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Autore principale: Toscana, Regione
Pubblicazione: Firenze : Edifir, 2001
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'economia dell'Umbria si può suddividere, al pari di tutte le altre, nei tradizionali tre settori economici: agricoltura, industria e artigianato, turismo e servizi. Nell'intera regione sono attivi oltre 230.002 lavoratori che lavorano quasi esclusivamente per piccole imprese: quasi il 95% delle imprese umbre, infatti, non supera i 10 addetti. Il tasso di disoccupazione generale è del 10,4 per cento, mentre il tasso di disoccupazione giovanile è del 31,1 per cento. La Regione Umbria sta attraversando, negli ultimi anni, una crisi economica senza precedenti, con quasi tutti gli indicatori economici in negativo, ed uno scivolamento del lavoro verso forme precarie e a basso reddito.
L'impronta ecologica è un indicatore complesso utilizzato per valutare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle.
L'economia d'Italia, a partire dal secondo dopoguerra, ha conosciuto profondi cambiamenti strutturali, che nei decenni successivi l'hanno resa una delle maggiori potenze economiche mondiali, grazie ad un continuo processo di crescita economica durato fino alla metà degli anni novanta del XX secolo. Durante questa fase, il progressivo ridimensionamento del settore primario (agricoltura, allevamento e pesca) a favore di quello industriale e terziario (in particolare, nel periodo del boom economico, negli anni cinquanta-settanta) si è accompagnato a profonde trasformazioni nel tessuto socio-produttivo, in seguito a massicce migrazioni dal Meridione verso le aree industriali del Centro-Nord grazie anche a una nuova forte spinta all'urbanizzazione, legate alla parallela trasformazione del mercato del lavoro.La fase di industrializzazione è arrivata a compimento negli anni ottanta ed è cominciata la terziarizzazione dell'economia italiana, con lo sviluppo dei servizi bancari, assicurativi, commerciali, finanziari e della comunicazione. Negli anni 2000 l'economia italiana entra in una fase di sostanziale stagnazione, caratterizzata da una crescita estremamente bassa. Infine sul finire del decennio, come effetto della crisi economica globale, il Paese entra in un periodo di vera e propria recessione negli anni 2012 e 2013. Per il 2014 la crescita è stata dello 0,1%, per il 2015 dello 0,7%, nel 2016 ha superato lo 0,9%, nel 2017 ha raggiunto l'1,6%, nel 2018 è cresciuto dello 0,9% e nel 2019 è prevista una crescita dello 0,3%.
Il Programme for Endorsement of Forest Certification schemes (PEFC) cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale, è un sistema di certificazione per la gestione sostenibile delle foreste. Il PEFC è un'iniziativa internazionale basata su una larga intesa delle parti interessate all'implementazione della gestione forestale sostenibile a livello nazionale e regionale. Partecipano allo sviluppo del PEFC i rappresentanti dei proprietari forestali e dei pioppeti, dei consumatori finali, degli utilizzatori, dei liberi professionisti, del mondo dell'industria del legno e dell'artigianato. Tra i suoi obiettivi si segnala quello di migliorare l'immagine della selvicoltura e della filiera foresta–legno, fornendo di fatto uno strumento di mercato che consenta di commercializzare legno e prodotti della foresta derivanti da boschi e impianti gestiti in modo sostenibile. In Italia esiste il PEFC Italia, che è un'associazione senza fini di lucro che costituisce l'organo di governo nazionale del sistema di certificazione PEFC e ha sede a Perugia. Il Segretario Generale è il dottore forestale Antonio Brunori. Il sistema PEFC permette di certificare: la sostenibilità della gestione dei boschi la rintracciabilità dei prodotti legnosi e cartacei commercializzati e trasformati che provengono dai boschi certificati PEFC.
Peccioli (pronuncia [ˈpɛtʧoli]) è un comune italiano di 4 677 abitanti della provincia di Pisa in Toscana. Il paese domina dall'alto della sua collina la Valle dell'Era lungo la direttrice che da Volterra conduce a Pisa, ed è una località a forte vocazione agricola e turistica: si fregia infatti del marchio di qualità turistico-ambientale Bandiera arancione conferito dal Touring Club Italiano.
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