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Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è un parco nazionale istituito nel 1993, situato nell'Appennino tosco-romagnolo, lungo il confine delle regioni Emilia-Romagna e Toscana, a cavallo tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Dal 23 settembre 1985 la R.N.I. di Sasso Fratino è insignita del Diploma delle Aree protette del Consiglio d'Europa (Risoluzione (85) 12 del 23.9.85), mentre il 7 luglio 2017, a Cracovia, la Commissione UNESCO ha inserito la Riserva naturale integrale di Sasso Fratino e le faggete vetuste ricomprese nel perimetro del parco, nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità all'interno del sito seriale Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
La foresta dell'Abetone è una delle quattro Foreste pistoiesi, assieme alla Foresta del Teso ed ai complessi forestali Melo-Lizzano-Spignana e Acquerino-Collina, ed è un'area naturale protetta, situata sulla Montagna Pistoiese, nella località montana dell'Abetone, in provincia di Pistoia, Toscana. La foresta dell'Abetone copre cinque comprensori: Libro Aperto, Abetone, Sestaione, Le Regine – Cecchetto, La Piastra.
La Maremma (pronuncia: [maˈremma]) è una vasta regione geografica compresa fra Toscana e Lazio, di circa 5000 km², che si affaccia sul Mar Tirreno e sul Mar Ligure. Oltre a una parte centrale, corrispondente alla provincia di Grosseto fino alle pendici del Monte Amiata e delle Colline Metallifere e fino alla media valle dell'Ombrone (Maremma Grossetana), comprende la fascia costiera tra Piombino e il Cecina (Maremma Livornese, già Maremma Pisana) e si spinge nel Lazio fin verso Civitavecchia. Il territorio è in prevalenza pianeggiante e alluvionale, ma in parte anche collinare. Erroneamente, spesso viene considerata Maremma soltanto quella grossetana, a causa della recente maggiore notorietà.
La foresta di Chantilly (in francese: forêt de Chantilly) è una grande foresta francese di 6344 ettari situata nel territorio di sedici comuni facenti parte del dipartimento dell'Oise e della Val-d'Oise, 37 chilometri più a nord di Parigi. La foresta si è costituita progressivamente grazie alle acquisizioni dei signori di Chantilly dal medioevo al XIX secolo con lo scopo di realizzare una riserva di caccia personale. Proprietà dell'Institut de France dal 1897, la foresta appartiene al Dominio di Chantilly ed è un ambiente protetto dal governo francese, sottoposta all'Office national des forêts (ONF). La popolazione della foresta è composta principalmente da un 48% di querce, 12% di pini silvestri e 9% di faggi. La foresta accoglie inoltre una fauna specifica iscritta in Natura 2000 ed è stata giudicata da proteggere. Il territorio della foresta comprende inoltre sei monumenti storici da preservare. Ancora oggi la foresta è utilizzata occasionalmente come terreno di caccia e per cavalcate. Assieme alla foresta di Halatte ed alla foresta di Ermenonville è tra le tre foreste più grandi della Francia.
Il termine diboscamento o disboscamento (anche deforestazione), indica l'eliminazione della vegetazione arborea in un'area boschiva o forestale. Le ragioni per cui si procede a tali operazioni possono essere molteplici e possono essere sia positive sia negative dal punto di vista ambientale: si può eseguire un disboscamento inteso come taglio di piante vecchie, malate, bruciate per la non curanza nei boschi, oppure, in determinate zone per la produzione di legname oppure per la costruzione di strade, edifici, uso agricolo del suolo, piste da sci, ecc. Non deve essere confuso con il taglio del bosco volto alla sua coltivazione attraverso i criteri tecnici della selvicoltura, finalizzato alla salvaguardia della vegetazione e all'estrazione del legname dalla foresta, garantendo comunque la perpetuazione dell'ecosistema forestale. Quando invece il disboscamento è esteso e duraturo, effettuato per motivi commerciali o per sfruttare il terreno per la coltivazione, si parla di deforestazione, con accezione negativa. Un esempio di deforestazione è l'eradicazione illegale di alcune zone boschive per la costruzione di opere murarie, attività agricole o commerciali di vario tipo. Anche deforestazione e disboscamento illegale sono comunque sinonimi tra loro. In poche parole è la riduzione delle aree verdi naturali della terra causata dallo sfruttamento eccessivo delle foreste.
Il bosco o selva un'ampia superficie, con un'estensione minima di 2000 metri quadrati ed una larghezza media minima di 20 metri di terreno coperto da essenze sia arboree che arbustive. Quando il bosco supera certe dimensioni, specie in superficie, si parla pi propriamente di foresta, al contrario invece, non possono essere considerati "boschi" tutti quei viali alberati ai bordi delle strade e le strisce frangivento, utilizzate soprattutto in campo agricolo.
La foresta di abeti rossi degli Appalachi Meridionali (in inglese Southern Appalachian spruce-fir forest) è un'ecoregione del bioma delle foreste temperate di conifere, un tipo di foresta di conifere montane che cresce sulle alture più elevate dei Monti Appalachi meridionali, negli Stati Uniti d'America orientali.
Con foresta planiziale (o bosco planiziale) si indica un terreno coperto da alberi in una pianura.