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Il pisello (Pisum sativum L., 1753) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia Fabaceae, originaria dell'area mediterranea e orientale. La pianta è coltivata per i suoi semi, consumata come alimento o utilizzata come alimento per il bestiame. Il termine designa anche il seme della pianta, ricco di amidi e proteine (dal 16 al 40%). Il pisello è coltivato dall'era neolitica e ha accompagnato i cereali nelle origini dell'agricoltura nel Vicino Oriente. Nell'Antichità e nel Medioevo è stato un alimento base in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Ai nostri giorni, la sua coltura è praticata nei cinque continenti, particolarmente nelle regioni a clima temperato dell'Eurasia e dell'America del Nord. Il pisello secco è un alimento tradizionalmente importante in alcuni paesi, in particolare nel subcontinente indiano e in Etiopia, ma è relativamente in disuso come farinaceo e come fonte di proteine nella maggior parte dei paesi occidentali, dove è ormai principalmente coltivato per l'alimentazione animale o per l'esportazione. Dopo il XVII secolo, il pisello è divenuto un legume fresco popolare, la cui consumazione durante tutto l'anno è favorita dalle tecniche di conservazione e di surgelazione.
Lo scalogno (Allium cepa var. aggregatum L.) è una pianta della famiglia Amaryllidaceae secondo la moderna classificazione APG). È affine alla cipolla, di cui è considerato una varietà, con la quale condivide molte caratteristiche e similitudini di utilizzo. Il nome designa tanto la pianta quanto il suo bulbo.
La Pomologia è la disciplina che classifica, distinguendo i tempi di maturazione, quindi il carattere precoce o tardivo, le dimensioni dei frutti, il colore dell'epidermide e della polpa, la resistenza della pianta alle avversità, le centinaia di varietà degli alberi da frutto: pere, mele, susine, pesche, ciliegie, fichi, arance, limoni e mandarini propagate, da almeno quattromila anni, attraverso l'innesto.
Giorgio Bargioni (Firenze, 13 marzo 1925 – Verona, 1º febbraio 2012) è stato un accademico e agronomo italiano.
L'agricoltura (dal latino agricultura, ager campi, e cultura coltivazione) è l'attività umana che consiste nella coltivazione di specie vegetali. Lo scopo basilare dell'agricoltura è ottenere prodotti dalle piante, da utilizzare soprattutto a scopo alimentare. In economia, l'agricoltura rientra nel settore primario. Tradizionalmente è popolarmente riferita alla produzione di risorse vegetali a fini alimentari sia direttamente sia indirettamente tramite produzione animale nell'allevamento. A fini scientifici e giuridici, comunque, entrambe le materie sono comunemente riunite nella più vasta accezione di agricoltura, che abbraccia la coltivazione delle piante (arboree, erbacee), l'allevamento degli animali e lo sfruttamento delle foreste. Seppur molto spesso legati a convenzioni ed usanze locali, i patroni universalmente riconosciuti per l'agricoltura nel mondo cattolico sono: San Martino di Tours (la cui ricorrenza cade l'11 novembre, giorno di inizio dell'annata agraria), Sant'Antonio Abate, Sant'Isidoro agricoltore, San Leonardo di Noblac Abate, San Biagio e San Benedetto da Norcia.
Eleonora Francini (Sesto Fiorentino, 14 luglio 1904 – Firenze, 14 febbraio 1984) è stata una botanica italiana.
L’economia del castagno è caratterizzata dalla larga prevalenza della coltivazione dei castagneti e della trasformazione dei loro prodotti come risorsa principale di un territorio, accompagnata dal consumo di castagne e loro derivati come base dell'alimentazione umana.
Il complesso del disseccamento rapido dell'olivo, abbreviato in CoDiRO (Olive Quick Decline Syndrome, o OQDS, nella letteratura scientifica internazionale) è una fitopatologia che colpisce le piante di ulivo (Olea europaea), manifestandosi con disseccamenti del lembo delle foglie (bruscatura), dapprima limitati a rami isolati, poi estesi a intere branche della chioma fino a colpire anche l’intera pianta. Come confermato da diversi studi la patologia è causata da un particolare ceppo batterico (identificato come ST53) di Xylella fastidiosa spp. pauca.
Alife (Alífe in dialetto locale, Allifæ in latino) è un comune italiano di 7 553 abitanti della provincia di Caserta in Campania. Antica sede vescovile documentata storicamente a partire dall'anno 499, ma sicuramente di fondazione precedente: dal 1986, pur mantenendo la cattedra vescovile, è unita alla vicina diocesi di Caiazzo in un'unica comunità, con il nome di diocesi di Alife-Caiazzo. É un importante centro del Sannio Alifano, una zona territoriale che comprende tredici comuni, oggi appartenenti alla provincia di Caserta. Per effetto ed a seguito del DPR del 2 ottobre 1995, il comune di Alife ha diritto, nei suoi atti ufficiali, di fregiarsi del titolo di Città. Fa parte della Comunità montana del Matese. La cittadina è conosciuta a livello nazionale anche come "città della cipolla": la coltivazione di quest'ortaggio è qui storicamente attestata fin dai tempi della dominazione romana e la sua esportazione è stata per secoli la principale fonte di sostentamento dei suoi abitanti.