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Prospero Provana (Collegno, 1520 – Cracovia, 1584) è stato un uomo d'affari, eretico e antitrinitario.
L'Impero austriaco (in tedesco: Kaisertum Österreich, in ungherese: Osztrák Birodalom) venne costituito nel 1804 come monarchia ereditaria sui domini asburgici, in seguito al dissolvimento del Sacro Romano Impero e alla formazione del primo Impero francese da parte di Napoleone Bonaparte. Il primo imperatore d'Austria fu Francesco I d'Asburgo-Lorena, che al tempo portava anche il titolo di Imperatore Eletto dei Romani, abbandonato nel 1806 in seguito al disfacimento del Sacro Romano Impero. Per mantenere il titolo imperiale si proclamò imperatore d'Austria nei suoi domini ereditari. Dopo alcuni tentativi di riforma costituzionale nel 1867 vi fu una parificazione di status con la parte ungherese del regno (Ausgleich) e quindi l'Impero d'Austria è conosciuto da quel momento col nome di Impero austro-ungarico.
Giulio Gherlandi (Spresiano, 1520 circa – Venezia, 1562) è stato un religioso italiano.
Giovanni Michele Bruto (Venezia, 1517 – Alba Iulia, 16 maggio 1592) è stato uno scrittore, storiografo e religioso veneziano.
Francesco della Sega (Rovigo, 1528 – Venezia, 26 febbraio 1565) fu un anabattista condannato a morte dall’Inquisizione veneziana.
Francesco Stancaro (Mantova, 1501 – Stopnica, 12 novembre 1574) è stato un teologo italiano.
L'Europa nei secoli XIV e XV visse il momento fondamentale del consolidamento degli stati nazionali o regionali, che produssero in larga parte l'aspetto dell'Europa moderna.
Il Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze fu convocato da papa Martino V (1417-1431) nel 1431, in applicazione di una disposizione conciliare (il Decreto Frequens) del Concilio di Costanza, che prevedeva, con il decreto Frequens, la tenuta periodica di un concilio della Chiesa cattolica. Iniziato nel 1431, esso si svolse in più sedi, prima a Basilea, poi a Ferrara, poi a Firenze ed infine a Roma. Gli scopi del concilio erano i seguenti: 1) trattare l'unione con la Chiesa ortodossa; 2) estirpare l'eresia hussita e 3) riformare la Chiesa.
L'avventismo è un sottoinsieme di Chiese e gruppi religiosi cristiani che si rifanno ad un filone specifico del mondo protestante. Ad esempio nell'Enciclopedia delle religioni in Italia, gli autori, nell'approccio al protestantesimo, hanno identificato diverse categorie, o «protestantesimi». Nel quadro di questa proposta tipologica la Chiesa cristiana avventista del settimo giorno si pone come esponente di spicco, ma non l'unico, all'interno del «protestantesimo avventista». Tuttavia, essa non viene riconosciuta come protestante o evangelica dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Solo i Battisti del settimo giorno riconoscono che essa è una Chiesa cristiana a pieno titolo. La caratteristiche salienti dell'avventismo, inteso in senso generico, è la fede nell'imminenza della seconda venuta di Gesù Cristo e nell'Antitrinitarismo. In realtà, si potrebbe dire che ogni Chiesa cristiana sia "avventista" in quanto l'attesa del ritorno di Gesù Cristo è comune pressoché a tutte. Tuttavia, diversa è l'enfasi posta su questa dottrina e sul posizionamento temporale di questo evento. Le Chiese e i gruppi che si rifanno al paradigma avventista situano l'evento della seconda venuta di Gesù Cristo in un tempo storico futuro in qualche modo vicino, intendendo tale evento come reale e universale.