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Con inflazione (dal latino inflatio «enfiamento, gonfiatura», derivato da inflāre «gonfiare») in economia, si indica l'aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi in un determinato periodo di tempo, che genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta.L'inflazione derivante dall'aumento dei prezzi delle materie prime o dall'aumento dei prezzi dei prodotti agricoli è definita agflazione. Con l'innalzamento dei prezzi, ogni unità monetaria potrà comprare meno beni e servizi. Conseguentemente, l'inflazione è anche (ceteris paribus, ossia considerando immutate tutte le altre condizioni, ivi compresi i redditi) un'erosione del potere d'acquisto dei consumatori.
Un'opzione put è uno strumento derivato in base al quale l'acquirente dell'opzione acquista il diritto, ma non l'obbligo, di vendere un titolo (detto sottostante) a un dato prezzo d'esercizio (strike price), mentre l'altra parte si impegnerà ad acquistare il titolo, se l'acquirente dell'opzione decide di esercitare il suo diritto, ma avrà nel frattempo incassato il premio (obbligatorio) dall'acquirente stesso. Esempio: Il Titolo A ad oggi vale € 3; pagando € 0,50 vi è la possibilità di venderlo fra un mese a € 2,70. Se fra un mese il titolo varrà meno di € 2,70 sarà conveniente venderlo, potendo piazzarlo a un prezzo superiore a quello prevalente sul mercato. Se il titolo varrà meno di € 2,20 (€ 2,70 - € 0,50) l'operazione si chiuderà con un utile. Attraverso l'opzione put vengono costruiti molti contratti derivati in cui la base comune è il diritto di vendita del sottostante. Il diritto può essere esercitato a seconda del tempo in più modi: alla fine del periodo, ad intervalli regolari o durante tutto il periodo. I derivati costruiti attraverso l'opzione put possono avere livelli diversi di leva finanziaria.
In economia, l'indice dei prezzi al consumo (talvolta indicato anche come indice dei prezzi al dettaglio o CPI - Consumer Price Index, nella notazione inglese) è, come tutti gli indici dei prezzi, una misura statistica formata dalla media dei prezzi ponderati per mezzo di uno specifico paniere di beni e servizi. Tale paniere ha come riferimento le abitudini di acquisto di un consumatore medio. L'indice dei prezzi al consumo maggiormente utilizzato è il numero indice che misura la variazione temporale della media ponderata dei prezzi che si formano nelle transazioni relative a beni e servizi di consumo scambiati tra gli operatori economici ed i consumatori privati finali (sono dunque da escludere nella formazione dell'indice le transazioni a titolo gratuito, quelle intermedie e quelle che coinvolgono enti pubblici); tale tipo di indice misura, dunque, l'aumento del livello generale dei prezzi, cioè l'inflazione al consumo per il periodo considerato (la misura del costo della vita dello specifico periodo).
La grande distribuzione organizzata (spesso abbreviata GDO) è il moderno sistema di vendita al dettaglio attraverso una rete di supermercati e di altre catene di intermediari di varia natura. Rappresenta l'evoluzione del supermercato singolo, che a sua volta costituisce lo sviluppo del negozio tradizionale. Le catene di supermercati e ipermercati, che vengono normalmente raggruppate sotto la dizione di "grandi superfici", possono appartenere ad un gruppo proprietario (ciò è più tipico della Grande Distribuzione) o far parte di associazioni consorziate (in forma di Gruppi di Acquisto o di Unioni volontarie di Dettaglianti e Grossisti), nelle quali i singoli supermercati, pur presentandosi sotto un marchio comune, mantengono la propria individualità e la conduzione dell'esercizio (ciò è più tipico della Distribuzione Organizzata).
La distribuzione commerciale è lo strumento attraverso il quale le aziende produttrici e distributrici immettono sul mercato beni e servizi. La distribuzione è anche una delle 4P del marketing mix, e si considera come un insieme di istituzioni indipendenti che operano per rendere un prodotto o servizio disponibile al consumatore per l'uso . Sebbene a volte utilizzati come sinonimi, commercializzazione e distribuzione sono due concetti diversi. In generale, con il termine commercializzazione s'intende l'attività di vendita di merci acquistate come finite, ovvero non oggetto di produzione/trasformazione. La distribuzione, in genere, riguarda le imprese che realizzano prodotti propri: il variegato mondo delle imprese della subfornitura, per loro natura di fornitori di particolari su specifica per non parlare dei terzisti di lavorazioni su prodotti forniti dal cliente, non deve implementare articolati processi di distribuzione vera e propria.
Il diritto di opzione è il diritto dei soci attuali di venire preferiti a terzi nella sottoscrizione di aumento del capitale sociale a pagamento. La disciplina del diritto di opzione è regolata dall'art. 2441 del Codice civile.
La compravendita è un contratto disciplinato dagli articoli dal 1470 fino al 1509 del codice civile, che la chiama semplicemente vendita. L'art. 1470 afferma che «La vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo.» Si possono individuare due parti: il venditore (alienante) che trasferisce il diritto e il compratore o acquirente (alienatario), che si obbliga a pagare un prezzo, (espresso in una somma di denaro contante o sotto forma di altri mezzi di pagamento quali carte di credito o di debito assegni e cambiali), come corrispettivo. La prima vendita, scritta su tavoletta d'argilla, proviene da Ugarit (Siria) ed è datata circa 3.400 anni fa: «Dal presente giorno, davanti a testimoni, Ilya, figlio di Sinya e Padya, suo fratello, hanno venduto 4 iku del loro campo, che si trova tra i campi del villaggio di Sau, per 180 sicli d'argento, a Sharelli, la regina». Deriva dall'analogo istituto romano dell'emptio venditio, con cui però ha alcune sostanziali differenze.
La benzina è un prodotto che viene ottenuto dalla distillazione del petrolio grezzo a temperature comprese fra i 35 e i 215 °C. È un liquido altamente infiammabile, trasparente, di colore giallo chiarissimo, oleoso e dall'odore acuto. Di un litro di petrolio, solo il 10% diventa benzina dopo la prima semplice distillazione. Utilizzando le frazioni più pesanti (gasolio pesante e residui di distillazione) si possono ottenere molecole più piccole adatte a essere usate come benzina, grazie a un trattamento detto cracking catalitico, attraverso il quale gli idrocarburi di maggior peso molecolare vengono frammentati in presenza di un catalizzatore. Nell'Unione europea fino al 2000, anno del bando dell'uso di composti del piombo come antidetonanti, era addizionata con piombo tetraetile. Successivamente, la benzina esente da piombo è stata identificata col nome di benzina verde, colorata in verde per aggiunta di pigmenti specifici.