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Giorgio Bargioni (Firenze, 13 marzo 1925 – Verona, 1º febbraio 2012) è stato un accademico e agronomo italiano.
La storia dell'industria ortofrutticola di Massa Lombarda concerne la nascita e lo sviluppo di un settore che avuto nel paese ravennate la sua culla. Abili imprenditori locali, grazie a geniali innovazioni, scoprirono nuove varietà e svilupparono nuovi metodi coltivazione. Nacquero aziende che conquistarono i mercati italiani ed esteri. Il settore si sviluppò in più direzioni: dalla coltivazione all’industria all’attività commerciale. La voce tratta sia le origini (anni 1900-1910) che il periodo d’oro dell'ortofrutta massese, che copre gli anni venti e trenta del XX secolo.
I frutti climaterici sono quei frutti che maturano anche dopo essere stati separati dalla pianta. L'etilene è l'ormone vegetale prodotto durante la maturazione. Al momento del distacco del frutto il contenuto di etilene si abbassa e quindi anche la respirazione (minimo climaterico), successivamente il frutto è capace di sintetizzare nuovo etilene che favorisce una ripresa molto intensa della respirazione (picco climaterico), allo scopo di idrolizzare l'amido accumulato durante la fase di accrescimento e convertirlo in zuccheri solubili (mono e disaccaridi quali glucosio, fruttosio, saccarosio). Durante questo processo, l'etilene attiva anche tutti gli altri meccanismi biochimici della maturazione. Sono frutti climaterici banane, pesche, mele, pere, mele cotogne, kiwi, pere cotogne, nashi, kaki, meloni, fico, angurie, albicocche, avocado, manghi, susine, papaya, eccetera. Contrariamente, i frutti non climaterici (o aclimaterici) non accumulano amido nei loro tessuti e non maturano se staccati dalla pianta (frutti come olive, uva, lamponi, cetrioli, ciliegie, fragole, agrumi, ananas, peperoni e la maggior parte dei legumi). In questo gruppo sono compresi diversi vegetali ad elevata attività respiratoria come fagiolini verdi, piselli, asparagi, mais dolce. I frutti aclimaterici non hanno il picco climaterico, e la respirazione tende a ridursi gradualmente durante tutta la fase di accrescimento fino al suo completo arresto quando la maturazione è completa. Le tecnologie moderne permettono all'essere umano un controllo molto preciso della maturazione. In frutticoltura è prassi comune raccogliere i frutti climaterici quando non sono ancora maturi, per poi conservarli dentro apposite celle frigorifere a basse temperature (0–4 °C) e atmosfera ricca di CO 2 {\displaystyle {\ce {CO2}}} . La maturazione avviene successivamente, in modo artificiale, a temperature più elevate e con somministrazione atmosferica di etilene esogeno, e quando il frutto è pronto viene commercializzato. Tuttavia la somministrazione di etilene può rivelarsi molto utile anche nel trattamento dei frutti non climaterici già maturi ai quali si vuole modificare qualche piccolo parametro commerciale, per esempio negli agrumi: quest'ormone infatti stimola la degradazione della clorofilla, e i frutti arrivano alla vendita con una colorazione della buccia molto omogenea e priva di verde.
Con il termine frutticoltura o frutticultura si intende in generale la coltivazione degli alberi da frutto. Nell'ambito delle scienze agrarie la frutticoltura è una branca dell'arboricoltura che si occupa degli aspetti e delle caratteristiche relative agli alberi da frutto.
Questa sezione tratta delle pubblicazioni che i fratelli Roda, giardinieri reali piemontesi dell'Ottocento, scrissero insieme. Si rimanda alle voci sui due autori per le opere scritte da ciascuno singolarmente.
L'agricoltura (dal latino agricultura, ager campi, e cultura coltivazione) è l'attività umana che consiste nella coltivazione di specie vegetali. Lo scopo basilare dell'agricoltura è ottenere prodotti dalle piante, da utilizzare soprattutto a scopo alimentare. In economia, l'agricoltura rientra nel settore primario. Tradizionalmente è popolarmente riferita alla produzione di risorse vegetali a fini alimentari sia direttamente sia indirettamente tramite produzione animale nell'allevamento. A fini scientifici e giuridici, comunque, entrambe le materie sono comunemente riunite nella più vasta accezione di agricoltura, che abbraccia la coltivazione delle piante (arboree, erbacee), l'allevamento degli animali e lo sfruttamento delle foreste. Seppur molto spesso legati a convenzioni ed usanze locali, i patroni universalmente riconosciuti per l'agricoltura nel mondo cattolico sono: San Martino di Tours (la cui ricorrenza cade l'11 novembre, giorno di inizio dell'annata agraria), Sant'Antonio Abate, Sant'Isidoro agricoltore, San Leonardo di Noblac Abate, San Biagio e San Benedetto da Norcia.
