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La spedizione di Jameson (29 dicembre 1895 - 2 gennaio 1896) fu una fallita operazione militare, condotta intorno al capodanno del 1896 dallo statista coloniale britannico Leander Starr Jameson, unitamente ai corpi di polizia privata della Rhodesia e del Bechuanaland, contro la Repubblica del Transvaal del presidente Paul Kruger. Suo scopo era provocare la sollevazione degli uitlanders, cioè i lavoratori stranieri, principalmente britannici, immigrati nel Transvaal, ma limitati nei loro diritti dal governo boero. Ci si aspettava infatti che il Comitato di Riforma di Johannesburg (noto anche come "i cospiratori di Johannesburg") reclutasse fra loro un esercito e si preparasse all'insurrezione, cosa che però non avvenne. Anche se il raid ebbe un esito fallimentare sotto questo punto di vista, esso si rivelò un fattore scatenante sia della seconda guerra matabele (1896-1897), che della seconda guerra boera (1899-1902).
La seconda guerra boera (Afrikaans: Tweede Boereoorlog, più spesso denominata Tweede Vryheidsoorlog, "seconda guerra per la libertà"), chiamata anche grande guerra boera, guerra sudafricana o seconda guerra anglo-boera fu un conflitto militare combattuto tra l'11 ottobre 1899 e il 31 maggio 1902 dall'Impero britannico contro le due repubbliche boere indipendenti, la Repubblica del Transvaal e lo Stato Libero dell'Orange. La guerra, originata soprattutto dalle mire imperialistiche ed economiche britanniche, fu caratterizzata da alcuni inattesi successi iniziali dei boeri che misero in forte difficoltà le guarnigioni britanniche. Dopo l'arrivo di numerosi rinforzi e del nuovo comandante in capo, il feldmaresciallo Frederick Roberts, l'esercito britannico passò all'offensiva, invase le repubbliche boere ed entro la metà del 1900 occupò Bloemfontein e Pretoria. La guerra non terminò però dopo la conquista delle capitali boere, ma si trasformò in una lotta logorante caratterizzata dalla guerriglia dei commando boeri che, guidati da abili capi, inflissero ripetute sconfitte ai britannici. Il nuovo comandante in capo, il generale Horatio Kitchener, ricorse ai metodi spietati dei rastrellamenti, della deportazione dei civili, delle distruzioni del territorio e dei campi di concentramento per vincere la resistenza boera. La guerra, che rovinò in parte il prestigio internazionale dell'Impero britannico, terminò dopo trattative dirette nel 1902 con l'annessione ufficiale delle repubbliche boere che tuttavia mantennero la loro identità nazionale.
Nelson Rolihlahla Mandela (Mvezo, 18 luglio 1918 – Johannesburg, 5 dicembre 2013) è stato un politico e attivista sudafricano, presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999. Antagonista, con il predecessore Frederik de Klerk, dell'apartheid e insieme a questi insignito del premio Nobel per la pace nel 1993, Mandela fu il primo presidente sudafricano non bianco a ricoprire tale carica; attivista per i diritti civili e avvocato, aveva scontato 27 anni di carcere per la sua opera di lotta al segregazionismo razziale. Rivoluzionario e successivamente uomo di un governo di riconciliazione e pacificazione, fu a lungo uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella caduta di tale regime, pur passando in carcere gran parte degli anni dell'attivismo anti-segregazionista. Uomo simbolo dell'uguaglianza e dell'antirazzismo, premio Nobel, Premio Lenin per la pace e Premio Sakharov per la libertà di pensiero, ha saputo dosare differenti approcci politici e pragmatici alla lotta di liberazione del suo popolo, dalle iniziali teorie di opposizione non violenta di Gandhi, che tenterà anche in seguito di anteporre, alla lotta armata, dal comunismo marxista alla democrazia. Di ideologia Ubuntu, internazionalista ma nel disegno del nazionalismo africano e socialista democratica, la sua ispirazione politica venne influenzata dal marxismo. Si ispirò in parte alla rivoluzione cubana nella fondazione del movimento armato Umkhonto we Sizwe; all'epoca dell'arresto che lo condurrà ad una prigionia di 27 anni era membro del Comitato Centrale del Partito Comunista Sudafricano. Negli anni successivi, portò l'ANC nell'Internazionale Socialista. Protagonista insieme al presidente de Klerk delle trattative che portarono all'abolizione dell'apartheid all'inizio degli anni novanta, venne eletto presidente nel 1994, nelle prime elezioni multirazziali del Sudafrica, rimanendo in carica fino al 1999. Il suo partito, l'African National Congress (ANC), è rimasto da allora ininterrottamente al governo del paese. Mandela è il cognome assunto dal nonno paterno. Il nome "Rolihlahla" (letteralmente "colui che provoca guai") gli fu attribuito alla nascita; "Nelson" gli fu invece assegnato alle scuole elementari. Il nomignolo Madiba era il suo nome all'interno della tribù di appartenenza, dell'etnia Xhosa. La casa in cui Mandela abitò a Soweto è oggi sede del Mandela Family Museum, dedicato alla vita di Mandela.
