancipazione nel 1863 liberò circa un milione di schiavi nel territorio confederato e stabilì l'emancipazione come obiettivo di guerra dell'Unione. Nel 1865 fu di valido aiuto nel passaggio del XIII emendamento il quale ha reso la pratica schiavista incostituzionale. Lincoln ha anche presieduto al passaggio d'importanti normative nazionali, tra cui il primo Homestead Act, i Morrill Land-Grant Acts e i Pacific Railroad Acts. Corse per la rielezione nel 1864 con l'National Union Party, che fu sostenuto oltre che dai Repubblicani anche dagli "War Democrats". Anche se temette di perdere il confronto, riuscì invece ad ottenere una larga vittoria contro il proprio ex subordinato, il generale George McClellan. Pochi mesi dopo le elezioni presidenziali del 1864 Grant avrebbe sostanzialmente concluso la guerra battendo definitivamente l'esercito confederato agli ordini del generale Robert Edward Lee. Il suo omicidio avvenuto nell'aprile del 1865, 5 giorni dopo la resa di Lee, lasciò ad altri la sfida finale di ricostruire la nazione (vedi Era della Ricostruzione) così duramente provata. Gli succedette il vicepresidente in carica Andrew Johnson, nominalmente affiliato al Partito Democratico, ma entrato a far parte del "Ticket" di Lincoln sotto le insegne del "National Union". Dopo la morte è stato ritratto come il liberatore degli schiavi, il salvatore dell'Unione e il martire primo per la causa della "Libertà". Gli storici politici hanno da molto tempo tenuto Lincoln nel massimo conto e rispetto sia per i successi da lui ottenuti sia per le peculiari caratteristiche personali. Accanto a George Washington e Franklin Delano Roosevelt è stato costantemente valutato sia dagli studiosi che dal pubblico nella classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America come uno dei 3 migliori di tutti i tempi, spesso come il numero 1.
Nella tradizione cristiana i magi (singolare magio) sono alcuni saggi astronomi che, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12), seguendo "il suo astro" giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Ges , il "re dei Giudei" che era nato: Alcuni storici e biblisti cristiani interpretano questo racconto evangelico come un particolare leggendario, mentre altri biblisti e il Magistero della Chiesa cattolica ne sostengono la veridicit . Il particolare ha comunque avuto una straordinaria fortuna artistica, in particolare nelle rappresentazioni della nativit e del presepe. Il racconto evangelico li descrive in maniera estremamente scarna e la successiva tradizione cristiana vi ha aggiunto alcuni particolari: erano tre (sulla base dei tre doni portati, oro, incenso e mirra) e si chiamavano Melchiorre, Baldassarre e Gaspare.
Quella dei Lincoln è un'importante famiglia statunitense che ha dato agli USA importanti esponenti della società, tra cui il Presidente degli Stati Uniti, Abramo Lincoln. Generalmente con "famiglia Lincoln" si tende ad indicare i discendenti dei coniugi Abramo e Mary Todd Lincoln.