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Il socinianesimo è una forma di antitrinitarianismo o unitarianismo, che prende nome dai pensatori e riformatori senesi Lelio Sozzini (o Socini) (morto a Zurigo nel 1562) e Fausto Sozzini (o Socini), nipote del precedente (morto in Polonia nel 1604).Fausto Socini emigrò dall'Italia in vari paesi europei ed ebbe importante influsso soprattutto sul movimento anti-trinitario polacco.
Francesco Stancaro (Mantova, 1501 – Stopnica, 12 novembre 1574) è stato un teologo italiano.
Giovanni Michele Bruto (Venezia, 1517 – Alba Iulia, 16 maggio 1592) è stato uno scrittore, storiografo e religioso veneziano.
Francesco della Sega (Rovigo, 1528 – Venezia, 26 febbraio 1565) fu un anabattista condannato a morte dall’Inquisizione veneziana.
Delio Cantimori (Russi, 30 agosto 1904 – Firenze, 13 settembre 1966) è stato uno storico e politico italiano.
Camillo Renato, pseudonimo di Paolo Ricci, conosciuto anche come Lisia Fileno (Sicilia, 1500 circa – Caspano, 1575 circa), è stato un francescano ed eretico italiano.
Benito Amilcare Andrea Mussolini, noto anche con il solo appellativo di Duce (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino, 28 aprile 1945), è stato un politico, militare, giornalista e dittatore italiano. Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d'Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di "Fondatore dell'Impero" e divenne Primo Maresciallo dell'Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 27 aprile 1945. Esponente di spicco del Partito Socialista Italiano, fu nominato direttore del quotidiano di partito Avanti! nel 1912. Convinto anti-interventista negli anni della guerra italo-turca e in quelli precedenti la prima guerra mondiale, nel 1914 cambiò opinione, dichiarandosi a favore dell'intervento in guerra. Trovatosi in netto contrasto con la linea del partito, si dimise dalla direzione dell'Avanti! e fondò Il Popolo d'Italia, schierato su posizioni interventiste, venendo quindi espulso dal partito socialista. Nell'immediato dopoguerra, cavalcando lo scontento per la "vittoria mutilata", fondò i Fasci italiani di combattimento (1919), poi divenuti Partito Nazionale Fascista nel 1921, e si presentò al Paese con un programma politico nazionalista e radicale. Nel contesto di forte instabilità politica e sociale successivo alla Grande Guerra, puntò alla presa del potere; forzando la mano alle istituzioni, con l'aiuto di atti di squadrismo e d'intimidazione politica che culminarono il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, Mussolini ottenne l'incarico di costituire il Governo (30 ottobre). Dopo il contestato successo alle elezioni politiche del 1924, instaurò nel gennaio 1925 la dittatura, risolvendo con forza la delicata situazione venutasi a creare dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti. Negli anni successivi consolidò il regime, affermando la supremazia del potere esecutivo, trasformando il sistema amministrativo e inquadrando le masse nelle organizzazioni di partito. Nel 1935 intraprese l'attacco e l'occupazione dell'Etiopia, provocando l'isolamento internazionale dell'Italia. Appoggiò quindi i franchisti nella guerra civile spagnola e si avvicinò alla Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler, con il quale stabilì un legame che culminò con il Patto d'Acciaio nel 1939. È in questo periodo che furono approvate in Italia le leggi razziali. Nel 1940, ritenendo ormai prossima la vittoria della Germania, decise per l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale. In seguito alle disfatte subite dalle Forze Armate italiane e alla messa in minoranza durante il Gran Consiglio del Fascismo (ordine del giorno Grandi del 24 luglio 1943), fu arrestato per ordine del Re (25 luglio) e successivamente tradotto a Campo Imperatore. Liberato dai tedeschi, e ormai in balia delle decisioni di Hitler, instaurò nell'Italia settentrionale la Repubblica Sociale Italiana. In seguito alla definitiva sconfitta delle forze italotedesche, abbandonò Milano la sera del 25 aprile 1945, dopo aver invano cercato di trattare la resa. Il tentativo di fuga si concluse il 27 aprile con la cattura da parte dei partigiani a Dongo, sul lago di Como. Fu fucilato il giorno seguente insieme alla sua amante Claretta Petacci.
L'avventismo è un sottoinsieme di Chiese e gruppi religiosi cristiani che si rifanno ad un filone specifico del mondo protestante. Ad esempio nell'Enciclopedia delle religioni in Italia, gli autori, nell'approccio al protestantesimo, hanno identificato diverse categorie, o «protestantesimi». Nel quadro di questa proposta tipologica la Chiesa cristiana avventista del settimo giorno si pone come esponente di spicco, ma non l'unico, all'interno del «protestantesimo avventista». Tuttavia, essa non viene riconosciuta come protestante o evangelica dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Solo i Battisti del settimo giorno riconoscono che essa è una Chiesa cristiana a pieno titolo. La caratteristiche salienti dell'avventismo, inteso in senso generico, è la fede nell'imminenza della seconda venuta di Gesù Cristo e nell'Antitrinitarismo. In realtà, si potrebbe dire che ogni Chiesa cristiana sia "avventista" in quanto l'attesa del ritorno di Gesù Cristo è comune pressoché a tutte. Tuttavia, diversa è l'enfasi posta su questa dottrina e sul posizionamento temporale di questo evento. Le Chiese e i gruppi che si rifanno al paradigma avventista situano l'evento della seconda venuta di Gesù Cristo in un tempo storico futuro in qualche modo vicino, intendendo tale evento come reale e universale.
Alberto Macchi (Roma, 1º febbraio 1941) è un regista teatrale e drammaturgo italiano.