Il girapoggio è una sistemazione agraria (sistemazioni di colle) del terreno che consiste nello scavare le scoline (fossi di scolo) lungo le curve di livello delle colline allo scopo di raccogliere le acque di precipitazione piovosa e condurle in un fosso aperto lungo la linea di massima pendenza. Ha lo scopo di limitare il fenomeno dell'erosione, in quanto limita il ruscellamento. Tra le forme di sistemazione dei terreni di collina è la più efficiente dal punto di vista idraulico, in quanto i fossi, perpendicolari alla massima pendenza, limitano l'erosione. Di contro la forma dei campi, seguendo le linee di livello, risulta irregolare ed ostacola le lavorazioni meccaniche. Inoltre le macchine operatrici, dove i fossi sono più ravvicinati, dovrebbero muoversi trasversalmente al pendio, con gravi rischi di ribaltamento. Riversando le acque in fossi perpendicolari, se la distanza tra questi è eccessiva la forza delle acque diviene incontrollabile, e i danni dell'erosione diventano gravi. Per versanti dalle pendenze più irregolari i coltivatori delle aree di collina, in particolare di quelle toscane, elaborarono sistemi più complessi come il cavalcapoggio, il rittochino e la sistemazione "a spina". Il grande centro di perfezionamento delle forme di modellamento dei campi in collina fu l'azienda Meleto, tra Empoli e Castelfiorentino, del Marchese Cosimo Ridolfi, dove il fattore, nelle aziende toscane figura capitale, aveva sperimentato delle forme di sistemazione che il giovane marchese perfezionò sul piano concettuale. Per sottolineare l'importanza di Meleto nella storia dell'agricoltura italiana basta ricordare che nel 1840 Ridolfi vi creava una scuola di agraria, preludio della a "scuola superiore di Agraria" che il Granduca lo avrebbe incaricato di fondare a Pisa. A "Meleto" la procedura di sistemazione più ampiamente adottata sarebbe stata quella "a spina", di esecuzione più complessa del girapoggio, ma tale da potersi adattare anche a campi dalla pendenza irregolare e dove il disordine delle acque avesse già prodotto gravi danni. Il maggior ostacolo alla conservazione delle antiche sistemazioni collinari è la loro incapacità di adattarsi alla meccanizzazione agricola fondata su grandi trattori e grandi mietitrebbie. Per contro il paesaggio agrario toscano, così come lo conosciamo e che ha un grande valore storico e culturale è legato a queste tecniche antiche, che sono rimaste confinate quasi esclusivamente a qualche vigneto più tradizionale. Merito del grande studioso Emilio Sereni è quello di avere additato la ricchissima messe di dati iconografici della pittura per interpretare l'evoluzione del paesaggio.. Già in Mantegna nelle Storie di San Giorgio (chiesa degli Eremitani a Padova) si vede un uso delle coltivazioni in pendio che assicurava il rispetto dell'ambiente e del grande pericolo delle frane. In questo senso il girapoggio ha trovato degli antecedenti nella sistemazione agraria dei secoli precedenti, in particolare nella funzione avuta dalle strade e dai camminamenti protetti da muriccioli che appunto "giravano il poggio". Questi concetti sono stati ripresi dallo Statuto del territorio della Provincia di Firenze che dispone, appunto la conservazione degli antichi viottoli e, dove possibile, delle antiche sistemazioni, anche in areali ridotti.
L'ampelografia (dal greco ἂμπελος (ampelos)= vite + γραφὶα (grafia)= descrizione) è la disciplina che studia, identifica e classifica le varietà dei vitigni attraverso schede che descrivono le caratteristiche dei vari organi della pianta nel corso delle diverse fasi di crescita. La terminologia e le modalità di impiego sono stabilite a livello internazionale. La tecnica ampelografica descrittiva è affiancata dalle tecniche morfometriche e ampelometriche atte a misurare gli organi vegetali. Le misure trovate vengono convertite in indici biometrici. Il nome deriva da quello del giovane satiro Ampelo amato dal dio Dioniso.
L'Accademia dei Georgofili è la storica istituzione fiorentina che da oltre 250 anni promuove, tra studiosi e proprietari agrari, gli studi di agronomia, selvicoltura, economia e geografia agraria. Nata nello spirito cosmopolita dell'Illuminismo ha annoverato, tra presidenti e accademici, studiosi che hanno saputo ravvivare i legami tra la cultura agraria nazionale e quella internazionale.