Le guerre boere o più propriamente guerre anglo-boere ebbero luogo in Sudafrica, a cavallo fra il XIX e il XX secolo, e contrapposero gli inglesi e i coloni sudafricani di origine olandese, detti boeri. La prima guerra boera si svolse dal 1880 al 1881 e la seconda dal 1899 al 1902. I due conflitti portarono alla supremazia britannica in Sudafrica e posero fine agli stati boeri, ovvero la Repubblica del Transvaal e lo Stato Libero dell'Orange, inglobandole nella Colonia del Capo.
La Coppa del mondo VIVA (in inglese VIVA World Cup) è stata una manifestazione calcistica internazionale nata nel 2006 ed organizzata dalla NF-Board, federazione che raggruppa molte nazionali non affiliate alla più celebre FIFA. La selezione vincitrice si aggiudicava il Trofeo Nelson Mandela (in inglese Nelson Mandela Trophy). Dopo l'edizione del 2012 è stata sostituita dalla Coppa del mondo CONIFA, organizzata dalla CONIFA.
Il Concerto tributo per i 70 anni di Nelson Mandela è stato un mega-concerto pop rock dalla durata di 11 ore che ha avuto luogo l'11 giugno 1988 al Wembley Stadium di Londra, organizzato per chiedere la scarcerazione di Nelson Mandela nel giorno del suo 70esimo compleanno. L'evento è conosciuto anche con i nomi di Freedomfest, Free Nelson Mandela Concert e Mandela Day. Il concerto è stato trasmesso in diretta televisiva per un'audience globale di 600 milioni di persone. Tuttavia nel paese di Mandela, l'Africa del Sud, ne è stata vietata la messa in onda dal governo dell'apartheid. Inoltre negli Stati Uniti la rete televisiva Fox ha effettuato pesanti censure sui discorsi e gli aspetti politici del concerto.
L'apartheid (italiano: /apar'tajd/; afrikaans: [aˈpartɦɛit]; letteralmente "separazione", "partizione") era la politica di segregazione razziale istituita nel 1948 dal governo di etnia bianca del Sudafrica, e rimasta in vigore fino al 1991. Fu applicato dal governo sudafricano anche alla Namibia, fino al 1990 amministrata dal Sudafrica. Per estensione il termine è oggi utilizzato per rimarcare qualunque forma di segregazione civile e politica a danno di minoranze, ad opera del governo di uno stato sovrano, sulla base di pregiudizi etnici e sociali. L'anniversario della fine è il 27 aprile, giorno festivo in Sudafrica, quando si festeggia la Festa della libertà.
Il termine afrikaner si riferisce ai membri della popolazione dell'Africa meridionale (soprattutto Sudafrica e Namibia) di pelle bianca calvinista, ugonotta, olandese, francese, belga o tedesca e che parlano l'afrikaans, una lingua derivata principalmente dall'olandese del XVII e XVIII secolo, che oggi integra prestiti dal tedesco e dalla lingua inglese. Il termine afrikaner comprende diverse comunità di bianchi di lingua afrikaans. Il suo primo utilizzo risale al 1707 ma non venne usato ampiamente fino a dopo la guerra Anglo-Boera agli inizi del XX secolo. Prima di allora le varie comunità bianche di lingua afrikaans erano conosciute come boeri, trek-boers, Olandesi del Capo (quelli che vivevano nella zona della Penisola del Capo) o voortrekkers. Il termine Afrikaner è usato per distinguere, all'interno della popolazione bianca, quelli di lingua afrikaans da quelli di lingua inglese.